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2021
LOGISTICA - Caso "Dhl Supply Chain": nulla di nuovo sotto il sole
08/06/2021

Le scriventi organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILT UIL, in relazione alle notizie emerse in data odierna riguardanti il sequestro d’urgenza di circa 20 milioni di euro operato nei confronti di DHL Supply Chain Italy S.p.a., società facente parte del gruppo DHL (da anni tra i leader mondiali della logistica), osservano quanto segue.

Dall’inchiesta emergerebbe che attraverso società di intermediazione e finte cooperative sarebbero stati creati "meri serbatoi di manodopera", il cui scopo ultimo, fra gli altri, sarebbe stato quello di abbassare artatamente i costi, non versando tanto l’IVA quanto i contributi dei lavoratori.

Al netto del caso specifico, sul quale la magistratura ci auguriamo faccia al più presto piena luce, sono anni che, purtroppo, denunciamo pubblicamente come troppe volte dietro al nobile concetto di “cooperativa” si nascondano vere e proprie attività illegali alle quali corrispondono trattamenti dei lavoratori letteralmente indecorosi. 

Quello che fa veramente male, purtroppo, è l’ipocrisia di chi oggi si scandalizza ma sino a ieri si ostinava a non vedere quanto, nel mondo degli appalti, accade quotidianamente: dalla mancata applicazione dei contratti nazionali a veri e propri episodi di chiara matrice illegale. 

Non ci sfuggono, per quanto sopra, la precise responsabilità anche di Dhl Supply Chain s.p.a. in qualità di committenza, in virtù delle molte sollecitazioni al rispetto delle regole e della legalità, fatte negli anni, dalle Organizzazioni Sindacali Confederali. 

In Italia la prepotenza dei pochi prospera sulla quiescenza dei tanti. Noi non siamo fra questi.

Segreterie generali Lombardia 
Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti
 

TRENORD - Ennesima tentata aggressione a capotreno 
11/06/2021

Nella mattina del 10 giugno 2021, alle ore 6.00 presso la stazione di Cesano Boscone, sul treno Trenord 2495 si è verificato l’ennesimo tentativo di aggressione ai danni di un  lavoratore capotreno.
Il lavoratore, nello svolgimento delle proprie mansioni, è stato seguito da un passeggero armato di  “taglierino con lama estratta” che ha tentato di raggiungerlo. Solo l’aiuto del collega macchinista e  l’immediato coinvolgimento di Polfer e Carabinieri, che è riuscita a fermare il malintenzionato, hanno  impedito il peggio.
I sindacati esprimono solidarietà e vicinanza ai lavoratori vittime di questo ennesimo drammatico  episodio che testimoniamo un “trend” di crescita costante.  Da tempo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri, Faisa Cisal stigmatizzano tali atti criminali e ingiustificabili e hanno riavviato un primo del confronto con le aziende (con la mediazione del Prefetto) per affrontare e risolvere le criticità legate alla sicurezza del personale, 
problema la cui soluzione non può più essere procrastinata.
Proprio nella giornata di ieri è arrivata la nuova convocazione in Prefettura di Milano per il giorno 30 giugno: ci attendiamo passi in avanti affinche’ ,con l’impegno ed il coordinamento di tutti, si riescano ad attivare celermente quelle misure necessarie a garantire la sicurezza a lavoratori ed utenti.

CCNL CALZATURE - Siglata ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale
24/06/2021

È stata sottoscritta, a Milano, tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti di Assocalzaturifici, l’associazione confindustriale di settore, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del settore calzaturiero. Il Ccnl era scaduto il 31 dicembre 2019, avrà vigenza 1° gennaio 2020-31 dicembre 2023 e interessa circa 80 mila addetti in quasi 5800 aziende. L’intesa prevede un aumento sui minimi salariali di 70 euro (4°liv.), suddiviso in tre tranche: dal 1° dicembre 2021, 25 euro; dal 1° settembre 2022, 25 euro; dal 1° luglio 2023, 20 euro. Per quanto riguarda il welfare, viene confermato l’impianto contrattuale per la previdenza integrativa, Previmoda, e per la previdenza sanitaria, Sanimoda.
“Dal punto di vista sociale, il rinnovo di questo contratto nazionale di lavoro è determinante, essendo quello delle calzature il settore più colpito dalla pandemia Covid 19, poiché dimostra un forte impegno delle parti per costruire le basi della ripresa economica e di una gestione congiunta di tutela e rilancio del settore”, hanno dichiarato a margine dell’incontro Sonia Paoloni, Raffaele Salvatoni, Daniela Piras, rispettivamente segretari nazionali di Filctem, Femca, Uiltec.  
Tra gli elementi di novità presenti nel contratto ricordiamo l’aumento della banca ore individuale, elevata a 42 ore. In tema di diritti individuali viene recepita la legge Cirinnà per quanto riguarda i permessi e i congedi. Aumentata da 4 a 8 mesi l’aspettativa non retribuita, al termine del periodo di comporto, per conservare il posto di lavoro in caso di terapie salva vita.  Di rilievo il recepimento degli accordi interconfederali sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro.
Nota importante l’inserimento di un nuovo capitolo contrattuale riguardante la competitività e il dumping salariale, al fine di arginare il fenomeno dei contratti pirata, con l’impegno delle aziende committenti ad inserire nel contratto di commessa l’obbligo dell’applicazione ai lavoratori dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale.
La parola passa ora ai lavoratori che nelle assemblee nei luoghi di lavoro voteranno l’accordo.

 

SERVIZI AMBIENTALI - Mercoledì 30 giugno sciopero sugli appalti. In Lombardia presidi davanti alle Prefetture
29/06/2021

Per mercoledì 30 giugno 2021, FP CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI hanno proclamato lo sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale. Motivo della protesta è l’articolo 177 del Codice degli Appalti (Legge 50/2016), le cui proroghe applicative scadranno il 31 dicembre 2021, e che obbliga le aziende concessionarie a esternalizzare e frammentare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche quando svolte direttamente dai propri dipendenti, destrutturando così un servizio fondamentale per le comunità locali. Per non dire delle decine di migliaia di posti di lavoro che saranno messi a rischio, azzerando le garanzie occupazionali e contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori.

Anche in Lombardia, e con le categorie CGIL CISL UIL dei settori dell’energia, nell’ambito della giornata di sciopero di 24 ore (e nel rispetto dei servizi minimi essenziali), si terranno presidi unitari davanti o nelle immediate vicinanze delle Prefetture cittadine.
Questi gli orari: Bergamo (dalle ore 9.30), Brescia (ore 9.30- 12.00), Como (ore 11.00-12.30), Cremona (10.00-11.30), Lecco (dalle ore 10.00), Lodi (dalle ore 9.00), Mantova (ore 9.30-11.30, in piazza Martiri), Milano e Ticino Olona (ore 9.00-12.00), Monza (ore 9.30-12.30), Pavia (ore 9.30-12.30. Poi dalla Prefettura ci si sposta davanti al Comune di Pavia, fino alle 14.30), Varese (dalle ore 9.30).

“L’articolo 177 del Codice degli Appalti va assolutamente cambiato, non possiamo accettare che un servizio essenziale come quello dell’igiene ambientale venga distrutto da un sistema di gare d’appalto al massimo ribasso, altrimenti l’impatto sui servizi dati alla cittadinanza sarà devastante sia in termini di qualità che di costi economici. L’obbligo delle aziende di sbriciolare i propri servizi esternalizzando l’80% dell’attività, come vuole la norma, avrà ricadute pesantissime soprattutto sulla tenuta occupazionale e contrattuale - dichiarano Davide Viscardi, Giovanni Faraci e Grazia Golosi, segretari di FP CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI della Lombardia -. Il comparto dei servizi ambientali sotto questa pandemia è stato considerato in prima linea, come il settore della sanità, e le lavoratrici e i lavoratori hanno continuato a erogare i servizi alla cittadinanza anche durante il lockdown. È un settore basilare, va tutelato, valorizzato e rafforzato”.
Da qui, ricalcando le categorie nazionali, le rivendicazioni dei sindacati lombardi: “Chiediamo alla politica di intervenire immediatamente per evitare il disastro in un settore che faticosamente, nonostante la crisi, è riuscito a garantire elevati livelli di efficienza dei servizi, rispondendo pienamente ai bisogni della cittadinanza. Chiediamo responsabilità a chi quotidianamente promette ai cittadini qualità nel servizio e tutele per le lavoratrici e i lavoratori. Chiediamo che si sviluppi l’economia circolare, così come previsto nel Pnrr, affinché il settore implementi la sua capacità impiantistica e diventi sempre più industrializzato”.
E un ultimo appello: “Lo sciopero del 30 giugno è importante per le lavoratrici e i lavoratori dell’igiene ambientale ma anche per le cittadine e i cittadini – evidenziano Viscardi (FP CGIL), Faraci (FIT CISL) e Golosi (UILTRASPORTI) -. Non si possono esternalizzare servizi pubblici essenziali e di qualità. I referendum del 2011 sono stati vinti e quel voto va rispettato. In gioco c’è anche il rispetto della democrazia”.
 

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