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2016
ISTAT - Disoccupazione ai minimi, aumentano i posti di lavoro
07/01/2016

 Il tasso di disoccupazione a novembre 2015 si attesta all’11,3%, toccando i minimi da 3 anni, ovvero dal novembre del 2012. Questi i dati provvisori sul mercato del lavoro comunicati dall’Istat, secondo cui le persone in cerca di occupazione sono 2.871.000 in calo di 48.000 unità rispetto a ottobre e di 479.000 unità rispetto a novembre 2014. In un anno il tasso di occupazione è migliorato dello 0,9% e sono stati creati 206mila nuovi posti di lavoro.

Nuovi posti di lavoro - Dopo la crescita registrata tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%) e ottobre (-0,2%) a novembre 2015 la stima degli occupati cresce dunque dello 0,2%. In pratica in un mese sono stati creati 36.000 nuovi posti di lavoro. Questo miglioramento è determinato dalla componente femminile e dall’aumento dei contratti a tempo interminato e dei lavoratori autonomi mentre calano i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione generale aumenta quindi di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,4%. La stima dei disoccupati a novembre diminuisce invece dell’1,6% (-48mila), un miglioramento che interessa prevalentemente le persone di fascia di età inferiore ai 50 anni.

In calo la disoccupazione tra i giovani - Uno degli aspetti più interessanti di queste rilevazioni riguarda l’andamento della disoccupazione giovanile, scesa a novembre al 38,1%, con un calo dell’1,2% rispetto al mese precedente. In questo caso si tratta dei minimi dal giugno del 2013.Buone notizie sul fronte del lavoro. Il tasso di disoccupazione a novembre 2015 si attesta all’11,3%, toccando i minimi da 3 anni, ovvero dal novembre del 2012. Questi i dati provvisori sul mercato del lavoro comunicati dall’Istat, secondo cui le persone in cerca di occupazione sono 2.871.000 in calo di 48.000 unità rispetto a ottobre e di 479.000 unità rispetto a novembre 2014. In un anno il tasso di occupazione è migliorato dello 0,9% e sono stati creati 206mila nuovi posti di lavoro.

Dai Big Data al Master per Data Scientist firmato Tim, Ericsson e Università Tor Vergata
11/01/2016

Al via a Roma il master per Data Scientist di Tim con Ericsson

 

Forma una delle figure professionali sempre più richieste, avvicinando università e impresa.
 

Patuano: E’ la prima volta in Italia che un’azienda forma i data scientist con una Università

 

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Un'occasione per 25 giovani talenti di diventare Data Scientist, ossia professionisti che analizzano dati per fornire al management le informazioni utili ad assumere decisioni e disegnare strategie. Il Data Scientist, che è insieme analista, stratega del business, marketer e information manager, è una delle figure attualmente più ricercate dal mercato del lavoro, in una fase di profonda trasformazione digitale delle industrie.

 

Il Master universitario di secondo livello 'Big Data in Business: discovering & leveraging for Value Creation' e' organizzato da TIM in partnership con l'Università degli studi di Roma Tor Vergata e con la partecipazione di Ericsson. Il master, che ha preso il via oggi e avra' una durata annuale, e' stato inaugurato dal rettore dell'Ateneo Giuseppe Novelli, dall' Ad del Gruppo Telecom Italia, Marco Patuano, e dall'Ad di Ericsson  Italia, Nunzio Mirtillo. Sono intervenuti inoltre i docenti Barbara Martini - Master Co-Coordinator, Giorgio Gambosi, Nicola Blefari Melazzi, Roberto Rocci, Luca Gnan.

Patuano ha dichiarato “E’ la prima volta in Italia che un’azienda forma i data scientist con una Università.
Sicuramente le imprese hanno un grande bisogno di Data scientist e i ragazzi che usciranno da questo master saranno tutti impiegati. Oggi il mondo dei big data è una realtà tecnologica, ma non esiste tecnologia senza l’acquisizione di conoscenze da parte dei nostri ragazzi. Si tratta di una specializzazione che si muove ai confini di diverse discipline, ingegneria, economia, statistica e matematica. Quindi è assolutamente flessibile. Il punto di partenza deve essere la curiosità".
 

Gli studenti che hanno superato l'iter selettivo partecipano, gratuitamente, a un  percorso di formazione che consente di sviluppare un nucleo di conoscenze 'core' nell'uso dei Big Data, attraverso l'insegnamento di tematiche che spaziano dal Computer Science al Networking, fino all'analisi statistico/quantitativa e al business.

Il master, completamente finanziato dalle aziende sponsor, ha un carattere interdisciplinare che lo rende adatto anche a chi non possiede una formazione tecnica.
Oltre alla formazione in aula, per i giovani partecipanti al Master è previsto un periodo di stage in azienda. L'iniziativa si inserisce nell'ambito degli accordi tra TIM e il mondo accademico volti a dare impulso e ad avvicinare la realtà dell'industria, della ricerca e della didattica universitaria al mondo del lavoro, in un contesto in cui il business dei dati sta diventando un settore chiave per l'economia europea, non solo per lo sviluppo di prodotti e servizi innovati ma anche per l'individuazione di nuove opportunità.

Galvagni: Ok Renzi a Milano, ma passerelle non creano lavoro
07/01/2016

(AGIELLE) - Milano - Sulla presenza a Milano di Matteo Renzi, in occasione della quotazione in Borsa della Ferrari, il segretario della Cisl Danilo Galvagni ha commentato: "Renzi a Milano ormai è di casa. Prima Expo, poi il sostegno a Sala per le primarie del Pd e ora la quotazione in Borsa della Ferrari. Buon segno per la città l'assidua presenza del premier. Ma le passerelle, anche se prestigiose, non portano lavoro. Milano aspettava un salto di qualità per il dopo Expo. Ad oggi solo parole e pochi impegni concreti. Il Governo doveva fare la differenza nel progetto destinato a portare in città il più grande polo della innovazione della ricerca ma, ad oggi, certezze zero. Renzi è benvenuto a Milano e l'augurio è che, ultimate le primarie, eletto il nuovo sindaco, Milano possa tornare ad essere la locomotiva d'Italia, non solo nelle parole del premier ma anche grazie al concreto impegno del Governo", conclude Galvagni. (agiellenews.it)
 

SISTEMA MODA - 34mila imprese in Lombardia. 9miliardi l'export
14/01/2016

Sono 34 mila le imprese attive nel settore della moda, di cui oltre una su tre si concentra a Milano (13 mila). In regione sono oltre 14 mila imprese nella produzione e 20 mila nel commercio. Dopo Milano ci sono Brescia con 4 mila imprese, Varese e Bergamo con oltre 3 mila, Como, Monza e Brianza e Mantova con circa 2 mila. 189 mila gli addetti del settore, di cui quasi 83mila a Milano. Sono a conduzione maschile due imprese di produzione su tre in Lombardia (64%, 9 mila su 14 mila). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2015.

Export lombardo di moda nel mondo: 9 miliardi. Moda lombarda apprezzata nel mondo: l’export sfiora nei primi nove mesi del 2015 i 9 miliardi di euro, stabile in un anno. La Lombardia esporta soprattutto articoli di abbigliamento, per un valore di 4 miliardi di euro. Seguono i prodotti tessili (quasi 3 miliardi) e gli articoli in pelle (2,1 miliardi). Milano pesa quasi la metà del totale regionale (4,2 miliardi), seguono Como (1,1 miliardi), Varese e Bergamo con oltre 680 milioni. Esportiamo principalmente verso Europa, Asia orientale e America settentrionale. Quasi un miliardo di euro l’export verso la Francia, 650 milioni di euro verso la Germania e tra i Paesi non UE, primi gli Stati Uniti con 800 milioni di euro e Hong Kong con oltre 700 milioni. Mezzo miliardo di export è andato in Cina, 400 milioni in Giappone, 300 milioni in Corea del Sud. E se in un anno la Russia rallenta, tra chi cresce ci sono Arabia Saudita e Qatar. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al terzo trimestre 2015 e 2014.

CAM - Citta' metropolitana rassicura i dipendenti: non perderete il posto
14/01/2016

 “La Città metropolitana di Milano vuole rassicurare le dipendenti del CAM: come ben sanno, nessuna perderà il posto di lavoro. La Legge 56/2014 – Delrio impedisce alla Città metropolitana di Milano la gestione del Cam. Il centro aiuto minori, infatti, non rientra tra le funzioni assegnate alla Città metropolitana. La chiusura era prevista per il 31 dicembre 2015 ma, nonostante ciò, in accordo con Regione Lombardia e Comune di Milano, si è deciso di prorogare la gestione del CAM stesso per l’anno 2016 in modo da trovare, e accompagnare nella maniera meno traumatica possibile, l’affido di tutti i bambini ancora in carico al Centro in famiglie affidatarie individuate. Contemporaneamente si è provveduto ad avviare il ricollocamento delle dipendenti che vedranno salvaguardato il proprio posto di lavoro. La Città metropolitana di Milano mantiene il ruolo di coordinamento delle politiche sociali sul territorio di area vasta”. Lo si legge in una nota di Città Metropolitana che spiega di aver emanato “un decreto in data 24 dicembre 2015 in cui grazie al sostegno economico “una tantum” di 500.000 euro da parte di Regione Lombardia e Comune di Milano (250.000 euro per ciascun ente) condivide con essi i costi di gestione per l’anno 2016 facendosi carico, nei fatti, di uno sforzo economico e gestionale che va al di là di quanto è di sua competenza. In accordo con tutte le istituzioni e con condivisa volontà politica si è deciso di procedere così per salvaguardare in primis la serenità dei bambini. I 17 bambini ora in carico al Cam, la cui responsabilità è in capo ai Comuni che li hanno affidati al Centro, sono e saranno affidati a famiglie. Non transiteranno in altri Centri”. “Voglio rassicurare tutte le parti sociali e istituzionali coinvolte, oltre che le dipendenti del Cam: nessuno perderà il posto di lavoro e ancor più importante i bambini non risentiranno assolutamente dei cambiamenti che le norme ci impongono”, dichiara la consigliera delegata alle Pari opportunità, politiche di genere, sostegno alle categorie più deboli e disabilità di Città metropolitana di Milano, Rosaria Iardino. “Deve essere chiaro a tutti che in questo momento di crisi a livello globale, Città metropolitana, Comune di Milano e Regione Lombardia si sono attivati in maniera rapida ed efficiente per salvaguardare quella che è un’eccellenza del nostro territorio”, continua Iardino. “Di più non potevamo fare, anzi lo sforzo richiesto di sintesi tra posizioni diverse e di reperimento di fondi è stato veloce e difficile ma abbiamo portato a casa un risultato che ci permette di salvaguardare i bambini e i lavoratori”.

VIMERCATE- Cisl, Bames e Sem: i responsabili del fallimento paghino
14/01/2016

 La Fim Cisl ha diramato una nota sulla chiusura delle indagini legate al fallimento di Bames e SEM a Vimercate. “Come Fim accogliamo positivamente la notizia della chiusura delle indagini da parte della Procura di Monza, che vede indagate 13 persone per bancarotta fraudolenta legate al fallimento Bames e SEM. Auspichiamo che ci sia il rinvio a giudizio ed un processo che accerti tutte le responsabilità nei confronti di chi ha creato forti disagi economici e sociali agli ormai ex dipendenti di queste aziende e se accertate queste responsabilità, chi le ha causate paghi per quello che ha fatto. Non va dimenticato che come Fim Cisl, Fiom Cgil, RSU, lavoratrici e lavoratori avevamo a suo tempo presentato istanza di fallimento per le due società con l’obiettivo di esautorare Bartolini dalla sua gestione fallimentare delle aziende e le indagini hanno evidenziato che c’era dell’altro. Nel 2010 avevamo commissionato un’analisi a una società specialistica che ha svolto una ricerca sulle attività fatte da Bartolini Progetti e dalle società a essa collegate per comprendere meglio quanto stava avvenendo allora. L’analisi ha realizzato uno studio dal titolo sicuramente emblematico: “il saccheggio di Bames, Quattro anni di giochi finanziari sulle spalle dei lavoratori” a cui è seguito un convegno pubblico il 25 febbraio 2011 con la diffusione a più livelli della sintesi della ricerca. Il testo completo di questa ricerca è stata messa a disposizione sia della curatela di Bames che della Procura della Repubblica di Monza per tutte le loro necessità. I dubbi sul ruolo di Bartolini Progetti sono stati denunciati da Fim e Fiom sin dalla sua comparsa in questa vicenda ed in particolare dopo l’acquisizione delle quote di Celestica Italia che avevamo contestato fortemente perché veniva stravolto il senso della re-industrializzazione prevista nel Protocollo Istituzionale firmato dalle parti in Regione Lombardia il 2 agosto 2006.  Questi dubbi sono stati anche formalizzati richiedendo un incontro con una lettera inviata il 3 ottobre 2006 dove chiedevamo, poco ascoltati, chiarimenti in merito a tale operazione e visto come sono andate le cose, i fatti ci confermano che purtroppo avevamo visto giusto sin da allora.Siamo in un Paese garantista e in uno Stato di diritto fino al terzo grado di giudizio non c’è nessuno che è colpevole, ciò non toglie che nel rappresentare un sentimento comune e diffuso tra gli ex dipendenti, questa notizia è stata, anche se in modo molto amaro, accolta con soddisfazione. Purtroppo non si cancellano tutti i danni e i torti subiti dalle persone che lavoravano in questa azienda e che sono state coinvolte drammaticamente in questa situazione. Auspichiamo che venga fatta piena luce su quanto avvenuto in questa intricata vicenda e che chi ha delle responsabilità per quello che ha fatto paghi il suo debito con la giustizia

AMMORTIZZATORI SOCIALI - netto calo (-43%) in Lombardia nel 2015
21/01/2016

Il 2015 segna finalmente per la Lombardia un netto ed evidente ridimensionamento nel ricorso agli ammortizatori sociali: le richieste in generale di cassa sono calate rispetto al 2014 del 43,1%, dato che si raggiunge sulla base di un calo sensibile in tutte le tipologie di ammortizzatori (ordinaria -28,2%, straordinaria -38,4%, deroga -77,1%). E' quanto emerge dall'analisi dei dati Inps effettuata dal dipartimento Mercato del lavoro della Cisl Lombardia. Si segnala in particolare il deciso ridimensionamento del ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che negli ultimi anni non aveva fatto altro che crescere e divenire il principale strumento utilizzato, nonchè l'ancora più sensibile calo della deroga, dovuto sicuramente alla riduzione dei periodi di concessione (da 12 mesi a 5) che nel corso dello scorso anno sono stati definiti. “Sebbene possono essere molti i fattori che hanno contribuito a costruire questi risultati, tra cui anche il fatto che diverse imprese hanno terminato la crisi con licenziamenti e che la concessione degli ammortizzatori sta tornando ad essere regolata da criteri più ordinari e tradizionali – commenta Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia -, non vi è dubbio che il principale fattore in gioco sta nel miglioramento del clima economico, produttivo ed occupazionale che anche in Lombardia si sta realizzando”. “Occorre comunque tenere alto l'impegno per assorbire tutta la disoccupazione - aggiunge - e ripristinare le condizioni pre-crisi, attraverso maggiori investimenti e incentivando l'innovazione, creando così prospettive concrete per i giovani in cerca di lavoro”.

GIORNATA DELLA MEMORIA - mercoledì 27 gennaio incontro per gli studenti su Auschwitz
21/01/2016

Mercoledi 27 gennaio 2015, dalle 9.00 alle 13.00 allo Spazioarte di Sesto San Giovanni, in via Maestri del lavoro, si svolgerà l'incontro dal titolo: Il VELENO DI AUSCHWITZ, RESTIAMO UMANI DI FRONTE AL MALE", organizzato da Cgil, Cisl, Uil Lombardia in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria che, come ogni anno, celebra in tutto il mondo il ricordo delle vittime della Shoah.


Patrocinata dal Comune di Sesto San Giovanni, medaglia d'oro al valor militare, la manifestazione si inserisce nell'ambito del progetto "In treno per Auschwitz" che ormai da diversi anni porta centinaia di studenti, lavoratori e pensionati in visita al campo di sterminio, dove ancora vivo è il ricordo di quella che fu una delle piu' immani tragedie della storia dell'umanità.


Quest'anno il viaggio, nel 2015 ha ricevuto l'Alto Patronato del presidente della Repubblica, si svolgerà dal 10 al 14 marzo.
L'incontro del 27 gennaio e' rivolto in primo luogo alle studentesse e agli studenti che vi parteciperanno, e che avranno così modo di riflettere e capire i tragici eventi di quel periodo della storia italiana ed europea, e cosa ancora oggi significano le discriminazioni in ogni ambito e l'importanza di ricordare e conservare la memoria storica.


Presiederà Bruno Bersani, presidente del comitato "In treno per la memoria”; introdurrà Danilo Margaritella, segretario generale della Uil Milano e Lombardia, il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chitto' e l'assessore alla cultura Rita Innocenti.


Nel corso dell'incontro il prof. Frediano Sessi dell'Università di Mantova parlerà del significato di Auschwitz oggi, la prof.ssa Liliana Picciotto del CDEC si occuperà di spiegare da cosa dipese la salvezza di alcuni ebrei italiani e il prof. Raffaele Mantegazza, dell'università Bicocca di Milano parlerà dell'astuzia del cuore e si come essere giusti oggi.

 

 

LAVORO - Comune cerca 60 disoccupati per squadre anti-degrado
22/01/2016

– Sessanta persone da destinare con borsa lavoro del Comune alle squadre anti-degrado per la raccolta mirata di rifiuti, foglie e cartoni. Da lunedì 25 gennaio a venerdì 19 febbraio chi è disoccupato e si trova in condizioni di grave disagio sociale potrà presentare domanda al Celav, il Centro per la mediazione al lavoro, per poter partecipare al bando di selezione per un tirocinio con l’Azienda milanese. I tirocinanti, seguiti da un tutor del Celav e uno di Amsa, svolgeranno azioni utili alla collettività, presidiando alcune zone della città, solitamente luogo di degrado, affiancando gli operatori AMSA nella pulizia delle strade, nella raccolta di oggetti abbandonati, in azioni antidegrado. In questo modo si intende  offrire alla collettività ed alla città  un supporto nel presidio di quartieri e vie particolarmente  critiche e, allo stesso tempo,  alle persone in difficoltà a causa di lunga disoccupazione, un’opportunità formativa e di riavvicinamento al mondo del lavoro.
Le squadre anti-degrado sono al lavoro in città dal dicembre 2014 e fino ad oggi sono state 114 le persone coinvolte grazie alle borse lavoro del Comune. Sono impiegate con funzioni di presidio e salvaguardia del territorio in zone circoscritte (vie, piazze, giardinetti), indicate dal Comune ad Amsa, in 14 quartieri: Padova; Zoia; Giambellino, Aldini, Mambretti, Sarpi - Canonica (da dicembre con una squadra per la raccolta del cartone), Selinunte e limitrofe, Ortles, Martini e limitrofe, Corvetto, Gratosoglio, Piazza Oberdan - Bastioni di Porta Venezia, Niguarda e Darsena.

“Apriamo la possibilità di candidarsi a far parte delle squadre anti-degrado ad un gruppo più ampio di persone rispetto a quello coinvolto finora”, spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. “Lo facciamo per permettere, anche a coloro che ancora non hanno contatti con i servizi sociali, di poter partecipare. Ricordo che si tratta di borse lavoro, non di assunzioni, utili a rientrare nel mondo del lavoro. Sono certamente un’opportunità per ritrovare una occupazione che finora ha funzionato per un centinaio di persone. Tutti loro hanno avviato una nuova esperienza lavorativa e di inclusione sociale partendo da situazioni di grave svantaggio sociale. Inoltre con la presenza di nuove persone a fianco gli operatori Amsa l’attività di raccolta dei rifiuti e dei cartoni abbandonati potrà continuare ad essere più mirata ed capillare rispondendo alle richieste proprio dei cittadini”. “L’obiettivo - aggiunge l'assessore Majorino - e ciò che io vedo come sviluppo per il futuro è arrivare a una squadra composta da 500 persone che attraverso le borse lavoro siano destinate alla cura e al decoro della città''.

Per partecipare al bando i candidati dovranno essere:
•        adulti italiani e stranieri, uomini e donne, di età compresa tra i 35 e i 60 anni non compiuti;
•        residenti a Milano;
•        disoccupati da almeno un anno;
•        se stranieri con buona conoscenza della lingua italiana;
•        in buone condizioni di salute;
•        in possesso della licenza media;
•        in possesso della patente B in corso di validità;
•        non   essere destinatari di altri sussidi o contributi economici da parte di enti pubblici;
•        non aver già partecipato alla medesima iniziativa o aver avuto precedente rapporto di lavoro con AMSA;

I candidati doranno essere in possesso di tutti i requisiti.

Il tirocinio ha una durata di 3 mesi rinnovabili per altri 3 mesi. L’impegno orario previsto sarà su due turni, dalle 9.45 alle 15.45, o dalle 14 alle 20 distribuito su 5 o 6 giorni la settimana in base all’organizzazione aziendale. È prevista una formazione di 16 ore sulla sicurezza a cura di Amsa, che sarà svolta i primi due giorni di avvio del tirocinio
I tirocinanti riceveranno un rimborso spese di 25 euro al giorno a carico del Comune di Milano e un buono pasto dato da Amsa. Li riceveranno per i giorni di effettiva presenza.

Nel 2015 il Comune ha messo a disposizione mille borse lavoro destinate attraverso il Celav a persone provenienti da situazioni di grave svantaggio sociale: 114 di queste, già avviate (40 ancora in corso), riguardano Amsa. Il Comune intende rinnovare l’impegno anche nel 2016.

L’attività del Celav (che oggi si trova nella sede nuova di via San Tomaso 3) è aumentata dal 2014 al 2015. Sono aumentate anche le risorse messe disposizione dall’Amministrazione comunale: mezzo milione di euro in più nel 2015 rispetto al 2014. (Vedi allegato Dati Celav)

 

Modalità di accesso al bando. La candidatura deve essere presentata direttamente allo Sportello Informativo del Centro di Mediazione Lavoro di via San Tomaso 3, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 13.00. Le candidature si accoglieranno dal 25 gennaio al 19 febbraio 2016.
Occorre  consegnare i seguenti documenti in fotocopia: carta identità e per i cittadini stranieri permesso di soggiorno valido, codice fiscale e patente in corso di validità. Lo sportello rilascerà una ricevuta con la data di presentazione e il numero di arrivo. Sarà formato un  elenco in base all’ordine di arrivo delle candidature.
Le persone reperite saranno sottoposte a due visite di valutazione dell’idoneità psico- fisica alla mansione a carico della medicina del lavoro di AMSA spa. La valutazione medica sarà definitiva ed inappellabile per l’avvio del tirocinio. L’elenco  resterà aperto per integrare le postazioni che si libereranno per tutta la durata del progetto.

Il teatro è vivo: più abbonati al Teatro che allo stadio, parola di giovani
25/01/2016

Per la prima volta il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa supera il record di 25 mila abbonati: più di Inter e Milan. E il dato è in evoluzione.
Il 35% degli abbonati sono giovani under 26, un dato che fa registrare un aumento di quasi il 10% in più rispetto al passato.
Fanno sapere dal Piccolo: "Il risultato è già clamoroso e pensare che è ancora parziale, c'è ancora un margine di crescita essendo la campagna abbonamenti ancora aperta: più 300 mila spettatori a stagione, il 46% sono ventenni".
Le percentuali e le “curve”, nei flussi di pubblico del Piccolo Teatro, dimostrano una realtà diversa, più viva: i ventenni non sono solo un punto di forza, ma “driver” di crescita nella partecipazione a spettacoli e alla cultura "con forte dimensione sociale".
I dati in mano al Piccolo concorrono a correggere una rappresentazione falsa di una generazione, quella descritta da chi li ha spesso relegati al ruolo di indifferenti disoccupati, per necessità o per scelta, e li consegnava a un destino di rinuncia. Da queste pagine, anche con la web serie Quelli che il 2000, invece si percepiva che i giovani sono coloro che leggono più della media nazionale, che hanno tra i loro consumi culturali il teatro, i musei, il cinema.
La realtà dimostra appunto che sono “attori” importanti da comprendere meglio, se si vuole interpretare il futuro.
Dunque grande soddisfazione, ma anche assunzione di responsabilità da parte di tutti, istituzioni, politica e amministrazione, per leggerne proposte, bisogni, potenzialità e aspettative. La domanda c'è.


 

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