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2025
GOMMA PLASTICA - 235 euro complessivi la richiesta per il rinnovo del contratto nazionale per il 2026-2028
02/10/2025

A Roma, questa mattina, l'assemblea unitaria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil del settore Gomma Plastica ha approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, in scadenza il prossimo 31 dicembre. Nella Gomma Plastica in Italia operano circa 165mila addetti in 3.860 imprese. Il percorso democratico di rinnovo ha visto un’ampia partecipazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, che hanno approvato la piattaforma, oggi stesso inviata all’Associazione datoriale per l’avvio delle trattative.

Parte economica
Le tre organizzazioni sindacali hanno richiesto nel triennio 2026 – 2028 un incremento salariale complessivo (TEC) di 235 euro al livello F, prevedendo la revisione del salario medio di riferimento.
Sul welfare si avverte la necessità di rafforzare i Fondi contrattuali integrativi, in particolare la quota a carico delle imprese destinata al Fondo Gomma Plastica.

Parte normativa
In un’ottica di rafforzamento delle relazioni industriali, i sindacati chiedono il potenziamento dell'Osservatorio nazionale, con l'obiettivo di renderlo un luogo ancora più concreto di discussione, di messa a fattor comune dei dati del settore e dei suoi comparti, per costruire iniziative di politica industriale e di gestione delle transizioni, da sostenere congiuntamente nei confronti delle Istituzioni nazionali ed europee.

Nel documento si chiede fortemente di dare maggiore rilevanza alla formazione per accrescere le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici, sia in virtù del proprio sviluppo professionale che della propria occupabilità. Fondamentale la certificazione dei percorsi formativi.

Centrale è il rafforzamento in materia di salute, sicurezza e ambiente, in particolare rispetto alla costituzione di un Organismo paritetico nazionale a cui verranno attribuiti compiti di ricerca, formazione, iniziative, anche congiunte, a partire dai temi dall’impatto del clima nei luoghi di lavoro e dell’invecchiamento attivo.

Ampio spazio nella piattaforma è stato dedicato alle richieste di miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti: riduzione dei fenomeni di gender pay gap; sostegno alla genitorialità; definizione di linee guida sugli accomodamenti ragionevoli per favorire l’inclusione di tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle imprese del settore.

Sindacati
“Il contesto sociale ed economico è segnato dalle guerre, anche commerciali, e da una crescente instabilità geopolitica e attraversato dalle transizioni energetica, ambientale, digitale e demografica, che stanno portando da un lato a forti cambiamenti e innovazioni tecnologiche e nei sistemi produttivi e di processo, dall’altro a pesanti ristrutturazioni. Per questo diventa ancor più importante ricostruire una dinamica salariale che difenda fino in fondo un adeguato potere d’acquisto” hanno affermato le Segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.

MODA, FILTCEM CGIL-FEMCA CISL-UILTEC UIL: Grave tavolo sul lavoro nero senza i sindacati
14/10/2025

Avendo appreso ieri dagli organi di stampa, in tema di lavoro nero e sfruttamento, di un confronto tra Ministero del Made in Italy e le Associazioni di imprese del comparto moda, ricordiamo che unitariamente come OO.SS.  da sempre avanziamo proposte specifiche per rafforzare i modelli gestionali e organizzativi delle imprese committenti, per ridurre i livelli di subappalto e subforniture che aumentano i rischi di zone grigie, di lavoro irregolare e di dumping contrattuale, per introdurre strumenti che prevengano forme di irregolarità. Unitariamente, riteniamo fondamentale la nostra proposta di introdurre indicatori che evidenzino la giusta correlazione tra quantità e qualità dei prodotti, il numero minimo di ore lavoro, il rispetto del costo medio per tipologia di impresa e lavorazione, estendendo le forme di una coerente applicazione delle norme sulla responsabilità in solido anche ai casi di pluricommittenza.

Abbiamo consegnato precise proposte di merito al Ministero, da ultimo a fine Luglio u.s., e su queste ed altre proposte siamo sempre stati e siamo disponibili a confrontarci nel merito con tutti, imprese ed istituzioni. Non sarebbe accettabile per parte sindacale, intraprendere strade diverse da quelle suesposte,  depotenziando strumenti fondamentali come la legge 231/01 sulla responsabilità di impresa, le norme sulle responsabilità in solido dei committenti o finanche gli strumenti previsti dall’articolo 603 Bis o dal Codice Antimafia.

Il punto è sconfiggere un modello che si basa sul rapporto bassi prezzi-meno diritti e valorizzare invece le tante imprese sane, committenti e lungo la filiera, che fanno della qualità, del rispetto di leggi e contratti, della salute e sicurezza il proprio modello di business. Come tutelare le imprese sane e le lavoratrici e i lavoratori è tema che riguarda le rappresentanze di entrambi.

Noi e i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo siamo orgogliosi del nostro Made in Italy, che deve sempre essere associato sia al bello che al giusto.

Per tutti i motivi sopra elencati riteniamo che questi argomenti siano affrontati con il  coinvolgimento e la partecipazione delle scriventi Organizzazioni Sindacali nell’interesse comune dei lavoratori e delle imprese del settore, a partire dalla riunione già messa in programma per domani, 15 ottobre 2025.

FILTCEM CGIL - FEMCA CISL - UILTEC UIL

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