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Si segnala una nuova opportunità professionale, che ha carattere di urgenza. I candidati interessati possono inviare la propria candidatura all'indirizzo cesil@cesilmilano.it, specificando nell'oggetto il riferimento indicato.
Sales Representative
Per conto Società Multinazionale del settore trasporti e logistica con sede in San Giuliano Milanese, seleziono un/una impiegato commerciale.
La risorsa si occuperà di gestire un portafoglio clienti già acquisito ed avrà l’incarico di implementare e sviluppare un pacchetto clienti prospect attraverso scouting e visite di conquista. Inoltre si occuperà di attività di negoziazione e di preparazione preventivi e offerte commerciali.
Sarà incaricato, insieme ad un team di tre persone, di seguire attività di back office quali: reportistica, verifica contratti, compilazione pratiche e recupero crediti riportando ad un supervisor.
Requisiti richiesti:
- Diploma
- Esperienza pregressa in ambito commerciale nel settore Logistica&Trasporti e/o Spedizioni
- Ottime capacità comunicative, di relazione e di gestione di rapporti con la clientela
- possesso di patente B ed automobile
- gradita la conoscenza della lingua inglese
Si offre un contratto di somministrazione di 6 mesi, con possibilità di proroghe.
Ral: CCNL Commercio e Terziario, livello in base all’effettiva esperienza maturata più ticket da 5,29 per ogni giornata lavorata.
Benefit: PC e Telefono
Orario di lavoro: full time da lunedì venerdì con orario 8.30 – 17.30 ed 1h di pausa pranzo
Sede di lavoro: San Giuliano Milanese
RIF. Impiegato Commerciale settore trasporti
“I dati Istat del II trimestre 2018 mostrano una crescita dell’occupazione a ritmi sostenuti che porta, a dieci anni dall’inizio della crisi, a recuperare finalmente e superare i livelli del 2008. E’, però, cambiata la composizione: in questi dieci anni è cresciuta l’incidenza del lavoro dipendente di quasi tre punti percentuali, ma soprattutto colpisce che nel II trimestre 2008 l’incidenza dei rapporti a termine sul totale era del 10,4%, nello stesso periodo del 2016 era del 10,8%, nel secondo trimestre 2018 è stata del 13,4%”. E’ quanto si legge in una nota del segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra.
“E’ negli ultimi due anni, quindi, che si è andata evidenziando con forza questa tendenza – sottolinea - per più cause concomitanti: il classico effetto ciclico delle prime fasi di ripresa economica non consolidata, l’effetto della liberalizzazione dei contratti a termine del decreto Poletti, la fine della decontribuzione totale sul lavoro stabile, un probabile travaso dalle collaborazioni a progetto e a Partita Iva, dopo le norme anti-abuso introdotte nel 2015, e poi dai voucher, abrogati un anno fa”.
“In questo senso il decreto con cui il Governo ha appena imposto alcune limitazioni ed un aggravio di costi per l’utilizzo dei rapporti a termine - prosegue Sbarra - sembra andare nella giusta direzione, ma da una parte, crea forti criticità per la rigidità delle causali, senza possibilità di deroga per la contrattazione collettiva, e per le restrizioni eccessive poste alla somministrazione, dall’altra si tratta di un intervento che da solo è insufficiente. Potrebbe infatti portare ad un mero aumento del turn over di lavoratori a termine e somministrati, come in parte sta già avvenendo, ad un maggiore utilizzo dell’orario straordinario o a sostituire i contratti a termine con forme di precarietà e sottotutela ben più gravi, quali le cooperative spurie e l’abuso dei tirocini o, infine, se saranno attuate le annunciate forti agevolazioni fiscali per le partite Iva, ad un nuovo opportunistico spostamento verso l’abuso del lavoro autonomo”.
“In definitiva è difficile, e illusorio, incidere più di tanto sui livelli e sulla composizione dell’occupazione semplicemente tramite la continua modifica delle regole. Il contrasto alla precarietà - conclude - non si ottiene soltanto riducendo le possibilità per le imprese di assumere a termine, ma incentivando in maniera più sostanziosa il lavoro stabile, rafforzando le politiche attive e soprattutto, favorendo crescita e sviluppo. E’ quanto ci attendiamo nella prossima legge di bilancio”.
Si segnala una interessante opportunità professionale rivolta esclusivamente a persone iscritte al Collocamento Obbligatorio (Categorie Protette).
I candidati interessati possono inviare il proprio curriculum all'indirizzo cesil@cesilmilano.it, specificando nell'oggetto il riferimento indicato.
OPERATORI SPORTELLO COMMERCIALE BANCARIO
Per conto importante Istituto di Credito, selezioniamo Operatori di Sportello Commerciale, in possesso dei seguenti requisiti:
- (imprescindibile) iscrizione liste collocamento obbligatorio
- laurea (triennale o specialistica o vecchio ordinamento).
E' richiesto il domicilio in Milano o provincia e costituirà requisito preferenziale l'iscrizione all'Albo dei Promotori Finanziari.
La selezione sarà effettuata attraverso un test attitudinale ed un colloquio motivazionale. Un periodo di formazione sarà propedeutico all'inserimento lavorativo.
Si offre contratto con prospettive a lungo termine.
Sede di lavoro Milano e Provincia
RIF. Operatori Sportello
"Per il secondo mese di seguito gli occupati registrano una flessione, andando ad interrompere la ripresa occupazionale avviata faticosamente dopo la lunga crisi economica e che proseguiva da due anni". Lo dichiara in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. "Leggendo i dati diffusi dall’Istat insieme a quelli dell’osservatorio sul precariato diffusi dall’Inps, emergono anche altri segnali allarmanti, come il saldo tra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro stabili che torna negativo e, in generale, il rallentamento del ritmo di crescita di tutte le tipologie di assunzioni.Del resto, questi numeri rispecchiano il rallentamento della dinamica dell’economia italiana già evidenziatosi nel secondo trimestre del 2018, che determina incertezza e preoccupazione nelle scelte delle imprese. Si tratta di segnali da non sottovalutare e da affrontare, a partire dalla prossima legge di bilancio, con adeguate strategie di sviluppo a partire da misure per favorire gli investimenti in infrastrutture materiali, tema riproposto drammaticamente dopo i fatti di Genova ed immateriali, l’ innovazione e ricerca, la politica industriale e di sostegno alle imprese, sempre con una forte attenzione al Mezzogiorno". "Imprescindibile è, poi- conclude Sbarra- la riduzione strutturale del costo del lavoro stabile, misura che è mancata nel decreto dignità e che va ora recuperata in legge di bilancio con risorse certe e consistenti".