Sarà via della Spiga, il cuore della moda e delle nuove tendenze, la prima Smart Street italiana dotata di servizi innovativi per cittadini e visitatori italiani e stranieri: dalla mobilità sostenibile con le stazioni urbane di ricarica per veicoli elettrici, alla sicurezza con le colonnine sos e di videosorveglianza, dai collegamenti wi-fi per smartphone e tablet sino a una innovativa illuminazione led, oltre a eleganti totem touch screen dedicati alla promozione turistica, agli eventi e alle info sulla mobilità della città. Il progetto Spiga Smart Street è promosso dall’Associazione Amici di via della Spiga con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di prestigiose aziende private, leader nel settore dell’innovazione e della tecnologia come Fastweb, Samsung, Umpi, Cariboni Group Lighting, Blachere Illumination, Imq-Istituto Italiano del Marchio di Qualità.
“Siamo orgogliosi di patrocinare questo progetto che fa di via della Spiga la prima Smart Street italiana _ha dichiarato Franco D’Alfonso, assessore del Comune di Milano al Commercio e Turismo _ che si accende in via permanente proprio nel cuore del Quadrilatero della Moda, come avremo il piacere di vedere in anteprima in occasione del Fuori Salone del Mobile 2013. Spiga Smart Street, questo innovativo sistema di luce urbana a proiettori led, permetterà di ottenere alti livelli di risparmio energetico mai raggiunti prima, che contribuiranno a fare della nostra città un modello di efficienza in vista dell'Expo 2015”. “Grazie a questo progetto _ conclude D’Alfonso _ che secondo i promotori consentirebbe di realizzare il 70% di risparmio energetico, verranno attivati sul territorio servizi ai cittadini e ai visitatori italiani e stranieri, ormai sempre più numerosi nella nostra città man mano che l'Expo si avvicina. In questo primo impianto pilota avremo modo di vedere tra pochi giorni quali sono le applicazioni più innovative della mobilità sostenibile. Questa piattaforma smart, se estesa alla città, garantirebbe risparmi di gestione tra energia e ottimizzazione dei processi manutentivi, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei milanesi”. Spiga Smart Street rappresenta una sfida tecnologica all’avanguardia in Italia e in Europa, capace di offrire servizi urbani sempre più innovativi nel rispetto dell’ambiente e attraverso la gestione intelligente delle risorse energetiche presenti sul territorio. I sistemi installati di luce urbana a proiettori led abbinati al telecontrollo punto-punto powerline permetteranno di ottenere un risparmio energetico fino al 70%.
Il 30 marzo la Carovana internazionale antimafie, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de Enseignement, è ripartita per il suo sedicesimo viaggio. Ha preso il via simbolicamente da Tunisi, dal paese cioè che ha dato l'avvio al complesso percorso delle primavere arabe e in cui, dal 26 al 30 marzo, si svolgerà il Forum Sociale Mondiale. Dopo aver partecipato alla manifestazione conclusiva del Forum, il 30 pomeriggio i due furgoni della Carovana si imbarcheranno nel traghetto che li porterà in Sicilia e da lì nelle altre regioni italiane e nel sud della Francia. Saranno circa 70 tappe di un viaggio che durerà 69 giorni e che si concluderà il 6 giugno con eventi a Milano, e in contemporanea Firenze e Roma, per ricordare le stragi di mafia avvenute in quelle città 20 anni fa.
Ci sarà una seconda parte di Carovana che raggiungerà in ottobre (dal 3 al 10) le città francesi di Marsiglia, Nizza, Tolone, Nimes e Bastia. Come è tradizione di questo evento, lo scopo non è solo quello di denunciare le situazioni critiche che emergono nei territori attraversati, ma anche quello di portare solidarietà e rendere visibili le tante esperienze positive di lotta alle mafie, alla corruzione, al malaffare che esistono in Italia. Per molte persone, impoverite dalla crisi economica e senza nessuna prospettiva di futuro, diventa sempre più difficile resistere al richiamo dei facili guadagni promessi dalla criminalità organizzata realizzabili con comportamenti che violano le regole. La scommessa è quella di far capire che una società con alti livelli di illegalità è una società in cui aumentano le disuguaglianze sociali, cresce l'impoverimento, diminuiscono le opportunità per tutti, a partire dai giovani. Ogni anno le attività illegali (mafie, evasione fiscale e corruzione) sottraggono circa 500 miliardi di euro alle economie legali e quindi ai cittadini onesti. Un costo enorme che ricade sull'intera collettività, aggrava i costi della crisi, compromette le possibilità di sviluppo. Questo il messaggio che la Carovana, nel suo lungo viaggio, cercherà di veicolare in tutti i luoghi che visiterà, animandoli con iniziative che solleciteranno la partecipazione attiva di tutti.
Si rinnova l'appuntamento con le celebrazioni a ricordo della lotta di liberazione dal nazifascismo. Il cuore delle iniziative sarà la tradizionale manifestazione del 25 Aprile che partirà dai Bastioni di Porta Venezia (ore 14.30) e raggiungerà piazza Duomo per i comizi conclusivi. Interverrà il presidente della Camera, Laura Boldrini.
_Formazione aggiuntiva, soprattutto nelle professioni più qualificate come gli specialisti in servizi sanitari o sociali (95,8%), in scienze informatiche, chimiche, matematiche (93,1%) e in scienze gestionali, commerciali e bancarie (91,6%). Alta la necessità di formazione anche per gli addetti agli sportelli delle banche (98,5%) e per quelli all’accoglienza e alla informazione alla clientela (94,1%). La necessità di formazione riguarda soprattutto i laureati (86,7%) rispetto ai neo assunti con diploma di scuola superiore (78,5%). Ma la formazione non ha riguardato soltanto le nuove assunzioni: una impresa milanese su tre (35,2%) ha effettuato corsi di formazione per il personale che hanno interessato il 37,1% dei dipendenti. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su Excelsior 2012 (sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del ministero del Lavoro e dell’Unione Europea) relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia.
Convegno in Camera di commercio. Di investimenti nella formazione come strumento di competitività delle imprese italiane nella fase di crisi si è parlato oggi in Camera di commercio di Milano nel corso del Convegno “Investire nel capitale umano: dalla competenza alla competitività” organizzato dalla Chambre Francaise de Commerce et d’Industrie en Italie con il patrocinio della Camera di commercio di Milano ed in collaborazione con Formaper, azienda speciale della Camera di commercio. “In una fase di crisi come quella che stiamo vivendo - ha dichiarato Umberto Bellini, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - è importante continuare a puntare sullo sviluppo e la promozione del capitale umano che è la vera ricchezza del nostro territorio ed un elemento importante per contribuire alla ripresa dell’economia. Per questo la Camera di commercio di Milano è attiva attraverso la sua azienda speciale Formaper per supportare le imprese, soprattutto le medie e piccole, nelle loro azioni rivolte alla formazione sia dell’imprenditore che dei dipendenti”. “La Camera di commercio francese in Italia - ha dichiarato Tullio Chiaberto, membro del comitato esecutivo, Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie - promuove questa iniziativa insieme alla Camera di commercio di Milano per fare leva sulla formazione come strumento di competitività per le imprese. Un settore in cui possono nascere sinergie significative tra i nostri Paesi a vantaggi del mercato del lavoro e dell’economia in questo periodo di crisi”. Sono 1.314 le imprese lombarde che si occupano di formazione e crescono del 2,4% in un anno. Si trovano prevalentemente a Milano (741 imprese che pesano per il 56,4% sul totale lombardo). Segue Brescia con 121 imprese (9,2% lombardo) e Bergamo con 100 imprese (il 7,6%). In crescita soprattutto a Bergamo, Lecco e Sondrio (rispettivamente con l’11,1%, il 9,5% ed il 9,1%). La Lombardia pesa il 14,7% sull’Italia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2012 e 2011.
“Trasportiamo progetti nel futuro” lo slogan del X° congresso della Fit Cisl Lombardia, svoltosi il 5 e 6 aprile a Milano. Alle assise hanno partecipato 149 delegati eletti dai 6 congressi e dalle 2 assemblee congressuali effettuati in Lombardia in rappresentanza di 17.291 iscritti. La relazione introduttiva del segretario generale, Giovanni Abimelech (nella foto), oltre ad un'attenta analisi del contesto attuale, della situazione politico-economica, delle aree contrattuali, della nuova riorganizzazione della Cisl e i rapporti con le altre organizzazioni sindacali, con le controparti e con le istituzioni, ha tracciato la strada per il prossimo quadriennio nel segno dell’innovazione, di una nuova strategia, di una nuova bussola valoriale, i cui punti cardinali sono: la competenza, la partecipazione, la solidarietà e il lavoro di squadra. Il congresso ha visto la partecipazione di numerosi invitati, a partire dal segretario nazionale Fit Cisl, Giovanni Luciano, che ha chiuso i lavori della prima giornata con il suo intervento che ha esaminato tutte le problematiche che investono il mondo dei trasporti evidenziando soprattutto l’incompleta riforma del titolo V della Costituzione, denunciando troppa legislazione concorrente e troppi livelli amministrativi che creano caos e indeterminatezza. Il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, intervenuto nella seconda giornata, ha rimarcato l’importanza di una Cisl che ascolta e che deve essere sempre in grado di ottenere risultati attraverso la contrattazione. Hanno inoltre portato il loro contributo: Filt Cgil e Uilt Uil della Lombardia, con le quali la Fit Cisl lavora e si confronta quotidianamente; Fiste Cisl e Flaei Cisl, categorie con le quali si è già avviato il processo di accorpamento con la federazione. Hanno inoltre portato il loro saluto rappresentanti di aziende come Atm, Sea, Trenord, Autoguidovie, Dhl, che, nei loro interventi, hanno evidenziato le difficoltà del momento, auspicando una maggiore collaborazione con le parti sociali. Comune di Milano e Regione Lombardia hanno invece spaziato su varie problematiche: dagli ammortizzatori in deroga, alla riorganizzazione del traffico delle merci, alla sicurezza sul lavoro, alla produttività. “I lavori di questo congresso sono stati caratterizzati da moltissimi interventi dei delegati presenti che hanno dimostrato un estremo interesse per i temi in discussione, oltre ad un grandissimo desiderio di partecipazione alla vita dell’organizzazione – sottolinea Giovanni Abimelech, segretario generale Fit Cisl Lombardia -. Il documento finale ribadisce che il valore del lavoro è il principale strumento di identità e di affermazione della persona e della sua dignità anche e soprattutto per tutelare e porre solide basi per i giovani e per il futuro, attraverso una strategia che privilegia: la politica dei quadri, il capitale immateriale, la comunicazione integrata, le politiche del lavoro, il marketing associativo, lo sviluppo organizzativo, l’aumento degli iscritti”.
_ Si aprirà da Bruxelles, in collegamento con le Officine del volo, l'XI congresso della Cisl Lombardia che si terrà a Milano lunedì 29 e martedì 30 aprile. “Ripartire” è lo slogan delle assise, che vedrà riuniti al centro congressi di via Mecenate 381 delegati, in rappresentanza di quasi 800 mila iscritti. “Questo 11° congresso regionale si svolge in un periodo per molti aspetti straordinario _ sottolinea il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni _ Straordinario è quanto stiamo vivendo in questo tempo di crisi che attraversa e scompagina la politica e la cultura, la società e le istituzioni, ma soprattutto il lavoro. Oggi sono occupati soltanto 4 giovani su 10, in soli 4 anni il tasso di disoccupazione è salito all’8%, le ore di cassa integrazione in deroga sono raddoppiate, i lavoratori licenziati sono quasi triplicati. Queste e altre povertà si estendono e coinvolgono un numero crescente di famiglie e di persone”. “Straordinari dovranno quindi essere i cambiamenti necessari ad uscire dalla crisi _ aggiunge_ e costruire un nuovo modello di sviluppo. Straordinarie, anche se probabilmente eccessive, sono le attese per il rinnovamento del quadro politico mentre si tende a trascurare l’apporto responsabile dei soggetti sociali”. Straordinarie sono anche, per la Cisl lombarda, le sfide della profonda riforma organizzativa che negli ultimi sei mesi ha visto scendere da 14 a 8 il numero dei territori. I lavori si aprono lunedì 29 aprile, alle 9. Avvia il congresso, dalla sede del Comitato economico e sociale europeo, l'intervento di Petteni, cui seguirà la tavola rotonda “Far ripartire la Lombardia con l'Europa. Superare la crisi attraverso la contrattazione”. Alle 10, alle Officine del volo di Milano, dopo la comunicazione della segreteria “Contrattare è la mia arte”, si apre il dibattito congressuale. Martedì 30 aprile, alle 9, si comincia con il saluto del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Seguono gli interventi di Gigi Petteni e di Roberto Maroni, presidente Regione Lombardia. Nel corso della giornata interverranno poi delegati aziendali e giovani. Si approfondiranno anche i temi della condizione anziana e del dialogo tra Nord e Sud. Alle 16 è previsto l'intervento del segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. I lavori del congresso saranno trasmessi in streaming sul sito www.lombardia.cisl.it.
- Mobilitazione alla Unilever. La multinazionale anglo-olandese - proprietaria di noti marchi come Coccolino, Mentadent, Algida, Svelto, Dove, Elizabeth Arden, Cif, Lysoform, Olio Dante, Olio Bertolli, Atkinsons - ha deciso di chiudere la sede di Milano e licenziare tutti i lavoratori (120 persone, in gran parte impiegati, ma anche quadri e dirigenti), cancellando una storia lunga oltre 50 anni. In segno di protesta i sindacati hanno organizzato, unitariamente, un presidio per lunedì 8 aprile, dalle ore
11 alle ore 12.30, davanti alla sede di via Ugo Bassi 2. “L’azienda – osserva Salvatore Di Rago, segretario della Femca Cisl milanese – ha i conti in ordine e, nonostante la crisi, ha chiuso il bilancio globale 2012 in netto positivo. La decisione di chiudere la sede di Milano è assolutamente ingiustificata ed è dettata solo dalla volontà di massimizzare i profitti, senza preoccuparsi del dramma umano e famigliare di chi verrà buttato in mezzo alla strada e resterà senza lavoro”. La procedura di mobilità è stata aperta il 25 marzo per due società del Gruppo: la Unilever Italy Holdings (79 addetti a tempo indeterminato e 17 a tempo determinato) e la Unilever Italia Logistics (16 dipendenti a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato). Le parti hanno già avuto un primo incontro in Assolombarda lo scorso 27 marzo, mentre un altro è previsto per il 9 aprile. Se non ci saranno ripensamenti, i licenziamenti scatteranno a partire dal 10 giugno. I lavoratori chiedono a tutte le forze politiche e al sindaco Pisapia di intervenire, per quanto è nelle loro possibilità, per respingere un altro attacco all’occupazione e al sistema produttivo e industriale di Milano
A cinque anni dall'ultima manifestazione unitaria, Cgil, Cisl e e Uil della Lombardia scendono in piazza martedì 16 aprile per gli ammortizzatori sociali. La Lombardia sta attraversando una fase economica ed occupazionale sempre più pesante. Nei soli primi 3 mesi del 2013 abbiamo registrato un ulteriore incremento del numero di lavoratrici e lavoratori posti in cassa integrazione o licenziati, e sono già oltre 10mila le imprese, per un totale di oltre 55mila dipendenti interessati, che da inizio anno hanno fatto richiesta per la cassa in deroga. Ma sugli ammortizzatori in deroga il governo ha messo scarse risorse, illudendosi che la crisi passasse da sola. Troppi lavoratori non stanno percependo le dovute indennità, troppe domande non sono state ancora autorizzate: con queste risorse non arriveremo a coprire tutte le imprese ed i lavoratori nemmeno fino al 30 giugno.
La tutela di chi è più colpito dalla crisi va garantita, nessuno va lasciato solo ad affrontarla.
Per questi motivi, per ottenere da subito certezza di nuove risorse che sostengano i lavoratori in difficoltà occupazionale o che stanno perdendo il posto di lavoro, dopo molto tempo che non si manifestava insieme, Cgil Cisl Uil della Lombardia hanno indetto unitariamente un presidio davanti a Palazzo Lombardia, per chiedere:
- che il governo ripartisca entro aprile ulteriori risorse alle Regioni per autorizzare tutte le domande di cassa e mobilità in deroga presentate;
- che Regione Lombardia ottenga una ripartizione di risorse nazionali più adeguata rispetto alla consistenza del nostro tessuto economico ed occupazionale in difficoltà;
- che Regione Lombardia assicuri un iter autorizzativo rapido e capace di rispondere alle esigenze di lavoratori e imprese, anche anticipando con propri fondi i trattamenti;
- che vengano rapidamente varate misure di garanzia per permettere ai lavoratori in difficoltà di ottenere anticipazioni della indennità di cassa dalle banche;
- che vengano rimossi tutti gli ostacoli burocratici messi in atto da Ministero e Inps che ritardano i pagamenti e il riconoscimento degli ammortizzatori;
- che si rafforzino e si mirino in modo sempre più efficace le azioni di ricollocazione per chi sta perdendo o ha perso il posto di lavoro, a partire dai lavoratori più svantaggiati nel mercato
- che Regione Lombardia metta a punto un piano di interventi consistente per il rilancio dello sviluppo, degli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro.
E’ necessario, per Cgil Cisl Uil regionali, che Regione Lombardia vari un piano straordinario su rilancio dell’economia e sostegno all’occupazione.
Cambio di consegne questa mattina al Conservatorio G.Verdi di Milano. Lascia la presidenza Arnoldo Mosca Mondadori, che ha terminato il proprio mandato, subentra Maria Grazia Mazzocchi (nella Foto)che guiderà l’Istituto nel prossimo triennio.
Ha aperto l’incontro il Direttore Sonia Bo che ha letto il testo fatto pervenire per l’occasione da Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, allegato al presente comunicato, e ha consegnato una pergamena al Presidente uscente con la seguente motivazione: «Il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano esprime la più viva riconoscenza ad Arnoldo Mosca Mondadori per la generosità, la dedizione e l’impegno profuso in nome della musica nel suo triennio di Presidenza».
Arnoldo Mosca Mondadori continuerà a seguire per il Conservatorio il progetto dell’Orchestra e Voce dei Popoli Vittorio Baldoni, che nasce come estensione dell’originale progetto di integrazione dedicato ai ragazzi rom.
Maria Grazia Mazzocchi ha brevemente presentato il suo programma: dall’attenzione alla Città a cui vuole dedicare un progetto di musica diffusa, alla creazione di reti sempre più allargate con le altre realtà culturali cittadine, siano esse istituzioni pubbliche o enti di produzione musicale; alla presentazione alla Città del patrimonio bibliografico ed organologico in occasione di mostre dedicate e di aperture dell’Istituto al pubblico; all’impegno verso i più piccoli, con progetti di diffusione della musica nelle scuole; alla presenza con progetti originali nei programmi cittadini in vista di Expo 2015; all’adeguamento dello stabile del Conservatorio.
Presenti in sala rappresentanti del Comune di Milano; Francesco Saverio Borrelli, alla presidenza del Conservatorio prima di Arnoldo Mosca Mondadori, nel segno di una continuità nel lavoro svolto a favore dell’Istituto; Paolo Brecciaroli Presidente dell’Associazione Amici del Conservatorio; oltre a docenti ed allievi.
Affidati all’Orchestra degli studenti del Liceo Musicale “G. Verdi” i momenti musicali posti in apertura (Gabriel Fauré, Pavane op. 50 – direttore Eleonora Biscevic) e in chiusura (Ludwig van Beethoven, Ouverture “Coriolano” op. 62 – direttore Nicolò Jacopo Suppa) dell’incontro.
Tiene l’economia milanese rispetto all’Italia: -0,5% le imprese in un anno sul territorio rispetto a -0,8% nel Paese. Tiene grazie agli stranieri (+7%). Senza di loro ci sarebbero 3.600 imprese in meno in un anno (-1,4%). Tengono meglio anche le imprese femminili (+0,7%) rispetto a quelle maschili (-0,8%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2013 e 2012.
Si tratta di 1.390 imprese in meno rispetto allo scorso anno su un totale di quasi 284mila. L’economia milanese tiene, ma si trasforma. Crescono alberghiero e ristorazione (518 imprese in più in un anno), servizi alle imprese e settore viaggi e turismo (400) mentre perdono imprese manifatturiere (-1.170), costruzioni (-647), servizi immobiliari (-628). Primi settori per crescita: ristorazione, commercio al dettaglio, ambulante e online, servizi per edifici e paesaggio, consulenza direzionale, fornitura di elettricità, gas, aria condizionata, servizi alla persona e telecomunicazioni.
Impresa straniera |
stranieri 2013 |
stranieri 2012 |
var % |
No |
249.106 |
252.725 |
-1,4% |
Si |
34.720 |
32.491 |
6,9% |
Totale |
283.826 |
285.216 |
-0,5% |
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2013 e 2012
Settore |
Primo trim. 2013 |
Primo trim. 2012 |
var % |
Differenza 2013-2012 |
A Agricoltura, silvicoltura pesca |
3.669 |
3.701 |
-0,9% |
-32 |
B Estrazione di minerali da cave e miniere |
73 |
78 |
-6,4% |
-5 |
C Attività manifatturiere |
30.169 |
31.339 |
-3,7% |
-1.170 |
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata |
966 |
836 |
15,6% |
130 |
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione |
391 |
389 |
0,5% |
2 |
F Costruzioni |
39.892 |
40.539 |
-1,6% |
-647 |
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autovetture |
70.292 |
70.256 |
0,1% |
36 |
H Trasporto e magazzinaggio |
13.469 |
13.614 |
-1,1% |
-145 |
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione |
16.654 |
16.136 |
3,2% |
518 |
J Servizi di informazione e comunicazione |
12.867 |
12.773 |
0,7% |
94 |
K Attività finanziarie e assicurative |
8.777 |
8.708 |
0,8% |
69 |
L Attività immobiliari |
30.478 |
31.106 |
-2,0% |
-628 |
M Attività professionali, scientifiche e tecniche |
23.956 |
23.822 |
0,6% |
134 |
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese |
12.440 |
12.040 |
3,3% |
400 |
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale |
17 |
16 |
6,3% |
1 |
P Istruzione |
1.693 |
1.648 |
2,7% |
45 |
Q Sanità e assistenza sociale |
2.104 |
2.049 |
2,7% |
55 |
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento |
3.185 |
3.157 |
0,9% |
28 |
S Altre attività di servizi |
11.898 |
11.885 |
0,1% |
13 |
X Imprese non classificate |
836 |
1.124 |
-25,6% |
-288 |
Imprese di Milano e provincia |
283.826 |
285.216 |
-0,5% |
-1.390 |
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2013 e 2012
Imprese attive nella provincia di Milano al primo trimestre 2013
2013 primo trim. |
2012 primo trim. |
var % |
Differenza 2013-2012 |
|
I 56 Attività dei servizi di ristorazione |
15.710 |
15.218 |
3,2% |
492 |
G 47 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli ) |
30.510 |
30.069 |
1,5% |
441 |
N 81 Attività di servizi per edifici e paesaggio |
5.471 |
5.091 |
7,5% |
380 |
M 70 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale |
8.368 |
8.028 |
4,2% |
340 |
D 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. |
966 |
836 |
15,6% |
130 |
S 96 Altre attività di servizi per la persona |
9.606 |
9.501 |
1,1% |
105 |
J 61 Telecomunicazioni |
1.013 |
925 |
9,5% |
88 |
J 62 Produzione di software, consulenza informatica e attività |
5.136 |
5.058 |
1,5% |
78 |
N 82 Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi |
4.356 |
4.292 |
1,5% |
64 |
M 74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche |
5.877 |
5.819 |
1,0% |
58 |
K 66 Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attivi... |
5.941 |
5.884 |
1,0% |
57 |
G 45 Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli |
6.368 |
6.313 |
0,9% |
55 |
P 85 Istruzione |
1.693 |
1.648 |
2,7% |
45 |
R 93 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento |
1.634 |
1.592 |
2,6% |
42 |
H 52 Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti |
3.079 |
3.042 |
1,2% |
37 |
J 63 Attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici |
3.452 |
3.415 |
1,1% |
37 |
Q 88 Assistenza sociale non residenziale |
803 |
766 |
4,8% |
37 |
R 92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco |
175 |
143 |
22,4% |
32 |
C 33 Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine |
1.456 |
1.426 |
2,1% |
30 |
I 55 Alloggio |
944 |
918 |
2,8% |
26 |
K 64 Attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni) |
2.640 |
2.615 |
1,0% |
25 |
M 72 Ricerca scientifica e sviluppo |
529 |
514 |
2,9% |
15 |
Q 86 Assistenza sanitaria |
1.179 |
1.166 |
1,1% |
13 |
H 53 Servizi postali e attività di corriere |
524 |
518 |
1,2% |
6 |
Q 87 Servizi di assistenza sociale residenziale |
122 |
117 |
4,3% |
5 |
E 37 Gestione delle reti fognarie |
58 |
55 |
5,5% |
3 |
B 06 Estraz.di petrolio greggio e di gas naturale |
9 |
7 |
28,6% |
2 |
B 09 Attività dei servizi di supporto all'estrazione |
4 |
3 |
33,3% |
1 |
O 84 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale |
17 |
16 |
6,3% |
1 |
A 03 Pesca e acquacoltura |
23 |
23 |
0,0% |
0 |
C 12 Industria del tabacco |
1 |
1 |
0,0% |
0 |
E 36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua |
18 |
18 |
0,0% |
0 |
E 38 Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti |
288 |
288 |
0,0% |
0 |
M 75 Servizi veterinari |
17 |
17 |
0,0% |
0 |
E 39 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti |
27 |
28 |
-3,6% |
-1 |
B 07 Estrazione di minerali metalliferi |
4 |
6 |
-33,3% |
-2 |
A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali |
73 |
76 |
-3,9% |
-3 |
C 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione |
54 |
59 |
-8,5% |
-5 |
H 51 Trasporto aereo |
36 |
41 |
-12,2% |
-5 |
B 08 Altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere |
56 |
62 |
-9,7% |
-6 |
H 50 Trasporto marittimo e per vie d'acqua |
38 |
44 |
-13,6% |
-6 |
J 60 Attività di programmazione e trasmissione |
142 |
148 |
-4,1% |
-6 |
R 91 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività |
70 |
76 |
-7,9% |
-6 |
N 79 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator |
1.104 |
1.111 |
-0,6% |
-7 |
C 11 Industria delle bevande |
64 |
72 |
-11,1% |
-8 |
C 30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto |
221 |
231 |
-4,3% |
-10 |
N 78 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale |
259 |
269 |
-3,7% |
-10 |
C 29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi |
207 |
219 |
-5,5% |
-12 |
F 42 Ingegneria civile |
361 |
373 |
-3,2% |
-12 |
N 80 Servizi di vigilanza e investigazione |
205 |
217 |
-5,5% |
-12 |
K 65 Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione |
196 |
209 |
-6,2% |
-13 |
N 77 Attività di noleggio e leasing operativo |
1.045 |
1.060 |
-1,4% |
-15 |
S 94 Attività di organizzazioni associative |
260 |
275 |
-5,5% |
-15 |
C 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta |
485 |
503 |
-3,6% |
-18 |
C 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili |
937 |
961 |
-2,5% |
-24 |
C 10 Industrie alimentari |
1.494 |
1.521 |
-1,8% |
-27 |
C 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche |
1.165 |
1.192 |
-2,3% |
-27 |
A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali |
3.573 |
3.602 |
-0,8% |
-29 |
C 24 Metallurgia |
439 |
469 |
-6,4% |
-30 |
C 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati |
238 |
269 |
-11,5% |
-31 |
R 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento |
1.306 |
1.346 |
-3,0% |
-40 |
C 23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali |
795 |
837 |
-5,0% |
-42 |
C 14 Confezione di articoli di abbigliamento; |
2.599 |
2.649 |
-1,9% |
-50 |
J 59 Attività di produzione cinematografica, di video |
1.228 |
1.279 |
-4,0% |
-51 |
C 13 Industrie tessili |
926 |
978 |
-5,3% |
-52 |
J 58 Attività editoriali |
1.896 |
1.948 |
-2,7% |
-52 |
C 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero |
952 |
1.005 |
-5,3% |
-53 |
C 20 Fabbricazione di prodotti chimici |
980 |
1.043 |
-6,0% |
-63 |
C 31 Fabbricazione di mobili |
870 |
936 |
-7,1% |
-66 |
C 26 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica |
1.446 |
1.515 |
-4,6% |
-69 |
M 73 Pubblicità e ricerche di mercato |
5.383 |
5.455 |
-1,3% |
-72 |
C 27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche |
1.573 |
1.647 |
-4,5% |
-74 |
S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale |
2.032 |
2.109 |
-3,7% |
-77 |
C 32 Altre industrie manifatturiere |
2.638 |
2.718 |
-2,9% |
-80 |
C 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati |
1.875 |
1.957 |
-4,2% |
-82 |
M 69 Attività legali e contabilità |
1.468 |
1.556 |
-5,7% |
-88 |
C 28 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca |
2.989 |
3.087 |
-3,2% |
-98 |
M 71 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; |
2.314 |
2.433 |
-4,9% |
-119 |
H 49 Trasporto terrestre e mediante condotte |
9.792 |
9.969 |
-1,8% |
-177 |
F 43 Lavori di costruzione specializzati |
25.881 |
26.135 |
-1,0% |
-254 |
C 25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari) |
5.765 |
6.044 |
-4,6% |
-279 |
X Imprese non classificate |
836 |
1.124 |
-25,6% |
-288 |
F 41 Costruzione di edifici |
13.650 |
14.031 |
-2,7% |
-381 |
G 46 Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli) |
33.414 |
33.874 |
-1,4% |
-460 |
L 68 Attivita' immobiliari |
30.478 |
31.106 |
-2,0% |
-628 |
Milano e provincia |
283.826 |
285.216 |
-0,5% |
-1.390 |
Elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2013 e 2012
Questi i prossimi appuntamenti della Libreria popolare di via Tadino
Sabato 13 aprile, ore 18.30: presentazione del romanzo “La misura del danno”.
con l'autore Andrea Pomella. Introduce Gianni Montieri; letture di brani dell'opera a cura di Anna Toscano.
Domenica 14 aprile, ore 11.30: presentazione del volume “Provaci ancora Radetzky”.
Con l'autore Roberto Barbolini. Interviene Daniela Marcheschi, critico.
Giovedì 11 aprile, alle ore 21, avrà luogo in libreria “Discanto in San Francisco-Harmonizing in San Francisco”, “poetage a/r” sul tempio beat – il San Francisco International Poetry Festival - che ha ospitato Sandro Sardella.
Introduce Guido Duiella della Libreria Popolare di via Tadino; Oliviero Ponte Di Pino, scrittore, editor e giornalista, stimola i ricordi ed il percorso dell'artista del segno.
Un terzo dei detenuti è ad alto rischio di malattie mentali. Su quasi 70 mila persone oggi presenti nelle carceri italiane i conti sono presto fatti. Ventimila è un numero calcolato per difetto: psicosi, depressione, disturbi bipolari e di ansia severi sono la norma nel 40% dei casi, a cui vanno aggiunti poi i disturbi di personalità borderline e antisociale. Persone a volte già ammalate, altre che si ammalano durante la detenzione complici il sovraffollamento, i contesti sociali inimmaginabili, la popolazione straniera di difficilissima gestione. In questa situazione i cosiddetti detenuti sani finiscono con trovarsi in un inferno aggiuntivo che, nella peggiore delle ipotesi, può portare anche al suicidio. In Italia, quelli compiuti in carcere, hanno numeri 9 volte superiori rispetto alla popolazione generale con tassi aumentati negli ultimi anni di circa il 300% (dai 100 del decennio 1960-1969 a più di 560 nel 2000-2009 con oltre il 36% di decessi). Crescita che non si arresta: nel 2011 sono stati 63 i suicidi (0.9% per 1.000 detenuti), più di mille i tentati suicidi (15%) e oltre 5.600 gli atti autolesivi (84%). A farne le spese anche l’organizzazione interna alle carceri: tra il 2000 e il 2011, 68 suicidi solo a carico degli operatori di Polizia Penitenziaria. Di questo si è parlato in occasione del congresso dei Giovani Psichiatri in corso a Roma (“La psichiatria tra pratica clinica e responsabilità professionale”).
- Giuseppe Bonomi, presidente di Sea, in una intervista di Sara Monaci, a Il Sole 24 Ore, dice: “Sea Handling non sarà lasciata a se stessa”. “Nei prossimi giorni parlerò direttamente coi lavoratori. Su Sea Handling la nave non è abbandonata”. “E’ evidentemente preoccupato per gli esiti che potrebbe avere la sanzione europea da 360 milioni inflitta alla società che gestisce il traffico bagagli” “Ma al tempo stesso ribadisce che molto è stato fatto per evitare la liquidazione della società e la tenuta occupazionale”. A specifica domanda sulle ipotesi, Bonomi risponde: “Bisognerà capire come evitare di pagare una sanzione che per Sea Handling sarebbe fatale. L’Europa chiede segnali di discontinuità. Possibile dunque che una cessione, o l’ingresso di un partner privato, serva a risolvere la questione della sanzione, dando evidenza di un’apertura al mercato”.
Tiene l’economia milanese nel 2012 grazie agli stranieri, senza di loro sarebbero calate le 285mila imprese dell’1% e ci sarebbero 2.600 imprese in meno in un anno. Le piccole imprese (ditte individuali) con un titolare straniero a Milano sono oltre 26mila (+11,5%), pari al 22% milanese delle stesse ditte individuali e occupano quasi 40mila persone (+4 mila in un anno): tra gli occupati 1 su 5 è italiano. Se consideriamo tutte le imprese (comprese Srl, Spa, ecc. con almeno la maggioranza di controllo in mano non italiana), il numero di tali imprese passa ad oltre 34 mila, il 12% del totale milanese e il numero di occupati sfiora i 100 mila
(97mila: +8mila in un anno). Una presenza di imprenditori stranieri a Milano che ormai in alcuni settori è diventata maggioritaria, se consideriamo tutte le imprese, i settori a maggioranza non italiana sono 22 (+7 settori rispetto allo scorso anno). Il dato cresce poi a
40 (ben +21 settori in un anno) se consideriamo solo le piccole imprese. I settori sono i più svariati, c’è l’attività degli internet point (485 imprese straniere su 523: il 92,7% del totale), il commercio al dettaglio ambulante di bigiotteria (91,8%), il commercio al dettaglio ambulante di tessuti (86,3%) o di fiori (75,1%), il commercio di tappeti (sia al dettaglio, 69,8%, che all’ingrosso, 74,5%), ma anche la spedizione di materiale propagandistico (62,3%), l’attività di sgombero di cantine e solai (61,9%). Se poi consideriamo solo le piccole imprese, ecco, tra gli altri, i servizi dei centri per il benessere fisico e massaggi (67,7% del totale, +1% in un anno), le attività di traduzione e interpretariato (67,1%: +2%) e l’attività di pulizia degli edifici (64,6%: +1,8%). Rispetto allo scorso anno, tra le new entry che hanno incominciato a parlare straniero in maggioranza, ecco i servizi di trasferimento di denaro o money-transfer (il 56,3% tra tutte le imprese), gli altri servizi di sostegno alle imprese (68,8% tra le ditte individuali). Se consideriamo le sole imprese straniere, le donne imprenditrici rappresentano la maggioranza in particolare nei settori legati alla cura della persona e dei servizi più in generale: istituti di bellezza, manicure e pedicure, servizi di asili nido. I piccoli imprenditori stranieri sono soprattutto egiziani (1 su 5), cinesi (15,8% del totale) e rumeni (8,7%). Nel corso dell’ultimo anno, boom di imprese di cittadini originari del Bangladesh (+26%). Sono questi alcuni dati che nascono da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il Lab MiM, su dati Infocamere relativi alle ditte individuali e alle imprese con la maggioranza di controllo in mano non italiana presenti a Milano al quarto trimestre 2012.
Sono 641 le imprese attive in Lombardia nel settore dell’acciaio, il 40,6% del totale nazionale (1.578 sedi di impresa). Milano è la provincia leader con 202 imprese presenti sul territorio (31,5% del totale lombardo, 12,8% del totale italiano), seguita da Brescia con 105 imprese (16,4%) e Lecco (90 imprese, 14%).
Le aziende più diffuse in Lombardia risultano essere quelle adibite alla fabbricazione di tubi e relativi accessori (173 imprese, il 27% del totale del settore) seguite da quelle siderurgiche generiche (158 imprese, 24,6%) e da quelle per la trafilatura a freddo (103, 16,1%) ma è nei settori della stiratura a freddo di barre e della trafilatura a freddo che la Lombardia pesa di più sul totale nazionale del comparto (rispettivamente 70,4% e 59,2%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2012 e 2011. Di acciaio, si parlerà venerdì 5 aprile, a FieraMilanoCity nel corso del convegno “Costruzioni in acciaio – normativa e marcatura Ce dei prodotti. Cosa cambia con il nuovo regolamento Ue n.305/2011 (Cpr) e la Norma Uni En 1090 nell’evoluzione delle Ntc”, organizzato dalla Fondazione Promozione Acciaio in collaborazione con Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano.
OLTRE LA CRISI: BANCHE POPOLARI, DEMOCRAZIA ECONOMICA, TERRITORI - E' il titolo del convegno organizzato dalla Fiba, i bancari della Cisl. Nell'attuale contesto di crisi finanziaria si pone la domanda sul modello di banca più adatto per gestire la congiuntura negativa e superarla: con quale governance, quale equilibrio di business, quale struttura organizzativa, quali profili professionali, quale rapporto con i territori e le comunità di riferimento? L’esperienza della Banca Popolare di Milano che storicamente, più di ogni altra, ha realizzato sintesi avanzate tra vincoli competitivi, coesione sociale e integrazione territoriale quali risposte può offrire oggi? Su queste domande la Cisl Lombardia e la Fiba Cisl nazionale organizzano un convegno:Il 18 APRILE 2013 ORE 17.00 Palazzo delle Stelline, Cso magenta 61- sala Toscanini.
Partecipano: Danilo Galvagni, segretario Generale Cisl Milano,
Giuseppe Gallo, segretario Generale Fiba Cisl;
Giulio Sapelli, professore di storia economica, università Statale di Milano
Gigi Petteni, segretario Generale Cisl Lombardia.
Coordina Marco Girardo, responsabile redazione economia e finanza di Avvenire
Molte le novità del “Programma di governo per la legislatura”, presentato oggi al Pirellone da Roberto Maroni. Foglio di via per Equitalia, incentivi alle imprese e al lavoro, uno scossone alle opere per rendere possibile Expo. “La riscossione dei tributi deve essere più vicina al territorio e tener conto del contesto sociale: Equitalia non sta operando con questi criteri. Ecco perché intendiamo sostituirla con un ente di riscossione regionale, entro la fine dell'anno, per dare un adeguato supporto agli enti locali e, allo stesso tempo, ridurre disagi e costi per i cittadini in difficoltà". Con queste parole Maroni ha dato il ben servito ad Equitalia, ora si vedrò, dal punto di vista operativo, quale strada sceglierà il governatore lombardo. Maroni ha messo nel piatto del suo programma “un pacchetto di misure choc a favore delle nostre imprese, dal valore complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro”. Si tratta di
500 milioni per lo smobilizzo dei crediti che le Pmi vantano nei confronti degli enti locali lombardi; 300 milioni per la cartolarizzazione dei crediti della Regione; 300 milioni per una nuova linea Bei per gli investimenti delle Pmi; 50 milioni per l’innovazione delle Pmi. Nascerà anche l’Agenzia Regionale dell’Economia per coordinare il credito alle imprese. Sul fronte lavoro, accanto ad un impegno per anticipare le risorse relative alla cassa integrazione in deroga, Maroni ha rilanciato gli strumenti classici: contributi per le start up, valorizzazione dell’apprendistato formativo, bonus fiscali per le imprese degli under 35, contributi per gli incubatori d’impresa. Sul sistema commercio Maroni ha spiegato che “E’ necessario agevolare i negozi di vicinato, stabilendo nuovi criteri per favorire un corretto equilibrio tra piccole e grandi strutture di vendita in tutto il territorio lombardo, con contestuale moratoria nel rilascio di ulteriori autorizzazioni regionali”. Impegno per accelerare anche le infrastrutture destinate ad Expo 2015 (Pedemontana, Tem, Brebemi) e infatti, su Expo Maroni dice “Esprimo una forte preoccupazione sul rispetto dei tempi per la realizzazione di tutte le opere previste”. E torna d’attualità il tema dei poteri commissariali rimasti nelle mani di Roberto Formigoni.
I dati sul calo dei consumi diffusi da Confcommercio – dichiara Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum - sono l’ulteriore prova di come l’economia italiana si trovi sostanzialmente sull’orlo della stagnazione e non più della recessione.Non è possibile continuare con un Paese che non fa scelte o che le rinvia – prosegue Giordano - già contabilizzati nel bilancio dello Stato e che non possono essere recuperati con ulteriori tasse. Solo l’immissione di una forte liquidità a favore delle imprese creditrici nei confronti dello Stato può rilanciare la produzione di beni e servizi e quindi l’occupazione e di conseguenza i redditi e i salari per il loro acquisto. Non è possibile continuare con una pressione fiscale diretta e indiretta così alta. È necessario trovare soluzioni che non siano solo la dilazione dei crediti fiscali dello Stato in 72 rate o un federalismo di riscossione che spaccherebbe ancora una volta l’Italia a metà.Le forze politiche – conclude Giordano - depongano le armi per guerre di parte e lavorino seriamente per l’intero Paese, operando per una ripartenza della nostra economia, evitando, come si è fatto con senso di responsabilità più di 1 anno fa, il ripetersi del rischio “Grecia”.
Si è svolto oggi l'incontro di trattativa tra CGIL CISL UIL e RSU e la direzione di AFOL Milano (Agenzia della Provincia di Milano Formazione Orientamento e Lavoro).
Al tavolo di trattativa la CISL ha riproposto alcuni quesiti chiari che riguardano futuro delle lavoratrici e lavoratori dell'Agenzia:
• AFOL, rimarrà un'azienda speciale pubblica e quale sarà il futuro del suo personale, in parte in distacco funzionale dalla Provincia?
• Come pensa l'amministrazione d'intervenire e risolvere la poco efficacie distribuzione dei carichi di lavoro per migliorare la risposta alle necessità delle persone che oggi si rivolgono agli sportelli dell'agenzia per le problematiche lavorative?
• A che punto è la situazione per risolvere le problematiche relative alla sicurezza nella sede di via Soderini?
La direzione di AFOL Milano ha ribadito che il bilancio economico dell'Agenzia è in equilibrio e che non sono necessari interventi di privatizzazione.
Rispetto agli altri quesiti ha preso tempo e si è impegnato a portare le nostre istanze (per altro già note) all'attenzione del direttore generale e del CDA di AFOL Milano.
La CISL considerando i temi della formazione e del lavoro prioritari per la qualità della vita della comunità milanese, chiede maggiore trasparenza nelle informazioni e nelle relazioni sindacali con Afol Milano soprattutto per quanto riguarda la riorganizzazione del personale e la valorizzazione delle professionalità presenti (compresi le lavoratrici e i lavoratori in distacco funzionale).
Riteniamo comunque insufficienti le risposte ottenute e verificato che molte problematiche rimangono tuttora irrisolte, confermiamo lo stato di agitazione che ha visto la nostra organizzazione presente in Prefettura nelle scorse settimane.
– Al via la campagna di prevenzione sanitaria promossa dal Comune di Milano e dai Lions. Dal 6 aprile al 7 giugno sarà possibile sottoporsi a screening gratuiti presso le farmacie comunali milanesi. Gli esami previsti, che saranno condotti da medici volontari, sono il controllo della vista, dell’udito, del respiro e dell’osteoporosi. “Il Comune di Milano – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute – partecipa a questa campagna perché, attraverso la rete delle farmacie comunali, realizza sul territorio interventi medici di qualità a favore delle persone che, magari per ragioni economiche, sono di solito meno attente alla prevenzione. Invitiamo quindi i cittadini a cogliere questa occasione e a sottoporsi agli screening sanitari gratuiti”. Si consiglia di prenotare lo screening direttamente presso la farmacia comunale che ha aderito all’iniziativa oppure contattandola telefonicamente. L’elenco delle farmacie e il programma delle visite sono consultabili al sito www.farmaciapertutti.it. Lo scorso anno a Milano e in alcuni Comuni limitrofi sono stati effettuati 15.000 screening.
I sindacati inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini e Conia di Milano organizzano un presidio di protesta per domani, 23 aprile, alle ore16,30 sotto la sede Aler Milano in viale Romagna,26. Il motivo dell’iniziativa _ dicono i sindacati _ è determinato dai generalizzati aumenti dei servizi a rimborso che l'Aler Milano in modo unilaterale ha chiesto agli inquilini nell’ultimo bollettino di affitto (circa € 80 in più al mese), mentre la qualità degli stessi servizi continua a rimanere insoddisfacente, in molti quartieri di Milano e Provincia, e la situazione economica delle famiglie che abitano nelle case popolari è sempre più difficile. A ciò si sono aggiunte richieste di conguaglio relative alle quote di amministrazione che l'Aler continua a chiedere dal 2006, nonostante che dal 2008, per effetto della legge regionale n.27 del 2007, gli affitti siano aumentati in modo spropositato. Nel corso del presidio sarà chiesto un incontro per sollecitare l’immediata apertura di un confronto e la riduzione delle quote dei servizi (riscaldamento, pulizia e asltri) già a partire dal prossimo bimestre.
“E’ necessario che tutti, specialmente chi ha responsabilità politiche, prendano davvero coscienza del momento drammatico – dice Alberto Barcella, presidente di Confindustria Lombardia che ha convocato a Milano tutti i responsabili delle associazioni territoriali – il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 7,9%, arrivando al 25% per i giovani. Il credito al settore produttivo si è ridotto del 4,9% e il sistema dei confidi è sfiancato dal sostegno ai bisogni di liquidità delle imprese”. Due i piani d’azione richiesti dal mondo delle imprese: uno per gestire l’emergenza – sul quale agire immediatamente e con decisione – l’altro per garantire una crescita duratura, da progettare con coerenza e costanza, che possa condurre ad un vero e proprio “riscatto nazionale”. “Gli impegni presi dal presidente Maroni – prosegue Barcella - di mettere allo studio la possibilità di anticipare i fondi necessari per il finanziamento della cassa in deroga e di attuare lo smobilizzo dei crediti delle Pmi verso gli enti locali, lombardi dimostra che il governo regionale, oggi nostro unico riferimento amministrativo certo e operativo, può ben fare la sua parte”. “Bisogna anche proseguire con accanita determinazione nella realizzazione delle infrastrutture già avviate garantendo la prosecuzione delle opere che si trovano in fase di stallo, minacciando anche il successo di Expo 2015, spesso non solo per mancanza di fondi ma anche per i vincoli posti dal patto di stabilità interno. Il supporto regionale, magari con l’intervento di Finlombarda – conclude Barcella - potrebbe svolgere un ruolo determinante”.
E’ un sacco trendy occuparsi di lavoro al femminile. Ma quando i problemi diventano concreti, come quelli delle lavoratrici (e dei lavoratori) della Unilever, anche le istituzioni scompaiono dall’orizzonte. In gioco ci sono 120 posti di lavoro, molti al femminile, della multinazionale che produce il molto morbido “Coccolino” e centinaia di prodotti d successo. Si, di successo, perché la Unilever va bene: 51 milioni di fatturato con una crescita del 10%.
Ma l’Italia gli va stretta e così la Unilever ha proposto ai 120 lavoratori delle strutture lombarde di trasferirsi nel Regno Unito. Bella idea per un ragazzo di 25 anni che vuole imparare la lingua. Impossibile per una madre di famiglia che combatte tutti i giorni per far quadrare il bilancio. Risultato assai probabile: il licenziamento. E allora, accanto alla Cisl e alle altre organizzazioni sindacali, suona la sveglia per amministrazioni locali che devono e possono fare la loro parte.
- È di poche ore fa la notizia dell'adesione del Messico a Expo 2015. La nota verbale è infatti appena arrivata al Ministero degli Affari Esteri e consente di raggiungere quota 126 nei partecipanti già confermati all'Esposizione Universale del 2015. Con il Messico si aggiunge uno dei più importanti Paesi del mondo, centrale nelle dinamiche politiche ed economiche del continente americano. "Sono particolarmente felice di questa adesione - commenta Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. -, perché ci consente di rendere sempre più ristretto l'elenco dei Grandi Paesi ancora assenti dall'edizione italiana del 2015. È una adesione fondamentale per gli storici legami culturali e commerciali che ci legano al Messico e per le opportunità che si verranno a creare sul versante turistico. Oggi, con ancora più forza di ieri, possiamo dire a gran voce che il mondo sarà a Milano, sarà in Italia, per l'Esposizione Universale".
CGIL CISL UIL hanno programmato per il prossimo 16 aprile una manifestazione davanti a Montecitorio, con l'obiettivo di chiedere con urgenza il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, vista la grave emergenza economica ed occupazionale che sempre più interessa il nostro paese e stante l'inadeguatezza delle risorse previste dalla riforma Fornero e dalla legge di stabilità. In Lombardia nella stessa mattinata del 16 aprile si terrà una contemporanea manifestazione presso la sede della Regione Lombardia per il rifinanziamento della cassa in deroga, con l'obiettivo di dare voce al lavoro di pressione fatto in queste settimane e di sostenere un ruolo maggiormente attivo da parte della stessa Regione nell'ottenere le coperture necessarie e nell'accelerare i pagamenti ai lavoratori.
Parte la sperimentazione della “social card”, la carta acquisti finanziata dallo Stato destinata alle famiglie indigenti con almeno un minore e senza lavoro. Il provvedimento che riguarda Milano e altre 11 città italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) avrà una durata di 12 mesi. Lo Stato ha messo a disposizione 50 milioni di euro, 5.588.000 dei quali sono stati destinati a Milano. Secondo le stime del Comune ne potranno beneficiare circa 1.500 famiglie. Oggi la Giunta ha deliberato l’avvio della sperimentazione e, in linea con le indicazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha approvato i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi. L’assegnazione del bonus sarà legata a un percorso personalizzato di uscita dalla povertà e di reinserimento lavorativo e sociale: lo riceveranno solo coloro che si impegneranno nella ricerca di un lavoro, nella frequenza scolastica propria e dei figli, nella partecipazione a progetti di formazione. La “carta acquisti” sarà destinata a famiglie con un Isee (Indicatore situazione economica equivalente) non superiore a 3.000 euro e la presenza di un minore all’interno del nucleo. Il numero dei componenti la famiglia avrà rilevanza ai fini dell’ ottenimento della “social card”.
L'individuazione dei beneficiari sarà effettuata dall’Amministrazione nell’ambito delle famiglie già assistite dai Servizi sociali e negli elenchi già formati e comprendenti tutte le tipologie di persone seguite. Il finanziamento sarà erogato dall’Inps.
Attivare un fondo misto pubblico-privato per raccogliere risorse da destinare alla realizzazione di progetti di solidarietà sociale. L’istituzione di questo nuovo strumento sarà presentata in Giunta entro la fine del mese dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Il provvedimento stabilirà le modalità con cui il privato potrà contribuire, in modo coordinato con il pubblico, ad azioni di tipo sociale come il sostegno al reddito di persone indigenti, disoccupati, anziani e famiglie in difficoltà. Le risorse potranno essere impiegate anche per iniziative più ampie con ricaduta diretta su tutta la collettività. In quest’ottica sarà aperto un conto corrente dedicato e sarà rilanciato “il 5 per mille” da destinare alle Politiche sociali del Comune di Milano.
“La riduzione delle risorse operate a livello statale e regionale – spiega l’assessore Majorino – spinge i Comuni a trovare nuove vie per recuperare i fondi necessari a garantire i servizi alla persona finora forniti e a prevedere nuove azioni per fronteggiare le emergenze generate dalla crisi. Per quanto ci riguarda, metteremo in atto una ancora più stretta collaborazione tra pubblico e privato, come indicato a chiare lettere nel Piano di sviluppo del Welfare, approvato dal Consiglio comunale, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, per non lasciare solo chi si trova in difficoltà”.
Il prossimo 3 maggio a Palazzo Reale si svolgerà un incontro pubblico per presentare e discutere le nuove azioni che il Comune e i privati metteranno in campo per fronteggiare la crisi.
Battista Villa (nella foto) rieletto Segretario Generale della Filca Cisl Lombardia e recupera al centro della nuova stagione di grave crisi la responsabilità sociale del sindacato. "Von Carlowitz, responsabile delle miniere in Sassonia agli inizi del 1700, infatti, era convinto che il facile profitto avrebbe finito per compromettere il benessere di tutti. Per questo auspicò un comportamento "rispettoso" del legno, ovvero, un uso delle foreste che abbattesse tanti alberi quanti ne sarebbero successivamente ricresciuti.
Per queste idee nate dall'economia forestale, che tenevano in considerazione il fabbisogno di legno delle generazioni future, è stato coniato in tempi più recenti il concetto di "sviluppo sostenibile o di sostenibilità ''. Oggi con estrema urgenza, ma senza fretta, occorre rafforzare la contrattazione sociale del lavoro e del progresso civile nella società, con più forza alla bilateralità e scommettendo sull'edilizia sociale, solidale e sostenibile. Accanto alle nuove costruzioni "a consumo sociale e ecologico zero" dobbiamo mettere le ristrutturazioni del patrimonio immobiliare privato e pubblico, che unitamente al primo potrebbe dare una spinta economica anti-ciclica alla crisi ancora in atto e non solo nel settore edile. Infine c’è tutta la messa in sicurezza degli assetti idrogeologici e sismici nel nostro Paese e che costano tutti gli anni molte vite e sofferenze, oltre che un costo economico e sociale altissimi per le varie emergenze" così tratteggia Battista Villa le prime prossime azioni da fare, concretamente attraverso un patto sociale con le istituzioni territoriali e culturalmente grazie a nuove strategie di protagonismo sociale.
Certo non mancano le preoccupazioni, oltre alla tragica crisi dell'edilizia, in merito alla lotta alle mafie, vero freno corrotto del processo di progresso civile: "Diceva Alex Langer: “Io credo che la svolta verso la semplicità può facilmente capovolgere questo. Invece di dire più veloce probabilmente abbiamo bisogno oggi di una svolta verso una maggiore lentezza (lentius). Invece di dire più alto, che è poi il massimo della competizione, io credo che possiamo puntare viceversa sul più profondo (profundius), cioè sul valorizzare più le dimensioni della profondità che significa tante volte rinunciare aalla quantità, alla crescita, guadagnando in qualità. E invece di più forte oggi possiamo cercare invece il più dolce, il più mite (suavius): nei comportamenti collettivi ed individuali invece di puntare alla prova di forza, al massimo della competizione, si punti, anche in questo caso, sostanzialmente alla convivenza. Puntare alla cooperazione, al bene di tutti. All’interesse più alto che è quello di tutti. Per questo crediamo che la legalità e la lotta alle mafie siano un capitolo imprescindibile della responsabilità sociale del sindacato. Siamo certi, dati alla mano, che le cosche stiano investendo massivamente nel territorio lombardo, ormai da decenni. Pertanto, le masse di denaro di dubbia provenienza – sporco o ripulito – premono sull’economia locale, un tempo esclusivamente attraverso i canali classici di riciclaggio ed oggi, purtroppo, usando l’acquisizione del debito delle famiglie e delle medie e piccole imprese. Comprare le cartelle di Equitalia produce, per le mafie, un reddito diretto più efficace e a basso costo di gestione: essi comprando il debito, acquisiscono le reti sociali degli imprenditori e delle famiglie, rischiando di amplificare esponenzialmente la loro infiltrazione nel mondo del lavoro. Pertanto è dentro la responsabilità sociale d’impresa sostenere la trasparenza e la rete delle attività produttive sane, ed è responsabilità sociale del sindacato non lasciare esposti i lavoratori all’eventuale ricatto dei clan. Soprattutto. Oggi che la Filca Cisl è instradata verso la fusione con la federazione sindacale dei lavoratori del settore agro alimentare, la Fai Cisl, che dovremo vincere la sfida di una rinnovata centralità di associazione sindacale attenta alle specificità contrattuali, ai mestieri e alle professionalità, al legame con il territorio con capacità di protagonismo sussidiario, nel rafforzamento di costituire un’associazione sindacale attenta alla specificità contrattuale, ai mestieri del territorio, una grande associazione sindacale che saprà rafforzare il rapporto con il singolo “socio” e nello stesso tempo essere protagonista nelle multinazionali per globalizzare anche la tutela dei lavoratori". In segretaria regionale, con Villa, Marco Boveri insieme a Francesco Bìanchi, Gabriele Mazzoleni e Roberto Bocchio, rispettivamente anche segretari generali della Filca Cisl a Milano, Bergamo e Brescia.
"Il nostro obiettivo per il San Raffaele è che non ci sia nessun licenziamento. In questo momento è necessario mettere in sicurezza l'ospedale, ristabilire ordine nelle sue attività e porre fine ai disagi per i malati con assoluta urgenza". E' quanto ha ribadito questa mattina il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, a margine della conferenza stampa dedicata alle iniziative sul lavoro dei primi cento giorni del governo regionale. "C'è un tavolo aperto in prefettura _ ha proseguito Mantovani _ Sono personalmente in contatto con il prefetto che ho sentito anche stamattina. Bisogna tornare a sedersi attorno a un tavolo e discutere. Ci sono varie proposte in campo su cui trovare una mediazione. Tra le altre, c'è la richiesta di un nuovo referendum avanzata da mille dipendenti e bisognerà tenerne conto". Il vicepresidente ha anche ricordato che domani in Consiglio regionale saranno discusse tre mozioni dedicate al San Raffaele. "In quella sede _ ha aggiunto l'assessore alla Salute _ ribadiremo il nostro impegno per la ripresa di una trattativa che scongiuri i licenziamenti".
A Milano parte un progetto sperimentale che intorno alla persona anziana costruisce una rete di supporto in grado di rispondere a una vasta gamma di bisogni. L’hanno chiamato “Margherita”, un nome suggestivo, che spiega la filosofiandel progetto. L’anziano sta al centro, nella corolla del fiore. I petali sono la gamma di servizi offerti.
Il progetto coinvolge 9 quartieri ( Città studi, Sarpi, Ghisolfa, Portello, Villapizzone, QT8 e Musocco-Maggiore, Affori e Bruzzano)di tre zone
differenti della città (Zona 3, Zona 8, Zona 9) per una popolazione complessiva di quasi 170mila persone. I servizi offerti vanno dalla ricerca
della badante ad attività culturali e ricreative, dalla consegna dei pasti a domicilio all’accompagnamento dal medico. Servizi non nuovi, per la verità. In parte già esistenti in alcuni di quei quartieri. Rispetto al passato, però, potranno essere richiesti ovunque, cioè anche in quelle zone dove prima non venivano offerti, e da tutti, comprese quelle persone anziane che non rientrano nei requisiti del Comune. Ed infine, non bisognerà girare da un
ufficio ad un altro. Sarà possibile trovare la riposta che si cerca in un solo luogo, presente in ognuna delle tre zone.
L’iniziativa, finanziata da Fondazione Cariplo, è realizzata con il coordinamento di Caritas Ambrosiana, dalle Onlus Bethlem e Fondazione Aquilone, già attive da anni in alcuni dei quartieri oggetto dell’intervento
Come funziona
Fulcro del progetto sono i cosiddetti “punti di prossimità”. Simili a negozi, ben visibili sulla strada, i punti di prossimità sono al tempo stesso luoghi d’incontro e di socializzazione per gli anziani, ma anche sportelli, dove richiedere prestazioni domiciliari specialistiche, offerte dal pubblico e dal
privato sociale. Gli anziani e i loro familiari trovano tutte le risposte che cercano in questi punti. Gli sportelli sono tre e si trovano in via Donatello, 27,
0239430251 “La tenda”, (Zona 3), Via Pacinotti, 8 0289919333 “Bethlem” (Zona 8), Piazza Bruzzano, 8, 026465818 “Il cortile”, (Zona 9). I tre punti di prossimità lavorano in stretta collaborazione con il comune di Milano, alla “Tenda” e al “Cortile” collaborano i volontari della parrocchia di
S. Giovanni in Laterano e dell’ Ass. VSP di Bruzzano.
"In queste ore sarebbero partite le prime lettere di licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori del San Raffaele". Lo sostengono FP CGIL, CISL FPS e UIL FPL che, spiegano in una nota, "hanno deciso, conseguentemente a questa decisione dell’azienda, di aprire lo stato di agitazione al fine di riportare al tavolo di contrattazione l’azienda per cercare di trovare tutte le soluzioni per impedire che 244 lavoratrici e lavoratori del San Raffaele perdano il posto di lavoro. In questa ottica FP CGIL, CISL FPS e UIL FPL ritengono che sia indispensabile ripartire dalle proposte fatte negli scorsi mesi dai sindacati confederali sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Nei prossimi giorni, oltre all’apertura dello stato di agitazione, le organizzazioni sindacali confederali metteranno in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione, di informazione e di lotta al fine di tutelare i lavoratori dell’Ospedale San Raffaele a partire da un presidio dei lavoratori della sanità milanese previsto per la mattinata di venerdì 19 aprile".
Dopo la conferma della proprietà dell'ospedale San Raffaele dei licenziamenti, Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in Lombardia e Sara Valmaggi dicono "Avevano detto o tagli o licenziamenti. Stanno facendo entrambi. I lavoratori del San Raffaele non ci stanno alle paventate 40 lettere di licenziamento con cui la nuova proprietà, in deroga agli impegni che aveva preso, starebbe proseguendo il piano di risanamento del policlinico dell’eccellenza lombarda. I delegati sindacali hanno per questo incontrato oggi i consiglieri regionali, per fare il punto della situazione e chiedere che Regione Lombardia intervenga al più presto. “La Giunta si faccia parte attiva nel chiedere, se la notizia fosse confermata, il ritiro immediato delle lettere di licenziamento ai lavoratori. Poi è necessario procedere con le altre due priorità in cima alla lista, ossia la riapertura del tavolo delle trattative e la chiarezza sul piano industriale. Regione Lombardia deve chiedere trasparenza assoluta sul bilancio ad una struttura che riceve finanziamenti pubblici. Naturalmente, se ci sarà la necessità, poi si metteranno a disposizione gli strumenti per la tutela dei lavoratori”. I consiglieri Pd hanno poi fatto sapere che sin da martedì, quando la Commissione Sanità verrà insediata, si procederà alla richiesta di un’audizione con la proprietà dell’ospedale e l’assessore alla sanità. La proprietà, per parte sua, con una nota ha fatto sapere che "L'Ospedale San Raffaele conferma che le lettere di licenziamento rappresentano l’inevitabile esito del mancato accordo con la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) e rappresentano oggi uno strumento necessario per affrontare il grave stato di crisi dell’Ospedale. Purtroppo l’intesa raggiunta con la RSU il 21 gennaio 2013 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – intesa che consentiva, tramite altri strumenti, di evitare i licenziamenti – è stata respinta nel referendum interno con il 55% dei voti, e successivamente la RSU ha anche respinto la mediazione del Prefetto di Milano e rifiutato di indire un nuovo referendum come richiesto da una petizione firmata da 919 dipendenti. In questo contesto i licenziamenti diventano pertanto necessari secondo la tempistica prevista dalla Legge 223, anche se l’Amministrazione ospedaliera non esclude che, in presenza di fatti nuovi, l’intera procedura possa essere rivista".
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, sulla questione San Raffaele, hanno diffuso un volantino, in cui si legge: "Preso atto delle profonde divergenze emerse nella assemblea dei lavoratori svoltasi oggi, dichiarano la volontà di non seguire la maggioranza della Rsu che dopo mesi di lotta ha condotto i lavoratori ai seguenti risultati: decurtazioni economiche per tutti i lavoratori che arrivano fino a 350 euro mensili, licenziamento di 40 lavoratori e in arrivo altri 204, annullamento di tutta la contrattazione aziendale, riorganizzazione unilaterale di servizi da parte della proprietà". I sindacati chiedono quindi : "La riapertura della trattativa che dovrà considerare l’opportunità, anche alla luce del bilancio consolidato 2012, dell’utilizzo di ammortizzatori sociali per ridurre i sacrifici economici dei lavoratori e scongiurare i licenziamenti". In più, le tre organizzazioni chiedono: "Il ritiro dei licenziamenti e l’evidenza del bilancio 2012" e organizzano un presidio, per venerdì 19 aprile, dalle ore 9.30, in via Olgettina, 60 .
_ La Lombardia sta attraversando una fase economica e occupazionale sempre più pesante. Nei soli primi 3 mesi del 2013 abbiamo registrato un ulteriore incremento del numero di lavoratori posti in cassa integrazione o licenziati, e sono già oltre 10 mila le imprese, per un totale di oltre 55 mila dipendenti interessati, che da inizio anno hanno fatto richiesta per la cassa in deroga. Ma sugli ammortizzatori in deroga il governo ha messo scarse risorse, illudendosi che la crisi passasse da sola. Troppi lavoratori non stanno percependo le dovute indennità, troppe domande non sono state ancora autorizzate, con queste risorse non arriveremo a coprire tutte le imprese ed i lavoratori nemmeno fino al 30 giugno. La tutela di chi è più colpito dalla crisi va garantita, nessuno va lasciato solo ad affrontarla. Per questi motivi, per ottenere da subito certezza di nuove risorse che sostengano i lavoratori in difficoltà occupazionale o che stanno perdendo il posto di lavoro, dopo molto tempo che non si manifestava insieme, Cgil Cisl Uil della Lombardia hanno indetto unitariamente un presidio-manifestazione per domani martedì 16 aprile, alle ore 10 davanti a Palazzo Lombardia, contemporanea con la manifestazione Cgil, Cisl, Uil davanti al Parlamento, per chiedere: che il Governo ripartisca entro aprile ulteriori risorse alle Regioni per autorizzare tutte le domande di cassa e mobilità in deroga presentate; che la Regione Lombardia ottenga una ripartizione di risorse nazionali più adeguata rispetto alla consistenza del nostro tessuto economico e occupazionale in difficoltà; che la Regione Lombardia assicuri un iter di autorizzazioni rapido e capace di rispondere alle esigenze di lavoratori e imprese, anche anticipando con propri fondi i trattamenti; che vengano rapidamente varate misure di garanzia per permettere ai lavoratori in difficoltà di ottenere anticipazioni della indennità di cassa dalle banche; che vengano rimossi tutti gli ostacoli burocratici messi in atto da ministero e Inps che ritardano i pagamenti e il riconoscimento degli ammortizzatori; che si rafforzino e si mirino in modo sempre più efficace le azioni di ricollocazione per chi sta perdendo o ha perso il posto di lavoro, a partire dai lavoratori più svantaggiati nel mercato, che la Regione Lombardia metta a punto un piano di interventi consistente per il rilancio dello sviluppo, degli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. E’ necessario, per Cgil Cisl Uil regionali, che la Regione Lombardia vari un piano straordinario su rilancio dell’economia e sostegno all’occupazione.
La Bracco e i suoi azionisti incassano 20 milioni di euro di dividendi e intanto licenziano 130 persone!!!
Dopo mesi di trattativa siamo ancora lontanissimi da un accordo - scrivono in un volantino le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil- perché la direzione aziendale continua ad avere un atteggiamento di chiusura totale e propone una soluzione fortemente penalizzante per chi presto si troverà senza un'occupazione.
I lavoratori della Bracco dicono no a soluzioni ricattatorie , vogliamo un accordo che preservi la dignità delle persone e tuteli il reddito di chi perderà il lavoro. Chiediamo il sostegno morale e materiale da parte delle Istituzioni che costantemente hanno relazioni politiche con la Sig.ra Bracco, illustre proprietaria e concittadina. Così come ai cittadini ed utenti nonchè agli operatori sanitari del CDI.
Chiediamo quindi alla nostra illustre sigmnora Bracco di non preoccuparsi solo della Expo ma anche dei propri collaboratori, che per anni hanno contributo alla ricchezza e ai positivi risultati del suo gruppo e dei suoi azionisti, dando una risposta concreta alle istanze e necessità dei lavoratori e delle loro famiglie.
Domani a partire dalle 10, presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede dell'Aiop (l'associazione degli ospedali provati) per sostenere la vertenza dei lavoratori del San Raffaele. "In un periodo di grave crisi economica ed occupazionale del paese, - scrivono i sindacati cnfederali - la vertenza del'Ospedale San Raffaele assume un aspetto ancora più grave e preoccupante per i lavoratori e per la cittadinanza, in quanto per la prima volta vengono effettuati dei licenziamenti ( 244 lavoratrici e lavoratori) in un settore dove si erogano servizi sanitari alla cittadinanza".
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil dichiarano lo sciopero per le intere giornate del 25 Aprile e 1° Maggio in tutti gli esercizi commerciali che apriranno in queste 2 giornate. Si sciopera per permettere anche ai lavoratori del commercio di ritrovarsi il 25 Aprile intorno ai luoghi della memoria e di commemorare il 1° Maggio festa di tutti i lavoratori _ affermano in un comunicato _ Si sciopera il 25 aprile e il 1° maggio per riaffermare l’inutilità che a determinare le aperture sia l'arbitrarietà delle aziende o l'insensatezza di provvedimenti legislativi (decreto Salva Italia del governo Monti), occorre invece recuperare quell'indispensabile livello di confronto tra le parti sociali per una equilibrata e moderna programmazione delle aperture festive. Si sciopera perché aprire nelle festività non ha rilanciato i consumi e non ha creato occupazione, anzi, i consumi sono in netta flessione e l'occupazione diminuisce, anche in questo comparto non si contano le procedure di chiusura di attività, cassa integrazione e licenziamenti. Si sciopera perché l’ampliamento indiscriminato degli orari di apertura di centri commerciali e negozi ha ridimensionato, in negativo, anche le feste che hanno un significato profondo nella storia del nostro Paese. La flessibilità oraria degli esercizi commerciali, pur positiva per i consumatori, deve avere rispetto per il valore sociale delle principali festività religiose e civili, il 25 aprile non è un giorno come gli altri, questa giornata rappresenta un valore per la nostra storia che non può essere ridotto alla celebrazione del consumismo. Rivendichiamo per tutti i lavoratori il “diritto alla festa” nelle giornate in cui una nazione si riconosce e sulle quali ha costruito la propria storia. Chiediamo alla clientela di astenersi dagli acquisti il 25 aprile e di partecipare assieme ai lavoratori del commercio alla manifestazione per riaffermare insieme i valori di Democrazia, Libertà e Giustizia che sono al centro della celebrazione di questa giornata. "Il 25 Aprile scegliamo la memoria e non lo shopping".
Secondo una indagine di università Bocconi e Fondazione rodolfo, le persone che vivono in strada a Milano sono auemntate dal 2008 a oggi del 69%. Erano state censite poco più di 1600 5 anni fa, oggi sono 2600. Le cause della condizione di disagio sono separazioni, malattie e , drammaticamente, la perdita del lavoro. Poco meno del 10% di coloro che a Milano abitano in strada ha una laurea. La stragrande maggioranza sono uomini (il 91% tra quelli che dormono in strada, l'86% tra quelli che scelgono i dormitori). Dal punto di vista anagrafico, invece, la fascia d'età più rappresentata è quella tra i 44 e i 60 anni (30%). Seguono 25-34 anni (25%) e 35-44 (21%). Gli stranieri sono l'83% di quanti passano la notte all'addiaccio e il 77% di quelli che scelgono invece un dormitorio.
Si rinnova l'appuntamento con la festa del Primo Maggio. Il via alle iniziative è previsto in mattinata, alle ore 9, con il concentramento della tradizionale manifestazione che partirà dai Bastioni di Porta Venezia e, dopo aver attraversato il centro cittadino, si concluderà in Piazza della Scala. I partecipanti sfileranno all'insegna dello slogan: "Giovani, lavoro, crisi". Dal palco parleranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Milano, Graziano Gorla, Danilo Galvagni, Walter Galbusera.
Sempre al mattino (dalle 9.30) è in programma anche un presidio a Legnano, davanti alla Franco Tosi, storica azienda metalmeccanica oggi in difficoltà.
Nel pomeriggio, alle ore 16, presso il Teatro Elfo Puccini di Milano (C.so Buenos Aires 33) si terrà lo spettacolo "Nome di battaglia, Lia". Ingresso gratuito. Per i biglietti rivolgersi alla Cisl, in via Tadino 23.
La Regione Lombardia è pronta a riaprire il tavolo delle trattative, per scongiurare i licenziamenti all'ospedale San Raffaele e assicurare assistenza e cura ai pazienti. Lo ha dichiarato in Consiglio regionale l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, assicurando l'impegno della Giunta a riprendere le trattative con le parti sociali e la proprietà della struttura ospedaliera dopo l'esito negativo della mediazione svolta dalla prefettura di Milano. L'assessore al Lavoro, a nome dell'intera Giunta, ha raccolto l'invito del Consiglio _ contenuto in una mozione approvata all'unanimità _ ad agire subito con tre obiettivi: riapertura del tavolo delle trattative tra le parti, per trovare soluzioni alternative al licenziamento; congelamento delle procedure di licenziamento già attivate e reintegro dei lavoratori già licenziati; rendere noto e trasparente il piano di rilancio aziendale.
_ Promuovere interventi di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro nelle piccole e medie imprese lombarde. E' l'obiettivo dell'accordo raggiunto tra Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, Confapi regionale e firmato oggi. L'intesa giunge dopo un confronto sul sostegno e il rafforzamento della contrattazione decentrata, territoriale e aziendale, per rafforzare il sistema di tutele delle famiglie e dei lavoratori, e per promuovere l'occupazione femminile, attraverso lo sviluppo di politiche di conciliazione. L'impegno comune, dunque, è quello di sostenere iniziative di welfare integrativo aziendale ed interaziendale attraverso confronti territoriali che dovranno svolgersi entro il mese di maggio prossimo e la diffusione dell'utilizzo del voucher di conciliazione da parte dei lavoratori. Tali confronti saranno finalizzati a definire accordi utili per accedere al finanziamento del bando regionale welfare della Regione Lombardia. “Si vuole in tal modo sostenere una contrattazione che intenda coniugare la promozione del benessere delle persone che lavorano _ spiega Paola Gilardoni, segretaria regionale Cisl Lombardia _ con le esigenze di competitività proprie dell'impresa. E' apprezzabile l'impegno a sviluppare politiche di conciliazione per favorire l'occupazione femminile, sopratutto in questo momento di difficoltà”. A fronte di dinamiche e modifiche che interessano i tradizionali schemi di protezione pubblici, da tempo la Cisl lombarda lavora sulla contrattazione territoriale, uno strumento importante e strategico per sostenere e rafforzare le esperienze di secondo welfare integrativo, solidale, mutualistico, per assicurare un complessivo ed inclusivo sistema di tutele. “E' molto positivo _ conclude Gilardoni _ il tentativo di estendere le esperienze di welfare aziendale, sopratutto in una logica di rete, per tutelare le famiglie e i lavoratori, avendo attenzione ai bisogni, ma anche alle risorse espresse dal territorio in cui è collocata l'impresa”.
"Il costo del servizio che non deve aumentare, la garanzia degli standar qualitativi del servizio anche dal punto di vista ambientale, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Questi sono i nostri tre punti fermi". Lo ha detto Giuseppe Saronni, della segreteria di Cisl Milano Metropoli, intervenendo questa mattina all'audizione davanti alla Commissione lavoro del Comune sul piano industriale di A2A, l'azienda energetica partecipata dai Comuni di Milano e Brescia.
Saronni ha anche espresso preoccupazione per quello che sta succedendo in Amsa, in particolare per quanto riguarda il tarsferimento della gestione dei termovalorizzatori alla capogruppo A2A. Di fatto l'attività della ex municipalizzata sarà limitata alla raccolta dei rifiuti, depotenziando il valore della società anche in relazione alla messa in gara del servzio che riguarderà anche la città di Milano.
"Noi siamo stati sempre a favore e crediamo in Expo. L'approvazione delle legge speciale che, tra l'altro, prevede l'istituzione della figura del commissario unico, non puo' quindi che farci piacere" Lo ha dichiarato il segretario genrale di Cisl Milano metropoli che poi ha proseguito: "l'esperienza di questi anni ha evidenziato come sia importanto avere un riferimento unico e certo per dare attuazione agli accordi conclusi e in generale per la realizzazione delle opere in tempo utile per il 2015. Ora aspettiamo di essere convocati dal commissario straordinario per concordare insieme il crono programma degli interventi anche perchè, e questo deve essere chiaro a tutti, il contingentamento dei tempi non può in alcun modo andare a discapito della sicurezza dei lavoratori".
L’incontro tra la Regione e le parti coinvolte nella vertenza dell’Ospedale San Raffaele previsto per venerdì slitta a lunedì prossimo. Lo ha spiegato l’ assessore al Lavoro Valentina Aprea (Pdl) durante la commissione Attività Produttive, al Pirellone. “Lunedì pomeriggio ci sarà l’incontro tra la Regione, i vertici del San Raffaele e i sindacati, riapriamo la trattativa”, ha detto. La riunione dovrebbe tenersi nel pomeriggio nella sede Arifl (Agenzia regionale istruzione formazione lavoro) di via Taramelli. Sul tavolo il piano di ristrutturazione dell’Ospedale. Ieri il Consiglio regionale aveva approvato una mozione con cui chiedeva alla giunta di impegnarsi per scongiurare i 244 licenziamenti già annunciati dalla proprietà.
Nel parco delle Memorie industriali di via Bazzi, c'è da ieri una stele in ricordo delle vittime degli incidenti sul lavoro. A scoprire il cippo, l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Milano Cristina Tajani, il Segretario Generale della Camera del Lavoro Graziano Gorla, intervenuto a nome delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil e Aldo Ugliano, presidente del Consiglio di Zona 5. La data scelta per l'inaugurazione, il 28 aprile, non è casuale ma coincude con la Giornata mondiale per
“Oggi Milano omaggia tutti i caduti sul lavoro. Ma l’inaugurazione è anche l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione, della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le istituzioni e le parti sociali sono impegnate, con protocolli e azioni concrete, a migliorare le condizioni lavorative in aziende, cantieri, enti pubblici”. È quanto ha dichiarato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico.
Il cippo è incorniciato da tre alberi di Davidia involucrata, detti “dei fazzoletti”, che richiamano i fazzoletti immacolati simbolo delle morti bianche. La stele cilindrica è realizzata in beola naturale grigia alta un metro con la sommità a sezione longitudinale riportante una targa in acciaio con la dicitura “I milanesi ricordano le vittime degli incidenti sul lavoro. Per una comunità laboriosa, solidale e sicura”.
Mette radici la rete degli "Sportelli del precario". Attivo in zona 3, nella sede di via Sansovino, il servizio è nato ora anche in zona 4 (via Oglio 18) con lo scopo di offrire "un supporto giuridico-legale in ambito lavorativo". Lo sportello funziona con l'aiuto di avvocati specializzati in diritto del lavoro che forniscono consulenze sui temi del lavoro precario o flessibile, ma anche partite Iva, lavoro tramite agenzia, e più in generale su temi del lavoro: dai licenziamenti alle discriminazioni. In zona 3 lo sportello è già attivo da tempo e il servizio è affidato a quattro avvocati volontari che ogni giovedì sera dalle 19.30 alle 21 si alternano su turni per fornire assistenza. Una formula che si è rivelata utile alla luce dei numeri: il 60% degli utenti (90 persone, tra cui 60 donne e 30 uomini) che si è affidata al servizio Sportello del Precario non è residente in zona 3. Anche il Comune offre sul territorio servizi diretti per il lavoro attraverso il "Servizio Supporti Attivi per il Lavoro" che svolge un’attività di accoglienza e orientamento per la ricerca del lavoro, e di promozione e informazione sulle strutture dedicate alla formazione professionale. In particolare, un Servizio Orientamento, che prevede colloqui mirati con gli utenti, è organizzato in zona 1, in viale D’Annunzio 15; un Servizio Informativo è attivo presso Villa Scheibler, in via Felice Orsini 21, a Quarto Oggiaro . In entrambe le sedi sono disponibili postazioni pc per l'autoconsultazione.
red
Cgil, Cisl e Uil rendono noto che la manifestazione programmata per domani 30 aprile, alla Malpensa, con lo scopo di sostenere i lavoratori del consorzio Lepanto, è stata posticipata al 2 maggio nelle stesse fasce orarie: 4.30-8, sempre al T2 dell'aeroporto (area partenze).
_ Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, insieme al presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, e all’amministratore delegato di F2i, Vito Gamberale, ha incontrato questa mattina a Palazzo Marino i sindaci del Cuv, il consorzio che riunisce i sindaci dell’area di Malpensa. Durante l’incontro è stata esaminata la situazione relativa a Sea Handling in attesa della decisione dell’Unione europea sull’istanza presentata dal Comune di Milano e la Sea, a cui anche lo Stato si è associato, per ottenere la sospensione della decisione della Commissione europea che ha considerato come ‘aiuti di Stato’ gli aumenti di capitale per 360 milioni di euro della Sea a favore della Sea Handling relativi agli anni dal 2002 al 2010, decisi quindi dalle passate amministrazioni. Il sindaco ha ribadito il massimo sforzo dell’amministrazione, in ogni sede giurisdizionale e istituzionale, per ottenere la sospensiva della sanzione in attesa della valutazione del ricorso di merito, che è già stato presentato. A conferma di questo impegno è stato fissato, per il 3 maggio, un incontro con i parlamentari europei che successivamente vedranno il commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia. E’ stato poi sottolineato che la conferma del ministro agli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, potrà garantire continuità all’azione che il Governo ha già avviato negli ultimi mesi, in concerto con il Comune, presso le istituzioni europee per arrivare a una soluzione positiva della vicenda.
Le segreterie di Milano e Lombardia di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa, Uglt hanno emesso un comunicato. Questo: "Dopo 10 scioperi nazionali a partire dal 2008, la categoria degli autoferrotranvieri è ancora oggi priva di un contratto nazionale di lavoro. In questo quadro a livello nazionale si è deciso un percorso di mobilitazione che avrà un primo momento domani, 30 aprile, con un presidio alle prefetture di tutta la regione, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Un secondo momento conclusivo sarà la manifestazione del 13 maggio davanti a tutte le sedi della Regioni, compresa la Lombardia, alla quale chiederemo di poter ricevere una delegazione sindacale. L'appuntamenro e in piazza Regione Lombardia dalle ore 9.30 alle 12.30. Domani, invieremo una lettera alle associazione degli utenti e ai capoluoghi di provincia e ai comuni capoluogo perché vorremmo che la mobilitazione diventasse non solo un momento per rivendicare un contratto scaduto dal 2007 per i 110.000 lavoratori del settore, ma anche per mettere al centro il rilancio del trasporto pubblico e così garantire ai cittadini una mobilità sostenibile ed efficiente e dare al Paese una occasione di rilancio produttivo".
Domani, martedì 30 aprile, alle 20.45, all’Ortomercato di via Lombroso 54 a Milano, l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, presiederà la Veglia diocesana per il lavoro. Due le caratteristiche della preghiera che l’Arcidiocesi di Milano organizza alla vigilia della festa dei lavoratori. Innanzitutto il luogo: il mercato ortofrutticolo all’ingrosso della città. «Crocevia di razze e bacino di lavoro per migliaia di persone», lo definisce Walter Magnoni, responsabile della Pastorale diocesana sociale e del lavoro. Un posto dunque scelto soprattutto per rappresentare la globalizzazione, tratto caratteristico e problematico del mondo del lavoro contemporaneo. L’altro tema è indicato dal titolo dell’incontro, “Perché ti affanni? Lavoro e Famiglia in questo tempo”. Il titolo, tratto dal Vangelo di Luca, suggerisce la dimensione non solo materiale ma anche spirituale del lavoro, elemento imprescindibile per il benessere complessivo della persona e di chi gli sta attorno, la famiglia e la società. Dopo una breve introduzione, nella Veglia sono previste quattro testimonianze (un lavoratore dell’ortomercato con molti anni di esperienza alle spalle, un giovane immigrato, una famiglia colpita dalla crisi, una madre di otto figli alle prese con un delicato bilancio familiare). Seguirà la riflessione dell’Arcivescovo. Famiglia e lavoro sono anche le due parole con le quali l’Arcidiocesi ha voluto battezzare il fondo creato per aiutare il mondo del lavoro di fronte alla crisi economica più lunga del dopoguerra. Il Fondo Famiglia Lavoro, rilanciato dal cardinale Angelo Scola, nel mese di marzo ha distribuito 82.202 euro a favore di 51 famiglie che si aggiungo alle circa 7 mila sostenute nei tre anni della prima fase dell’iniziativa suscitata dalle parole del cardinale Dionigi Tettamanzi la notte di Natale del 2008. Nella nuova fase del fondo, le famiglie vengono aiutate non solo ad affrontare la situazione di emergenza con contributi a fondo perduto, ma anche a recuperare la possibilità di ritrovare il lavoro attraverso la formazione mirata, il microcredito, il sostegno ad attività imprenditoriali. Ripartito con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro derivanti dai fondi dell’8 per mille (un milione) e dell’avanzo della passata amministrazione (un milione), il Fondo Famiglia Lavoro è giunto a raccogliere la cifra di 3.806.463, 73 euro. Nell’ultimo mese il Fondo è cresciuto di 83.341 euro alla settimana. Frutto, per lo più, di tante piccole donazioni. Oltre i tre quarti dei contribuenti (78%) sono persone singole, il 15% parrocchie, il 7% enti e società. Segno che la crisi non ha fermato la solidarietà.
Si è svolta il 27 aprile scorso a Milano, alla presenza di circa 4.700 mila soci (in proprio e per delega) sotto la presidenza di Giuseppe Coppini, l'assemblea ordinaria dei soci della Banca Popolare di Milano Scrl.
L'assemblea ha preso atto del bilancio in perdita di 429,7 milioni al 31 dicembre 2012 ma non ha invece approvato la proposta di modifica dell'art. 2 del regolamento attinente alle eventuali modalità di espressione del voto da remoto tramite mezzi elettronici. Il delegato Fiba Cisl Gianfranco Cozzi spiega: «Era stata inserita all’ordine del giorno una novità legata alla votazione: l’azienda prospettava l’idea di estendere la possibilità del voto da remoto tramite internet per rendere identificabile il socio. L’assemblea ha votato un massiccio “no” perché si ritiene che il principio della partecipazione della società cooperativa è l’elemento massimo della natura partecipativa di una banca cooperativa e la possibilità di non venire in assemblea per votare fa venire meno il principio». La novità di rilievo è che il 22 giugno in assemblea straordinaria sarà proposta la trasformazione della banca da cooperativa in Spa. Se fosse passata la mozione, a questo importante appuntamento ci sarebbe stata una nuova metodologia di voto. Chiediamo a Cozzi cosa comporterebbe il cambiamento di ragione sociale per i soci e i lavoratori: «Di per sé la trasformazione della ragione sociale non snatura, ma l’attuale composizione è frastagliata e se la banca fosse società per azioni diventerebbe più contendibile sul mercato con ricadute occupazionale che potrebbero essere vistose. In più il progetto di trasformazione non è stato chiarito. Non c’è stata possibilità di approfondire questi aspetti». (Christian D'Antonio)