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“Difenderemo durante tutto l’iter parlamentare i risultati e le conquiste importanti che abbiamo ottenuto con la Manovra economica. Ma punteremo anche a cambiare alcuni aspetti che la Cisl ritiene migliorabili della legge di bilancio. Bisogna abbassare le tasse anche al ceto medio, incrementare le pensioni minime, fermare la riduzione strutturale degli organici nella scuola e il blocco parziale del turnover nelle PA, l’università e la ricerca. Vanno cancellate le riduzioni del fondo per l’automotive e recuperate risorse per non autosufficienza. Per il Mezzogiorno c’è da recuperare la dotazione perduta con lo stop imposto dall’Europa a Decontribuzione Sud, rafforzando le misure a favore del meridione introdotte in Manovra”. Lo ha detto oggi a Firenze la segretaria generale aggiunta della Cisl Daniela Fumarola chiudendo il consiglio generale della Cisl Firenze Prato.
“Nell’incontro di lunedì a Palazzo Chigi la Premier e i Ministri hanno dato piena disponibilità a definire una fase di incontri specifici tra i singoli dicasteri ed il sindacato con l’obiettivo di trovare soluzioni alle richieste della Cisl, dentro e fuori il perimetro della legge di bilancio”, ha aggiunto Fumarola per la quale “La strada giusta è il confronto, il dialogo sociale, l’esercizio di responsabilità che deriva dalla delega che ci danno i nostri associati”.
“Con l’uso reiterato e fine a se stesso dello sciopero generale non si va da nessuna parte. Anzi si rischia di allontanare i lavoratori dal sindacato”, ha ribadito la sindacalista che ha anche ribadito il pieno sostegno “al comparto della moda che ieri è sceso in piazza a Firenze con una grande manifestazione molto partecipata”. “E’ un patrimonio produttivo che tiene alto nel mondo il made in Italy. Occorre sostenere e qualificare le filiere del tessile, tutelare l’occupazione, assicurare gli ammortizzatori sociali, salvare le competenze con un grande piano di rilancio industriale”, ha concluso.