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I rappresentanti di Anfao-Confindustria e la delegazione trattante dei sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, hanno sottoscritto l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore occhiali ed occhialeria per il triennio 2023-2025, scaduto lo scorso 31 dicembre. Nel settore operano oltre 18.000 addetti in quasi 400 imprese.
Nei prossimi giorni i lavoratori del settore voteranno l’intesa nelle assemblee delle aziende che applicano il contratto.
Parte salariale
L’aumento medio complessivo (Tec) previsto sottoscritto è di 180 euro.
167 euro l’aumento sui minimi (Tem) con riferimento al 4° livello, distribuiti in 3 tranche: 62 euro da maggio 2023; 48 euro da marzo 2024, 57 euro da febbraio 2025. E un montante complessivo di 4006 euro.
Per quanto riguarda il welfare contrattuale sono previsti l’aumento dello 0,3% euro sulla previdenza integrativa (fondo Previmoda), 3 euro sull'assistenza sanitaria integrativa (fondo Sanimoda) e 2 euro destinati alla non auto sufficienza, tutto a carico delle imprese.
L'intesa prevede l'aumento dell'elemento perequativo del 10%, per imprese che non praticano la contrattazione di secondo livello. Infine, 2 euro di aumenti su tutti ‘comportamenti organizzativi’.
Parte normativa
Sul tema delle norme e dei diritti, nell’accordo viene migliorata la tutela dei lavoratori sul tema dei diritti individuali allungando a 18 mesi il periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattie gravi. Sul delicato tema della violenza di genere l’intesa prevede l’aggiunta di 2 mesi retribuiti a carico dell’azienda oltre a quanto già previsto dalla legge. Migliorate le azioni positive in materia di pari opportunità, infatti nel corso della vigenza del presente contratto, le Parti seguiranno lo sviluppo di un progetto dell’Osservatorio per agevolare la realizzazione, presso le aziende, delle buone pratiche e la loro diffusione a tutto il settore, con il coinvolgimento delle commissioni aziendali.
Sono state, inoltre, normate le linee guida sulla partecipazione dei lavoratori e sullo Smart working.
Per quanto riguarda l’inquadramento al primo livello, l’intesa prevede il passaggio automatico dopo 6 mesi ai livelli superiori e un aumento nel triennio di 268 euro, portando il salario lordo mensile a 1559 euro.
Inoltre, sono state recepite le normative vigenti in tema di permessi ed è stata agevolata la conciliazione di tempi di vita e di lavoro per lavoratrici e lavoratori. Infine, importante l’introduzione del diritto alla formazione continua che prevede un pacchetto di 16 ore obbligatorie nel biennio per ogni lavoratore a carico dell’azienda.
“31 anni fa l’assassinio di Giovanni Falcone, della moglie e dei tre uomini della scorta. Una ferita sempre aperta. Mai abbassare la guardia nei confronti di mafia e criminalità. Istituzioni e parti sociali devono marciare insieme per più legalità, lavoro, sviluppo”. Lo scrive su twitter il
segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.