Anche la Cisl Lombardia aderisce e parteciperà alla manifestazione “E questo è il fiore”, promossa dal Pd per sabato 9 dicembre a Como. “La Cisl ha l'antifascismo nel suo Dna e combatte in ogni tempo e luogo contro ogni forma di razzismo – sottolinea il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci -. Per questo aderiamo all'iniziativa del Pd e sabato 9 dicembre saremo in piazza a Como al fianco delle forze democratiche di questo Paese”.
Il Reddito di inclusione interesserà, si stima, circa 18mila famiglie lombarde e contrasterà effettivamente la povertà solo se adeguatamente supportato. A partire da risorse regionali dedicate, aggiuntive al finanziamento nazionale, per sostenere l'utilizzo della misura e più efficacemente rispondere ai bisogni di persone e di famiglie che vivono in Lombardia e si trovano in condizione di grave deprivazione economica e sociale. E’ quanto emerso questa mattina nel corso del convegno “Il contrasto alla povertà in Lombardia”, organizzato da Acli Lombardia, Actionaid, Aggiornamenti Sociali, Anci Lombardia, Azione Cattolica di Lombardia, Banco Alimentare Lombardia, Caritas Lombardia, Cisl Lombardia, Cgil Lombardia, Confcooperative Lombardia, Inps Lombardia, Società San Vincenzo de Paoli Lombardia, Uil Milano e Lombardia.
In vigore dal 1° dicembre, perché il ReI possa risultare efficace, occorre un importante investimento sulle infrastrutture dei servizi del territorio, di pari passo con un’effettiva interazione tra le diverse politiche sociali, sanitarie, del lavoro, della formazione e abitative, così come attraverso una reale collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali, Regione, Comuni, l'Inps, e tra questi e i soggetti del terzo settore e ed i rappresentanti del mondo del lavoro.
In considerazione degli impegni che derivano dall'attuazione del Rei in Lombardia, sindacati e associazioni e cooperative auspicano un confronto con la Regione per la definizione del Piano regionale di contrasto alla povertà, ai fini della individuazione delle misure di rafforzamento del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, e delle modalità di collaborazione e di cooperazione tra servizi sociali, enti, pubblici e del privato sociale, per l’inserimento lavorativo, l'istruzione, la formazione le politiche abitative e la salute.
Punto di partenza del confronto sulle strategie per un’efficace inclusione sociale i risultati del monitoraggio lombardo dell’attuazione del Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva, a poco più di un anno dall’avvio su tutto il territorio. La misura di contrasto alla povertà ha coinvolto 91 aggregazioni di Comuni per la gestione dei servizi sociali (ambiti) su 98, vale a dire il 93% del territorio, e interessato 11.167 cittadini lombardi, su 26.657 che hanno presentato domanda.
L’esperienza del Sia ha evidenziato alcuni elementi di fragilità e difficoltà di gestione dei servizi sociali territoriali, a partire dalla carenza di risorse umane dedicate: sono poco meno di 2.000 gli assistenti sociali che operano nei 1.523 comuni in Lombardia. Un numero limitato, rispetto ai potenziali beneficiari del Rei, stimati in 18mila nuclei familiari.
Il 42% degli ambiti, inoltre, non aveva l’équipe multidisciplinare per la presa in carico delle situazioni di povertà e quindi la definizione dei progetti. Non solo: su 91 ambiti che hanno partecipato al monitoraggio, solo 39 hanno attivato protocolli o accordi con i centri per l’impiego, solo 3 hanno attivato protocolli o accordi con uffici casa, solo 8 hanno attivato protocolli o accordi con servizi per i minori e scuole, solo 14 hanno attivato protocolli o accordi con centri formazione professionale. Altro dato: il 41% degli ambiti ha promosso tirocini o borse lavoro fra gli interventi destinati all'inserimento lavorativo e alla work experience.
Il monitoraggio sull’attuazione del Sia in Lombardia ha evidenziato inoltre difficoltà di integrazione tra le azioni degli ambiti e la gestione delle risorse del Piano operativo regionale.
Di seguito alcune sollecitazioni emerse questa mattina per un’efficace attuazione del ReI:
- La programmazione regionale dei servizi è necessaria perché il ReI si strutturi come livello essenziale delle prestazioni, a partire da una uniforme rete di punti di accesso, omogenee modalità operative per la valutazione multidisciplinare;
- L'investimento nelle infrastrutture ed il rafforzamento dei servizi sociali sul territorio saranno fondamentali per garantire lo sviluppo di percorsi di inclusione e riattivazione delle persone e delle famiglie.
- Con 1.523 comuni in Lombardia, di cui oltre il 50% sotto i 3.000 abitanti, sarà importante promuovere una gestione del ReI a livello di ambito, anche al fine di uniformare le modalità di accesso, i sistemi di valutazione, lo sviluppo di reti per l'interazione tra i servizi.
- Le Istituzioni devono assicurare il coinvolgimento degli enti del terzo settore, delle parti sociali, delle forze produttive del territorio e della comunità per promuovere e realizzare al meglio gli interventi di lotta alla povertà e i percorsi di accompagnamento verso l'autonomia.
- L'attuazione del Rei in Lombardia rappresenta occasione per rilancio del percorso di mappatura delle prestazioni sociali erogate, ovvero dell'attuazione dell'evoluzione del casellario assistenziale ora Siuss (sistema informativo unico servizi sociali)
Sarà impegno a proseguire il lavoro di rete tra le realtà che hanno promosso il convegno di oggi, a partire dall'attivazione dell'articolazione regionale dell'Alleanza contro la Povertà, quale laboratorio di approfondimento, riflessione e proposte per seguire l'attuazione del Rei in Lombardia.
Come ha funzionato il Sia, sostegno all'inclusione attiva, in Lombardia? Quali strategie mettere in campo per un'efficace attuazione del Reddito di inclusione? Lunedì 4 dicembre si tiene la presentazione del report regionale del progetto di ricerca di monitoraggio sull'attuazione del Sia (sostegno inclusione attiva) sostenuto dall'Alleanza Nazionale Contro la Povertà. Un evento organizzato da Acli Lombardia, Actionaid, Aggiornamenti Sociali, Anci Lombardia, Azione Cattolica di Lombardia, Banco Alimentare Lombardia, Caritas Ambrosiana, Cisl Lombardia, Cgil Lombardia, Confcooperative Lombardia, Inps Lombardia, Società San Vincenzo de Paoli Lombardia, Uil Milano e Lombardia.
“Il contrasto alla povertà in Lombardia. La sfida delle politiche di inclusione" è il tema della mattinata, che vedrà il confronto tra i principali attori che saranno impegnati all'attuazione della misura al contrasto alla povertà in Lombardia. Un appuntamento importante per avviare una riflessione sulla prossima applicazione del Rei (Reddito di inclusione attiva) nella regione.
Ai lavori parteciperanno: Luciano Gualzetti, delegato regionale Caritas Lombardia, Luca Fanelli, ActionAid Gruppo ricerca valutazione Sia, Attilio Rossato, presidente Acli Lombardia, Marco Magnelli, direttore Banco Alimentare Lombardia, Silvia Landra, presidente Azione Cattolica Ambrosiana, Roberto Capellini presidente regionale Società San Vincenzo De Paoli, Giuliano Quattrone, direttore Inps Lombardia, Virginio Brivio, presidente Anci Lombardia, Valeria Negrini, presidente Federsolidarietà Lombardia, Marinella Magnoni, Cgil Lombardia, Paola Gilardoni, Cisl Lombardia, Clara Lazzarini, Uil Milano e Lombardia, Annamaria Parente, senatrice e relatrice della legge di introduzione del ReI.
Appuntamento lunedì 4 dicembre, dalle ore 9.30, a Milano presso la sede di Caritas Ambrosiana in via San Bernardino 4.
È stato rinnovato il patto associativo tra ADICONSUM e CISL RETI, che rafforza le sinergie garantendo migliori tutele agli associati delle categorie rappresentate (FISTel e FLAEI Cisl). L’intesa vuole mettere in luce i valori comuni verso la diffusione di una cultura della legalità e della sostenibilità sociale ed economica, oltre a mettere in campo strumenti nuovi per assistere gli iscritti nelle loro richieste di sostegno, qualora siano state vittime di soprusi o di pratiche scorrette.
Adiconsum, a tal fine, mette a disposizione il servizio di assistenza per orientare gli associati FISTel e FLAEI attraverso le varie fasi della procedura di conciliazione per la risoluzione di eventuali controversie insorte con aziende fornitrici di beni e servizi.
Per gli associati è disponibile il Numero Verde 800 894191, per chi chiama da telefono fisso e un numero telefonico 06 44170244, per chi chiama da cellulare, attivi entrambi dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e il venerdì dalle 9 alle 13.
Siamo convinti che questo patto associativo - sottolinea il Segretario generale della FLAEI, Carlo Meazzi - ampli le opportunità che il sindacato mette a disposizione dei lavoratori e delle loro famiglie per raggiungere una tutela complessiva e sempre più avanzata nella gestione responsabile e oculata di beni e servizi, cui oggi sempre più diffusamente si ricorre. L’intesa risponde ad un sentire comune, che si estrinseca sempre più nel sociale.
Il patto associativo rinnovato con Adiconsum – ribadisce Vito Antonio Vitale, Segretario generale FISTel Cisl – costituisce un tassello importante per una protezione sociale sempre più diffusa a favore dei lavoratori delle aziende e delle famiglie. Ampliare la gamma dei diritti e delle tutele costituisce nell’attuale fase economica un elemento di grande rilievo, poiché fa leva sulla consapevolezza del consumatore e sulla sua capacità di essere soggetto attivo nei rapporti con le imprese di servizio.
Con questa rinnovata intesa - afferma il Presidente di ADICONSUM nazionale, Carlo De Masi – offriamo servizi dedicati e personalizzati ai tanti lavoratori iscritti a CISL RETI. Costoro sono i primi consumatori. Vogliamo rappresentare insieme un presidio di tutela al consumo, competente e qualificato. Con questo patto associativo intendiamo, inoltre, rafforzare la vicinanza di intenti tra sindacato degli iscritti ed associazionismo consumeristico, il cui fine è la salvaguardia delle loro famiglie.
I sindacati di settore Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil hanno sottoscritto a Roma, insieme ai rappresentanti di Unionchimica Confapi, un importante accordo sull’articolo 78 del CCNL, relativa alla verifica salariale dovuta agli scostamenti inflattivi.
Nell’intesa la decisione dei sindacati e dei rappresentanti dell’associazione datoriale di corrispondere, ai lavoratori di tutti i settori coinvolti nel CCNL (chimica, concia e settori accorpati, plastica e gomma, abrasivi, ceramica e vetro), la tranche di aumento salariale prevista per gennaio 2018, così come da rinnovo del CCNL, e di rinviare il confronto alla verifica successiva prevista per giugno 2018, al fine di valutare l’andamento complessivo degli scostamenti inflativi dei vari settori.
Una decisione questa figlia della responsabilità, della consapevolezza e dell’autorevolezza di un sistema di relazioni industriali in grado di governare un complesso sistema di settori e capace di comprenderlo fino in fondo e di valorizzarlo. Una importante presa di responsabilità di tutti gli attori coinvolti per salvaguardare al meglio il futuro di imprese e lavoratori.
“Questo accordo ha il merito di aver mantenuto i minimi salariali dei cinque settori del ccnl – ha espresso soddisfatta la segretaria generale Femca Cisl Nora Garofalo – così da proseguire sulla strada delle positive relazioni sindacali grazie alle quali è possibile raggiungere obiettivi comuni e soluzioni condivise, cosa che si auspica possa accadere anche sul tavolo del gomma plastica”.
Non una, ma dieci “Cene di Natale” al Refettorio Ambrosiano. Grazie alla collaborazione con NGC Medical, il Refettorio Ambrosiano potrà offrire ai suoi ospiti durante le feste natalizie 10 cene speciali.
L’operazione partirà venerdì 22 dicembre, si concluderà martedì 9 gennaio e comprenderà il pranzo della vigilia, il 24 dicembre.
Per tutto questo periodo, gli ospiti troveranno a tavola ricette e un servizio svolto dai volontari che, in sintonia con i principi e i valori anti-spreco e solidali cui si ispira il Refettorio Ambrosiano, sapranno far rivivere il clima natalizio anche a chi ne è escluso.
«Al Refettorio Ambrosiano ogni persona è un ospite di riguardo e durante questi giorni di festa, i più difficili per chi si trova in difficoltà, troverà da noi un ambiente ancora più accogliente, grazie a questa nuova collaborazione tra il Refettorio Ambrosiano e una realtà produttiva che ha voluto restituire alla collettività il successo ottenuto, pensando alle persone che si trovano in una condizione di maggiore debolezza», spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
«Il 2017 è stato ancora un anno in crescita per NGC Medical e la conclusione vuole essere in linea con i risultati conseguiti e con lo spirito aziendale - afferma l’amministratore delegato di NGC Medical, Davide Arcidiacono -. Per questo NGC ha accolto con entusiasmo la proposta della Caritas Ambrosiana di supportare dieci cene destinate a cento commensali, da offrire a persone in difficoltà presso il Refettorio Ambrosiano. Per il management della Società è stata una occasione particolare per articolare in un campo differente la missione di NGC, che la vede costantemente impegnata a sostenere le attività volte al miglioramento della qualità della vita. E la possibilità di affiancarsi alla Caritas Ambrosiana è garanzia di operare a livello di eccellenza anche in questo settore. Lavorare per il cambiamento e l’innovazione non può prescindere dall’impegno a donare un sorriso a chi più è in difficoltà».