La macchina (diversi milioni spesi) si è già messa in moto e non può essere fermata. L'Esposizione del 2015 deve andare avanti: per l'immagine di Milano e dell'Italia, per le aspettative di lavoro e di sviluppo di chi ci ha investito. E il sindaco non può chiamarsi fuori.
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Nokia Siemes di Cassina de Pecchi contro la decisione della multinazinale di licenziare 580 dipendenti di cui il 90 per cento nel milanese. Questa mattina una delegazione composta dai rappresentanti sindacali è stata ricevuta in Arcivescovado da don Walter Mangoni responsabile della Pastorale del lavoro.
In Lombardia su 900 interessati solo la metà ha trovato una soluzione. L'azienda spinge sulle dimissioni incentivate. La Cisl invita i lavoratori alla cautela e prima di firmare di verificare la propria posizione presso il sindacato e il patronato Inas (www.inas.it)
Il sindaco di Milano ha rimesso nelle mani del presidente del Consiglio Monti il mandato di Commissario straordiario di Expo 2015. Pisapia, a mille giorni dall'inaugurazione, chiede una maggiore impegno del Governo e del Parlamento. Anche Formigoni è daccordo "Il governo deve uscire dall'ambiguità". Il governo ha replicato annunciando la costituzione di un coordinamento.
Il 30 giugno dovrebbe essere la data ultima entro la quale decidere dove e come fare la Città della Saluto, il nuovo polo sanitario in cui si dovrebbero trasferire l'istituto Besta e quello dei Tumori. Comune di Milano e Regione discutono sulla sede: al momento l'ipotesi più probabile è l'ex area Falck di Sesto San Giovanni.
Danilo Galvagni (Cisl) fa il punto su quello che finora è stato fatto dall'amministrazione comunale con le osservazioni del sindacato. Il giudizio per il momento è sospeso: dopo le buone intezioni e gli annunci è arrivato il momento delle decisoni e delle azioni concrete.