ACCESSO AL LAVORO
Apprendistato, chi lo fa e a chi serve

Ben l’85% dei contratti non arrivano ai tre anni. In provincia di Milano ci sono a disposizione 12 milioni e sono 16 mila gli apprendisti avviati, ma la formazione risulta legata a ...il primo che arriva.  C'è poi l problema dell'età.

“Ci sono a disposizione 12 milioni, 8milioni nuovi più 4milioni che non erano stati utilizzati. Sono 16 mila gli apprendisti avviati, ci sono gli operatori enti accreditati e il sistema dotale e la  formazione che risulta legata al prima che arriva. Poi, I nostri con apprendistato non vanno a lavorare giovani”, sostiene Cristina Pinoschi, Dirigente della Provincia di Milano. Altro dato di fatto allarmante è che gli apprendisti in genere sono al quarto livello del  commercio, in genere addette alla vendita, che risultano tra coloro che maggiormente non arrivano a completare la durata dell’apprendistato. Poi c’è il caso  degli apprendisti assunti al secondo livello, come revisore contabile, una delle figure occupazionali che più risulta come prima occupazione di giovani laureati, in genere laurea in Economia e commercio, peccato che se l’apprendistato va a coprire figure professionali come ingegnere che già in genere trovano facile accusabilità e ben retribuita, o revisori contabili che quando non avevano l’apprendistato venivano praticamente inquadrati subito ed erano ricercatissimi.  Insomma l’apprendistato deve abbassare i costi delle aziende nelle figure professionali che già sono richieste e immediatamente allocabili o devono assottigliare le fette di disoccupazione nelle fasce di età critica che ha raggiunto il 35% di disoccupazione? Deve dare formazione ai laureati, specializzati, con master, dottorato etc o dare formazione ai 15enni - ventenni?

E arriviamo al Titolo di studio. Dottorati che fanno l'apprendistato? E  affidabilità della banca dati, del tutto inutilizzabile secondo Cristina Pinoschi: “Il 9% che non indica il titolo di studio”. Milano ha il 56% della capacità di attrarre. Il commercio prevalentemente, addetto alla vendita, assistenze alla famiglia, poi ci sono i Tecnici, sanità ma solo per il 20%. Col risultato che il giudizio degli apprendisti è: “Formazione ridondante, inutile”. “Un patimento molto importante” invece per le aziende. La dottoressa Pinoschi, conclude : “Si deve superare il concetto di aula”. Giudizio sull’apprendistato? “Subentrerà la rassegnazione che spingerà all'uso dello strumento”.

13/06/2012
Benedetta Cosmi - b.cosmi@jobedi.it
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