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Al congresso dei pensionati l’emergenza caro-vita ma anche consapevolezza di poter contare nel dibattito politico e sociale. E una mission: ripartire dal radicamento sul territorio per rappresentare dignitosamente gli over 65.
Non è un momento facile per la fascia di popolazione over 65. Da molti indicata come l’unica fonte di sostentamento per le generazioni dei nuovi precari, in realtà i pensionati italiani si trovano in difficoltà come mai prima: hanno perso in 10 anni il 30% del potere d’acquisto, hanno una tassazione al 45% sul loro assegno e secondo le ultime statistiche sono sotto la soglia di povertà nella misura di 2 su 3.
Al primo congresso Fnp di Milano Legnano e Magenta, il sindacato territoriale dei pensionati si è interrogato sull’azione solidale e sul welfare solidale possibile. Un modo per discutere sulle nuove necessità della categoria: da un lato il dovere morale di assistere i giovani in difficoltà, dall’altro la necessità di migliorare le proprie condizioni di salute, benessere economico e qualità di vita.
«Solo insieme si può rivendicare i diritti – ha detto il segretario Anna Matilde Tombini – perché dobbiamo sostenere il diritto alla salute così come quello del lavoro. La longevità conquistata nell’ultimo secolo pone interrogativi. Ma la crisi economica ha fatto il resto: tocca a noi lavorare per il benessere di tutti. La comprensione e lo scambio di esperienze sono alla base della solidarietà tra generazioni».
La federazione è ben radicata sul territorio e con l’avvio della città metropolitana, della quale attualmente ricopre quasi fedelmente il raggio d’azione, ci si aspetta maggior proselitismi. Sul territorio milanese ci sono 47 leghe e interleghe aggregate in 11 zone. Specie a Milano si è calcolato che gli over 65 rappresentano il 21% dei residenti ovvero potenzialmente in tutta la provincia 650mila soggetti.
La centralità dell’iscritto per i servizi della Fnp è testimoniata da quanto duro lavoro fanno sul territorio gli sportelli Inas e Caf. «La Fnp ha compiuto i primi 60 anni – ha detto Tombini – e bisogna promuovere servizi e opportunità all’interno ed esterno. Il futuro del sindacato si gioca anche nei rapporti con il governo a livello locale e nazionale. Pochi Comuni rispondono alla nostra richiesta di confronto ma insisteremo». Attualmente alla Fnp-Cisl di Milano ci sono circa 40mila iscritti, ai quali si aggiungono gli oltre 14mila di Legnano-Magenta per un totale di circa 54mila.
SANITA’ – Nel momento della relazione, grande risalto e grande riscontro ha avuto la critica alla riforma pensionistica recente «che ha messo in difficoltà molti uomini e donne e soprattutto i tagli ai non autosufficienti, per cui da noi si investono 403 euro pro-capite a dispetto degli oltre 700 di Germania e Gran Bretagna». Marcello Sergio, della segreteria Fnp, sintetizza così la propria mission: «A noi tocca cercare le risposte su come far fronte alla richiesta di aiuto che proviene dalle famiglie, l’incapacità che si ha nell’affrontare i problemi dei disabili in solitudine, i costi dei servizi. La nostra risposta sarà un’organizzazione che pone la persona al centro dell’interesse attraverso i nostri servizi e la contrattazione sociale in ogni ambito. Chiediamo che venga finanziato il Fondo per la non autosufficienza cheè un dovere di civiltà. Altresì chiediamo che sia adeguato il potere d’acquisto delle pensioni ancora bloccate. Al nostro interno pensiamo di distribuire le risorse con nuovi criteri più rispettosi del territorio e fare uno sforzo uilteriore per garantire servizi di qualità a tutti gli iscritti».
Segreteria: Marcello Sergio, nuovo segretario generale, Emilio Didonè, Angelo Carcassola; Carlo Romanelli, Patrizia Egle Messina