FLASH (AGIELLE) FLASH MILANO - PISAPIA: NESSUNA PREOCCUPAZIONE PER EXPO, I LAVORI PROCEDONO COME PREVISTO. SI' AL TERZO SUBCOMMISSARIO DELEGATO DA SALA. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - "Una persona che conosce il tema ed è una professionista del settore". Con queste parole l'assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, ha salutato Lorella Sossi neo direttore generale dell'Aler di Milano. "Da oggi si deve cambiare pagina - ha proseguito l'assessore durante la conferenza stampa di presentazione di Lorella Sossi - Quando si parla di Aler Milano non lo si può fare solo per i problemi che abbiamo riscontrato per quanto numerosi e gravi essi siano. Certo, sono eticamente intollerabili e economicamente insostenibili sprechi e deviazioni rispetto a quella che è la mission delle Aler". L'assessore ha poi spiegato che, con il presidente Gian Valerio Lombardi, è stata trovata un'intesa per cercare di arginare il problema. "E' necessario approcciarsi in modo diverso alle case popolari - ha detto Bulbarelli - le difficoltà non mancano, ma già stiamo lavorando a un piano di risanamento per l'azienda. La due diligence che abbiamo commissionato ci ha permesso di fare chiarezza sulla reale situazione dell'Ente, ora bisogna guardare avanti per cercare di dare risposte vere alle tantissime domande che abbiamo e per cambiare la carta di identità di Aler". Assessore e presidente non hanno nascosto la preoccupazione che nasce dalla tassazione molto forte cui sono sottoposte le Aler. Nel 2012 quella di Milano ha dovuto pagare oltre 30 milioni di euro di imposte. In questa prospettiva è fondamentale il lavoro comune iniziato con l'amministrazione milanese che "Dovrà lavorare con noi e non contro - ha auspicato Bulbarelli - Ci dovrà essere sintonia di intenti, senza accuse di azioni pregresse fatte o non fatte". Il presidente Lombardi ha poi illustrato brevemente le priorità dell'Aler. Al piano di risanamento si accompagnerà una nuova modalità di approccio nei confronti dell'utenza. "Alla luce della relazione commissionata dalla Regione - ha spiegato - cercheremo di fare un progetto organico anche sulle società partecipate per superare questo sistema. Le attività in capo a esse le faremo direttamente tramite la nostra organizzazione aziendale". In particolare, per quanto riguarda Asset, la ricetta di Lombardi è di ricapitalizzare l'azienda e gestire direttamente, anche ricorrendo alla vendita là dove possibile, il suo cospicuo patrimonio. Anche le altre società che non saranno ritenute utili saranno chiuse. Bulbarelli e Lombardi hanno poi ricordato alcuni numeri che complicano ulteriormente la situazione dell'azienda. Più di un inquilino su tre non paga il canone di locazione; più di 4000 pagano l'affitto minimo (20 euro al mese) e altri 18000 pagano 50 euro. "Se le entrate in aziende come queste - hanno osservato - dovessero coprire il 50 per cento circa dei costi, è evidente che ci troviamo ad affrontare problema di fondo di una certa importanza". "Il punto di partenza - ha concluso Bulbarelli - sarà la riforma della Legge 27. Questa sarà il vero cambiamento per le politiche abitative". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Milano, anche quest’anno, avrà il suo Luna Park nei giorni di Carnevale. E come le grandi capitali europee, da Parigi a Berlino, da Londra a Copenaghen, sarà nel centro, al parco Sempione, dove è nato tanti anni fa. “Ma deve essere chiaro, – spiega Vincenzo La Scala, segretario della Cisl spettacolo viaggiante – noi abbiamo due grandi obiettivi: divertire ragazzi e famiglie milanesi e salvaguardare l’ambiente. Col passare del tempo, il più bello e pulito tra i divertimenti che ha accompagnato generazioni di giovani e che si è ridimensionato, passando da duecento a una sessantina di attrazioni, ha stretto un’alleanza con la città. Per rispettare il verde, i cittadini che abitano i quartieri del centro ma soprattutto i ragazzi che vengono a divertirsi sulle Giostre”. Ma come si traducono questi due obiettivi? C’è una specie di decalogo, scritto a quattro mani coi tecnici del comune, con regole chiare: giostre rigorosamente montate sui vialetti dove si cammina e non sul verde; salvaguardia dei cordoli posti tra i viali del parco e le aiuole circostanti; transenne alte 2 metri a protezione dei giardini; impianti elettrici gestiti da una ditta altamente specializzata; percorsi obbligati per rispettare le piante; numerosi bagni chimici; no musica e chiusura serale. Non basta, i giostrai hanno fatto un accordo coi City Angels per migliorare la sicurezza e niente alcool ai minorenni, al bando i contenitori di vetro. “Le giostre di Carnevale sono una tradizione popolare alla quale i milanesi, ma anche le tante famiglie che arrivano dall’hinterland, non vogliono rinunciare – conclude La Scala – e lo spazio ideale è proprio il parco Sempione. Negli anni scorsi, gli amministratori dell’epoca ci hanno costretto ad una triste ed inconcludente migrazione, prima in via Novara, poi a Lampugnano e a Bonola, per finire in viale Puglie. Ma il Carnevale Ambrosiano vive in centro e i milanesi ci vogliono lì, al parco Sempione”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Informazioni di servizio, aggiornamento su bandi e progetti, trasparenza amministrativa, opportunità di lavoro e di studio, eventi e manifestazioni. Nasce www.migeneration.it, il portale dei giovani milanesi. Migeneration.it sarà l’interfaccia dell’Amministrazione comunale per le politiche giovanili, ma anche un luogo dove chiunque potrà collaborare attivamente con commenti e suggerimenti da “postare” on-line. Il nome della piattaforma riprende il tema del Forum delle Politiche Giovanili “Mi Generation”, per dare continuità al lavoro discusso a fine settembre. “Mi Generation – ha dichiarato il delegato del sindaco alle Politiche Giovanili, Alessandro Capelli – viene a colmare un vuoto. Da oggi il Comune ha un nuovo strumento di comunicazione pensato per i giovani e rivolto a loro. Questo sito è un esempio concreto dell’impegno di questa amministrazione verso le politiche giovanili. Mi Generation è anche la finestra sul mondo dell’Informagiovani, uno spazio che si aprirà sempre più alla città e che assomiglierà sempre meno a un ufficio di sola rappresentanza del Comune”. Il sito è stato realizzato utilizzando le ultime tecnologie web (HTML5, CSS3 e, per alcune funzionalità ed animazioni, il framework Javascript jQuery). L’architettura del sito è strutturata al fine di semplificare l’aggiornamento, la velocità di caricamento e l’intuitività di utilizzo, con una particolare attenzione all’interazione con i maggiori Social Network. I contenuti, infatti, non si limitano a quelli pubblicati sulla piattaforma stessa, ma vengono ripresi direttamente anche dai Social Network attualmente utilizzati (Twitter, Facebook ed Instagram). Mi Generation si avvarrà di una ‘redazione diffusa’ che condividerà iniziative, eventi, appuntamenti, anche attraverso l’ausilio grafico di Google calendar. Inoltre, nella sezione “media” saranno fruibili gli interventi in diretta di Shareradio. Proprio attraverso Shareradio si darà voce a un progetto formativo nato dalla collaborazione con diversi soggetti (Consorzio Imprese Sociali, Diapason, Coop. Lotta contro l'emarginazione, Arci Milano e associazione Joint) dal titolo “Effetto Larsen”: una serie di sei aperitivi radiofonici organizzati in collaborazione con Shareradio e il network di webradio comunitarie I Have a Stream presso l'Informagiovani di via Dogana 2 fino ad aprile 2014. Durante le serate radiofoniche saranno invitati a partecipare i protagonisti di Mi Generation, per raccontarne gli sviluppi dopo il forum delle politiche giovanili Mi Generation Camp di fine settembre 2013. - (agiellenews.it)
Dove finiscono le nostre tasse? Secondo una elaborazione dell’Ufficio studi della CGIA, il 77 per cento dell’ammontare complessivo delle tasse pagate dagli italiani finisce nelle casse dello Stato centrale. Su 472,7 miliardi di euro di imposte dirette, indirette e in conto capitale versate dai contribuenti nel 2012 (ultimo dato disponibile), ben 364,2 miliardi sono stati incassati dall’Erario, 78,9 miliardi sono finiti alle Regioni (pari al 16,7 per cento del totale), 23,8 miliardi ai Comuni (pari al 5 per cento del totale), 4,1 miliardi alle Province (0,9 per cento del gettito complessivo) e 1,5 miliardi alle Camere di Commercio (0,3 per cento del totale).
“Nonostante le riforme avviate in questi ultimi venti anni – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – siamo ancora alla metà del guado. Non apparteniamo più al club dei Paesi unitari, ma nemmeno a quello degli Stati federali. Sul fronte ! fiscale la stragrande maggioranza del gettito finisce ancora nelle casse dell’Erario, mentre la spesa è stata progressivamente trasferita alle Amministrazioni locali. Al netto di quella previdenziale e degli interessi sul debito pubblico, oltre il 57 per cento della spesa pubblica italiana è ormai in capo alle Regioni, alle Province e ai Comuni. Insomma, la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma la maggioranza dei centri di spesa è ubicata in periferia”.
Dalla CGIA fanno notare come nei principali Paesi federali le entrate fiscali delle Amministrazioni locali siano molto importanti. Se in Germania il volume delle tasse che finisce nelle casse dello Stato sfiora il 51 per cento, in Spagna il gettito erariale scende addirittura al 34,5 per cento. La situazione si capovolge se analizziamo la situazione dei principali Paesi unitari presenti in Ue. In Francia, quasi l’80 per cento delle tasse pagate dai transalpini finisce allo Stato centrale, mentre nel Regno Unito l’incidenza raggiunge addirittura il 94 per cento. A livello centrale la parte più consistente del gettito arriva dall’Irpef sulle persone fisiche: nel 2012, nelle casse dell’Erario sono arrivati poco più di 151 miliardi di euro. Significativo anche il peso dell’Iva: sempre nel 2012 lo Stato ha incassato quasi 87 miliardi di euro. Alle Regioni, invece, l’imposta che garantisce il gettito più importante è l’Irap: sempre nel 2012 le imprese hanno versato oltre 33 miliardi di euro. La principale fonte di gettito delle Province è l’imposta che viene applicata sulle assicurazioni Rc auto: l’importo incassato nel 2012 è stato pari a 2,4 miliardi di euro. Infine, per i Comuni la voce più significativa è l’Imu: nel 2012 questa imposta ha garantito 15,6 miliardi di gettito.
“Auspico – conclude Bortolussi – che il Governo Letta prosegua e dia un contributo importante al compimento della riforma sul federalismo fiscale avviata negli anni scorsi. Ricordo che in Europa i Paesi federali presentano un costo per il funzionamento della macchina pubblica pari alla metà di quello sostenuto dai Paesi unitari. Per un Paese come il nostro che ha una spesa pubblica complessiva annua che quest’anno dovrebbe superare gli 815 miliardi di euro, ridurre drasticamente il costo della Pubblica amministrazione sarebbe un risultato di portata storica”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Questi i contenuti principali della legge sulla competitività delle imprese adottata da Regione Lombardia, che ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro. ACCORDO PER LA COMPETITIVITÀ - Permette l'abbattimento di tutti gli oneri burocratici conseguenti l'avvio o l'ampliamento di una attività di impresa, la riduzione del carico fiscale, la contestuale valutazione (in via preventiva) degli interessi pubblici e privati, la concentrazione di agevolazioni e contributi. RIDUZIONE DEL CARICO FISCALE - Progressiva riduzione del carico fiscale, regionale e locale, per le Mpmi. ACCESSO AL CREDITO E FINANZIAMENTI - I punti principali sono: potenziamento degli interventi di garanzia per le Micro piccole imprese tramite l'ottimizzazione della filiera delle garanzie e la riorganizzazione del sistema regionale dei Confidi; differenziazione degli interventi per Micro piccole e medie grandi imprese (esempi: minibond, fo! ndi di investimento in capitale di rischio), promuovendo modelli sperimentali alternativi di finanziamento per le medie e grandi imprese; sperimentazione della moneta complementare (sistema elettronico di compensazione multilaterale). RAZIONALIZZAZIONE DEI SUAP - Definizione dei criteri per la gestione associata delle relative funzioni e progressiva delega delle stesse alle Camere di commercio. COMUNICAZIONE UNICA - Con un'unica dichiarazione in via telematica al Registro delle imprese si avvia l'attività; la documentazione viene conservata presso la sede dell'impresa e successivamente acquisita al Fascicolo elettronico d'impresa. FASCICOLO ELETTRONICO D'IMPRESA - Viene istituito presso le Camere di commercio il 'Fascicolo elettronico' con lo scopo di raccogliere in un unico punto tutte le informazioni, i documenti e gli atti concernenti la vita dell'impresa. Ogni Amministrazione, comprese quelle preposte ai controlli, non potrà richiedere all'impresa documenti, autorizzazioni, atti e certificazioni che sono depositati presso il fascicolo elettronico e sono telematicamente consultabili. CONFERENZA DI SERVIZI TELEMATICA - La valutazione degli interessi pubblici complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi avviene in sede di Conferenza di servizi, da espletarsi in una sola seduta e in via telematica. Ciascuna Amministrazione rilascia il proprio parere contestualmente ed esclusivamente in via telematica. SISTEMA DEI CONTROLLI - Il ricorso a controlli e verifiche presso le aziende non può avvenire se non dopo aver esperito l'esame dei documenti archiviati nel 'Fascicolo elettronico'. L'attività di verifica e controllo non può sospendere l'attività di impresa, anche qualora siano riscontrate difformità deve essere concesso all'impresa un termine per sanare i vizi rilevati. Di norma le attività di controllo, specie quelle dipendenti da autorità amministrative regionali (Arpa e Asl), avvengono sulla base di "cheklist" previamente definite, condivise e pubblicate dalla Giunta regionale. La definizione di ruoli e compiti per evitare inutili e costose sovrapposizioni, vale il principio secondo cui ciò che è stato già oggetto di controllo da parte di una autorità amministrativa, salvo modifiche intervenute, si considera positivamente verificato. Si riconosce pieno valore legale alle certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione, sollevando l'impresa e l'imprenditore dalla conseguente responsabilità: si sposta l'asse del controllo dall'impresa all'ente certificatore (società o professionista). MADE IN LOMBARDY - La Legge istituisce il riconoscimento del 'Made in Lombardy' finalizzato alla certificazione della provenienza del prodotto da attribuirsi secondo i requisiti definiti dalla Giunta. (agiellenews.it)
Dopo il successo dell’ultima edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 150 giovani studenti delle più prestigiose scuole di moda e design in Italia, torna l’appuntamento con il Talent Day organizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana e da Adecco Training. L’evento si terrà il 21 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso Palazzo Giureconsulti a Milano, nel cuore della Woman Fashion Week e si inserisce nell’ambito dell’ampio progetto “Job Network”. Avviato lo scorso anno dalla collaborazione tra CNMI, Adecco Training e Adecco Tourism & Fashion, il progetto prevede una serie di iniziative per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e sostenere le imprese associate nel percorso verso un modello di business responsabile e sostenibile, grazie ad attività di formazione specifica e continua su tematiche attuali legate all’evoluzione del Retail Management con focus sul mercato Russo-Asiatico, alle nuove frontiere dell’e-commerce fino ai social network e alle strategie per coinvolgere e fidelizzare il cliente.
“New Fashion web jobs: ruoli responsabilità e talenti specifici” è il tema che verrà affrontato in questa terza edizione che vedrà la partecipazione di aziende di primo piano nel mondo della moda, quali Dolce & Gabbana, Canali, Luxottica Group, Benetton Group e Inditex Italia, e dei maggiori esperti nel recruiting e nelle nuove modalità di comunicazione 2.0 per il mondo del fashion. Attraverso gli interventi di Giulio Xahet, Senior Consultant della Faculty Social di Adecco Training e autore del libro “Le nuove professioni del web”, di Paola Vee, editrice di Les Cahiers Fashion Marketing, e la condivisione di testimonianze nella tavola rotonda “Recruiting 2.0 nuovi ruoli, nuove responsabilità, nuovi talenti”, l’evento mira a offrire ai giovani partecipanti una chiave di lettura delle principali evoluzioni del settore: quali sono le professionalità di oggi e quali quelle del futuro, quali i nuovi ruoli, le competenze e i talenti necessari, come è cambiato il modo di comunicare e di ricercare lavoro nella moda.
La progressiva trasformazione delle aziende in “social organization”, grazie al crescente impatto del web 2.0 e alla diffusione dei social network, ha favorito la nascita di nuove figure professionali, dal Content Manager al Community Manager, dal Digital PR all’E-Reputation Manager & Web Analyst, che possono offrire opportunità di lavoro e di carriera, accanto alle più tradizionali e inflazionate professioni nel mondo della moda.
Accanto ai Talent Day per i giovani studenti, continua l’attività di raccolta delle candidature, promozione dei profili sul portale Job Network e la pubblicazione delle offerte di lavoro disponibili da parte di Adecco Tourism & Fashion insieme a Camera Nazionale della Moda Italiana. A oggi si sono iscritti sull’area “Job Network” oltre 800 candidati e oltre 400 sono stati intervistati. Inoltre, su richiesta specifica delle singole aziende, Adecco Tourism & Fashion offrirà un servizio di assessment dei candidati attraverso colloqui individuali e somministrazione di questionari valutativi. Adecco Formazione gestirà gli apprendisti eventualmente inseriti dalle aziende.
Il portale Job Network è visitabile al link http://www.cameramoda.it/it/servizi/job-network/
(AGIELLE) - Milano - Mai come in tempi di crisi economica separarsi non è un buon affare. Questa è la sintesi dell’indagine condotta per Immobiliare.it dall’Istituto di ricerca Demoskopea che ha intervistato un campione rappresentativo dei circa 2.700.000 divorziati e separati italiani per evidenziare le conseguenze che una separazione ha sull’economia personale, con un’attenzione particolare all’argomento casa, elemento cardine attorno a cui ruota la vita della famiglia. Complessivamente in Italia 610.000 divorziati stanno ancora pagando le rate del mutuo ottenuto per comprare la casa coniugale (22,6%), ma se a un anno dalla fine della relazione questa percentuale sale fino al 54,7%, fra chi è separato da più di cinque anni crolla al 5,4%. Dopo la fine del matrimonio più della metà delle persone prova a chiedere un nuovo mutuo alle banche (46,2% del campione, equivalente a 1.248.000 persone), ma quasi la metà di loro si è visto negare la concessione. «La fine di un matrimonio è uno degli eventi psicologicamente più provanti – ha dichiarato Carlo Giordano, Ad del Gruppo Immobiliare.it – e purtroppo a esso sono spesso legate altre questioni da gestire, come il diritto di continuare a vivere nella casa coniugale o la difficoltà di riuscire a far fronte a un nuovo acquisto o all’affitto di un altro appartamento». Il 42,2% dei divorziati denuncia una condizione economica peggiorata dopo la separazione, soprattutto durante il primo anno (45,3%) e proprio l’impossibilità di far fronte alle spese di una nuova casa spiegano come mai, nei primi dodici mesi successivi alla fine del matrimonio, il 57,8% dei separati dichiari di abitare ancora sotto il tetto coniugale. Quello che ha messo in luce l’indagine di Demoskopea condotta per Immobiliare.it è come il campione di chi, sia pure separato, vive ancora nella casa matrimoniale sia equamente suddiviso tra uomini (51,5%) e donne (48,5%), segno che la crisi costringe molte coppie ad accettare la condizione di separati in casa, in attesa di trovare una soluzione alternativa e, soprattutto, sostenibile economicamente. Se in molti casi, quando la coppia scoppia, la soluzione abitativa preferita è quella dell’affitto di un’altra casa (26,6% dei separati da meno di un anno), è importante evidenziare come addirittura il 10,9% dei separati sia costretto a tornare a vivere nella casa dei propri genitori, dimostrando come la famiglia di origine sia, in caso di separazione, un’ancora di salvezza anche economica tanto per gli uomini quanto per le donne visto che, nell’uno come nell’altro caso, la percentuale di quelli che tornano in casa coi genitori è identica. I dati relativi alle condizioni economiche sono stati molto influenzati dalla provenienza geografica degli intervistati, rivelando alcune differenze importanti fra le varie aree del territorio. Come ha evidenziato il Centro Studi di Immobiliare.it, le case al centro Italia costano più che altrove (in media 2.718 euro/mq) ed è proprio qui che, di conseguenza, i separati si sentono più poveri (52,4% degli intervistati). Godono di condizioni economiche migliori gli italiani divorziati che vivono al Nord-Ovest del Paese: tra di loro solo il 34,3% dichiara di risentire delle conseguenze della separazione sulle sue proprie finanze, molto probabilmente perché è proprio nel Nord Ovest che le donne lavoratrici sono più numerose, e quindi economicamente più indipendenti, e dove è meno sentita la differenza di salari fra uomini e donne. L’indagine condotta da Demoskopea per Immobiliare.it ha evidenziato come, per mettere fine alla diatriba che chi si separa deve spesso affrontare riguardo alla proprietà dell’abitazione, servano in media cinque anni. Se il 39,6% del totale del campione intervistato risulta essere ancora proprietario dell’abitazione, la percentuale scende notevolmente fra chi si è separato da oltre cinque anni arrivando solo al 23%, tutti gli altri hanno evidentemente raggiunto un accordo con l’ex coniuge o venduto la casa a terzi. «Grazie all’indagine realizzata per Immobiliare.it – ha dichiarato Stefano Carlin, Ad di Demoskopea – siamo stati in grado di evidenziare un altro aspetto molto interessante, parlando delle nuove condizioni economiche da separati, è molto alta la percentuale di chi si sente più povero fra i divorziati con figli maggiorenni. Facile ipotizzare che queste persone devono far fronte alla fine dell’assegno di mantenimento». - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Monza - Produzione, ordini e fatturato, il 2013 si chiude per le imprese manifatturiere della Brianza con due segni positivi su tre. Tra gli indicatori che determinano l’andamento congiunturale torna a crescere la produzione, che registra nel IV trimestre 2013 un aumento sia a livello congiunturale (+0,6% rispetto allo scorso trimestre) che a livello tendenziale (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2012). Migliorano gli ordini. Se l’andamento costante degli ordini esteri rappresenta una peculiarità del manifatturiero in Brianza (+6,2% rispetto allo scorso anno e +1,7% rispetto allo scorso trimestre), l’aumento degli ordini interni in questo trimestre rappresenta un elemento importante per l’industria brianzola, con una variazione tendenziale di +1,6% rispetto a un anno fa e una variazione congiunturale del +0,6%, rispetto al III trimestre. Solo il fatturato resta di segno negativo: -0,4% rispetto al III trimestre 2013 e -1,7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Segnali di miglioramento, dunque, che necessitano ancora di conferme. Soprattutto sul versante dell’occupazione: il saldo occupazionale resta negativo, attestandosi a -0,2%, e il ricorso alla cassa integrazione guadagni cresce lievemente rispetto allo scorso trimestre (la quota di imprese che ne ha fatto ricorso passa dal 17,1% al 18,1%). Per il 2014 cresce la percentuale degli imprenditori che crede nel miglioramento dell’andamento di produzione e ordini. Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza. “L’ultimo trimestre del 2013 per l’industria manifatturiera della Brianza ha visto l’ingresso della produzione industriale nel quadrante positivo e contemporaneamente la crescita per il secondo trimestre consecutivo degli ordini interni - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - Si tratta di dati importanti che tuttavia devono essere confermati nei prossimi mesi. Per poter parlare di una crescita solida e strutturale, è necessario un ulteriore sforzo per tornare ai livelli di produttività registrati prima della crisi e per superare le criticità ancora stringenti del mercato del lavoro. Accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione restano gli asset sui quali come Camera di commercio interveniamo costantemente a supporto delle imprese.” “Il rapporto del Consiglio Competitività Ue - ha sottolineato Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Monza e Brianza - ha evidenziato che la produzione industriale italiana ha perso negli ultimi 5 anni il 24%, un dato che ci pone tra i peggiori d’Europa. Alla forte contrazione della nostra manifattura si sovrappone la buona capacità delle nostre imprese di competere sui mercati internazionali, e la decisa spinta all’innovazione soprattutto dei processi produttivi, dove siamo tra i migliori, ben al disopra della media europea. Competitività e innovazione sono i segni distintivi e il patrimonio delle imprese del nostro territorio, sono le leve da implementare, congiuntamente all’internazionalizzazione, affinché la produzione continui a crescere dopo gli ultimi segnali positivi ”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Città del Vaticano - È stato firmato oggi, nella Sala Regia del Palazzo Apostolico, in Vaticano, il Protocollo di Partecipazione della Santa Sede a Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 radunerà oltre 140 Paesi attorno al tema “Feeding the Planet, Energy for Life - Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. La cerimonia di firma si è svolta alla presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi, commissario generale della Santa Sede, e di Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015. Il Theme statement che ispirerà il Padiglione della Santa Sede sarà “Not by bread alone - Non di solo pane”, “per evidenziare - ha sottolineato Ravasi - soprattutto la dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le sue relazioni a tutti livelli. Il nutrimento interiore è tanto necessario quanto quello che risponde ai bisogni più immediati”. Dal valore universale della condivisione e della solidarietà fino alla tutela delle risorse della Terra che non vanno sprecate o depredate, il Padiglione della Santa Sede promuoverà una riflessione profonda sul concetto del “nutrimento” che Expo Milano 2015 è orgogliosa di ospitare. “Fin dall’inizio Expo Milano 2015 si è posta la sfida di essere un’Expo collaborativa, un momentodi confronto globale sulle principali sfide dell’umanità perché siamo convinti che sia questo il ruolo che devono avere le Esposizioni Universali del XXI secolo. - ha commentato Giuseppe Sala - In un mondo in cui troppi soffrono la fame e non hanno accesso all’acqua potabile, non si può più prescindere dall’urgenza di trovare, a livello mondiale, delle soluzioni per assicurare a tutti il diritto a un’alimentazione sufficiente, sana e sicura, garantendo un futuro sostenibile. Expo Milano 2015 non vuole essere solo una vetrina e non sta concentrando le proprie energie e le proprie risorse nella costruzione di monumenti architettonici: vogliamo che da questo evento resti un lascito immateriale ed etico, a nostro avviso prioritario, con nuovi scenari per affrontare le sfide alimentari del prossimo millennio. I temi della fame, della vita, della convivialità fanno parte dell’azione e del magistero della Santa Sede. Per questo la partecipazione del Vaticano rappresenta per noi un grande riconoscimento e un fondamentale contributo affinché questa Esposizione sia davvero, oltre che una riflessione dei Paesi, della comunità internazionale e della coscienza collettiva, anche una risposta a questioni ormai improrogabili per il nostro futuro”. Il Padiglione della Santa Sede avrà come elementi strutturanti temi ed eventi di carattere culturale ed artistico, oltre che spirituale e religioso in senso stretto. Quattro gli ambiti su cui insisterà la riflessione e, quindi, la progettazione e l’allestimento del Padiglione: un giardino da custodire: si tratta della tutela del creato, con tutte le sue risorse, dono elargito dal Creatore a tutta l’umanità, bene che non va sprecato o depredato e distrutto. Un cibo da condividere: la pagina evangelica della moltiplicazione dei pani è l’immagine-guida di questo ambito, in cui si sottolinea il valore universale della condivisione e della solidarietà, espresso in ambito cristiano da molteplici istituzioni che hanno attuato questo comandamento dell’amore fraterno. Un pasto che educa: l’ambito educativo è fondamentale per formare le giovani generazioni ad una cultura della relazione umana centrata sull’essenziale e non sullo spreco consumista (delle cose come delle persone). Un pane che rende Dio presente nel mondo: esiste infine una dimensione tipicamente religiosa e cristiana, ed è quella dell’Eucaristia, della mensa della Parola e del Pane di vita, “fonte e culmine” di tutta l’esistenza cristiana. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Jobyourlife, startup con uffici a Milano e Cagliari, che propone un’innovativa piattaforma di recruiting online, dopo aver stretto accordi con Greenpeace, McDonald’s, Coin, Willis e altre grandi aziende, avvia una collaborazione anche con il Comune di Milano. L’accordo, che segna l’inizio di una collaborazione tra pubblico e privato, firmato dall’Istituzione e dalla startup, riguarda la tematica dell’inserimento lavorativo: “le persone che si rivolgeranno al Comune di Milano per i servizi di orientamento al lavoro – spiegano Andrea De Spirt (24 anni, CEO e fondatore di Jobyourlife) e Lorenzo Mecocci (COO e Partner) – verranno orientate e aiutate ad iscriversi alla piattaforma Jobyourlife, sia spontaneamente sia a seguito di ricerche che noi segnaleremo mensilmente su Milano. Tutto questo per offrire ai cittadini una panoramica sempre più ampia riguardo le opportunità professionali e le posizioni aperte nelle diverse realtà aziendali. Il servizio, che è totalmente gratuito, nello specifico, si rivolge a disoccupati under 35.” In un momento di forte crisi economica, l’impresa, con questo passo avanti, vuole mettere un altro tassello per dare il suo contributo concreto. Avvicinandosi ancora di più agli utenti e in particolare ai cittadini, partendo proprio dal capoluogo lombardo, cerca di offrire uno strumento in più e un’altra occasione per mettere in contatto i giovani disoccupati con nuove opportunità professionali. “Jobyourlife è sempre alla ricerca di modalità per mettere in contatto gli utenti con nuove possibilità occupazionali – continua Andrea De Spirt – Il nostro obiettivo è questo e ogni volta che un nostro utente riesce a trovare un posto di lavoro grazie alla nostra piattaforma per noi è un successo. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare e ci stiamo impegnando per migliorare costantemente, agendo e offrendo proposte concrete”. E questa collaborazione, siglata con il Comune di Milano, vuole rappresentare un’altra azione concreta, che si aggiunge a tutti gli accordi stretti con altre importanti realtà aziendali che assumono. Le aziende che utilizzano Jobyourlife per la loro attività di recruiting online (considerando il vantaggio della geolocalizzazione dei curriculum), infatti, sono in costante aumento, così come il numero degli utenti iscritti (si sta raggiungendo la cifra di 100mila totali, con un incremento di 700/800 utenti registrati ogni giorno). “La collaborazione con il Comune di Milano – conclude De Spirit – è sicuramente un modello replicabile, che potrebbe aiutare i Comuni ad avvicinarsi ancora di più al cittadino dal punto di vista della ricerca di lavoro online”.- (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Crisi e mercato milanese della casa: se nel secondo semestre del 2013 in città si registra, rispetto all’anno precedente, una flessione media dei prezzi del -3,2% per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-B (prezzo medio di 4.968 euro al mq), del -3,2% per gli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio e del -2,9% per gli appartamenti vecchi o da ristrutturare, le compravendite nei primi nove mesi del 2013 registrano in un anno +0,1% contro il -9,7% nazionale (nel 2012 la riduzione era stata del -25% tra Milano città e provincia). In particolare a Milano nel III trimestre del 2013 le compravendite sono cresciute del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Negativa ancora su tutti gli indicatori la provincia: - 4,9% i prezzi per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-B nelle zone centrali, -4,7% nelle zone periferiche e -15,1% le compravendite. Più significative le flessioni dei prezzi del prodotto usato in provincia, dove rispetto a un anno fa le quotazioni degli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio calano mediamente del 7,2% nelle zone centrali dei comuni e del 6,9% in quelle periferiche e quelle degli appartamenti vecchi o da ristrutturare del 8,6%. Negozi, box e uffici. Negativo il trend in città anche per i prezzi dei negozi (-2,6%), dei box (-3,1%) e degli uffici (-3%), compresi quelli direzionali (-3,4%). Affitto sempre meno caro. In flessione anche i canoni degli affitti in città: -2,9% in sei mesi e -6,6% in un anno, -23,9% rispetto a cinque anni fa. Dove conviene acquistare oggi rispetto a cinque anni fa. E se in centro in media tengono prezzi degli appartamenti di nuova costruzione, con il picco di 12.750 euro in Vittorio Emanuele – San Babila, oggi si compra ai prezzi di cinque anni fa a Missori-S. Sofia (-1,2%). Sempre rispetto a cinque anni fa calano significativamente i prezzi del nuovo in diverse zone decentrate: Q.re Gallaratese-Trenno (-25%), Axum-Osp. S. Carlo (-15,2%), Baggio-Q.to Romano (-14,7%), S.Giulia-Rogoredo (-11,5%), Inganni – S.Cristoforo (-10,7%), Lambrate (-10,3%) e Salomone-Bonfadini (-10,2%). Diminuzioni maggiori in sei mesi. In calo in Centro, Vittorio Emanuele- S.Babila (-4,1%), Diaz-Duomo-Scala (-3,8%), nei Bastioni Repubblica-Porta Nuova (-2,8%), in Circonvallazione Navigli-Cassala (-3%) e nel Decentramento Accursio (-4,5%). In crescita in sei mesi: Solferino-Corso Garibaldi (+1,9%) nei Bastioni, Pisani-Gioia-Baiamonti (+3,9%) e Sarpi-Procaccini (+2,1%) in Circonvallazione. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 44° “Rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia” sul secondo semestre 2013 realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso l’Azienda Speciale Osmi Borsa Immobiliare, in collaborazione con gli agenti rilevatori Fimaa Milano Monza & Brianza. “Come avevamo previsto, negli ultimi mesi del 2013 si è verificata una graduale ripresa delle compravendite che a Milano, nel terzo trimestre dell’anno, sono cresciute di oltre nove punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano – principalmente per effetto del repricing, esteso ormai anche al prodotto di nuova costruzione e alle zone più centrali della città. Inoltre la diffusione sempre più marcata di abitazioni di qualità, con consumi energetici ridotti, unitamente alle trasformazioni connesse ad Expo 2015, stanno contribuendo a dare a Milano il volto e la forma di una capitale europea, in cui chi vi risiede si avvantaggia dei numerosi servizi, stimoli e possibilità che un tale contesto è in grado di offrire. Se ne sono accorti gli investitori stranieri la cui presenza, soprattutto per via del processo di revisione dei prezzi e della crescente presenza di un’offerta immobiliare di qualità, è decisamente aumentata nel corso dell’ultimo anno, con un particolare interesse per le zone Nord e Nord-Ovest dei Bastioni. Le premesse per la ripresa del settore immobiliare, con caratteristiche certamente diverse da quello che abbiamo conosciuto in passato, sembrano esserci, ma è necessario superare l’ ostacolo più rilevante, rappresentato dalle erogazioni bancarie ancora troppo scarse.” “Nel mercato residenziale si assiste al consolidamento di due mercati paralleli, con caratteristiche differenti: il mercato del prodotto “nuovo” e di quello “usato” - ha dichiarato Vincenzo Albanese, presidente Fimaa Milano Monza & Brianza - Il mercato dell’ “usato”, rispetto al “nuovo”, ha mostrato maggiore reattività, riconducibile principalmente alla maggior flessibilità del prezzo definito in fase di trattativa che non si verifica nel caso del “nuovo”. Questa dinamicità ha determinato un’inversione di tendenza dei volumi transati che a Milano, nel III trimestre del 2013, sono aumentati del 9,4%, con una conferma di incremento anche nel IV trimestre. Parallelamente registriamo una stabilizzazione dei prezzi che presumibilmente proseguirà nel I semestre 2014 con limature al ribasso dei valori top. Il mercato residenziale in Milano città è certamente un mercato di” sostituzione”, caratterizzato da una domanda che permane nei confini urbani: rispetto agli scorsi anni si verifica un’inversione di tendenza nel flusso della domanda che non dimostra apprezzare l’abitazione nell’Hinterland. In Milano città sono presenti molteplici iniziative di fascia medio-alta localizzate nel centro storico sia di nuova edificazione che di sostituzione edilizia, la cui domanda evidenzia una contrazione sia in termini di volumi che di prezzi. Infine, riteniamo che il I semestre del 2014 rappresenti un momento cruciale per la ripresa del mercato in termini di transazioni, anche in vista di Expo 2015 che diffonderà maggior fiducia nella domanda e alimenterà la voglia di “fare”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO – Il Comune di Milano ha sospeso l’attività della sala scommesse e gioco d’azzardo di via Cimarosa 4, in zona corso Vercelli, autorizzata dalla Questura il 13 gennaio scorso. L’ordinanza dispone la sospensione dell’attività, per ora per sei mesi, “quale misura eccezionale per la tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili che frequentano le aree e gli immobili in prossimità” della struttura. Ricordando i dati del Ministero della Salute, secondo cui la ludopatia colpisce il 20% dei giocatori che oggi in Italia sono circa 15 milioni, l’ordinanza del Comune evidenza la necessità di “prevenire il rischio che il gioco d’azzardo crei dipendenza, in quanto rappresenta una nuova emergenza sociale che colpisce le fasce più deboli e meno protette, con meno risorse economiche e culturali”. Nel provvedimento, inoltre, si sottolinea l’importanza di “evitare l’emulazione di comportamenti diseducativi e lesivi per la salute e l’equilibrio psicologico, in particolare per i giovani e le persone più fragili” e, contemporaneamente, di “porre in essere tutte le misure che rappresentano un deterrente ai comportamenti incivili, favorendo la vivibilità, la corretta e serena fruizione degli spazi da parte dei cittadini”. Altra finalità dell’ordinanza, quella di “prevenire ed eliminare i pericoli per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana derivanti dall’alta frequentazione della sala scommesse e dell’area circostante da parte di soggetti socialmente deboli e patologicamente dediti al gioco”. “Abbiamo ritenuto necessario intervenire - ha spiegato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris - in quanto strutture come quella di via Cimarosa danneggiano la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, e incidono negativamente sui comportamenti di bambini, giovani e famiglie. Si tratta di un caso particolare che potrebbe ripetersi a Milano, nonostante la recente legge regionale sulla distanza dai luoghi ‘sensibili’ delle nuove sale gioco e dei locali con slot machines”. L’articolo 13 del nuovo regolamento edilizio del Comune vieta l’apertura delle sale gioco e delle sale scommesse a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, strutture ricettive per categorie protette. Inoltre, sono indicati come ulteriori “luoghi sensibili” i parchi gioco, le caserme, gli ospedali e le cliniche, i luoghi di particolare valore civico e culturale come i musei e le sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica assistenza. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - L'industria metalmeccanica lombarda non sembra vedere la fine del tunnel. L'Osservatorio della Fim Cisl regionale, che sistematicamente rileva la situazione nelle 5.700 aziende della regione, che occupano 550 mila lavoratori, registra un ulteriore peggioramento della congiuntura. Lo evidenzia il 36° Rapporto sulle situazioni di crisi, relativo al 2° semestre 2013, che sarà presentato in una conferenza stampa, mercoledì 5 febbraio, alle ore 11 in via Tadino 23 a Milano. I dati, provinciali e regionali e per i diversi comparti, saranno illustrati dal segretario generale della Fim Cisl Lombardia, Nicola Alberta. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Troppa pioggia, gli allevamenti hanno i “liquami alla gola”. Il divieto di spandimento dei reflui che scadrà il 28 febbraio prossimo sta creando una situazione insostenibile per molti allevamenti zootecnici _ spiega la Coldiretti Lombardia _ da una parte le aziende agricole hanno le vasche di contenimento piene a causa della pioggia, dall’altra l’acqua caduta ha ridotto i campi a una poltiglia di fango e anche se si volesse intervenire ora la terra non è nelle condizioni di essere lavorata e ingrassata con il concime naturale. In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – ci sono almeno diecimila allevamenti alle prese con il problema dello spandimento dei reflui, mentre oltre 100 mila ettari di campi, più del 10% della superficie agricola regionale, rischiano danni alle coltivazioni di frumento, orzo, segale e triticale. Sono cereali autunno vernini _ spiegano i tecnici della Coldiretti _ che con il blocco dello spandimento non hanno potuto essere nutriti con il concime naturale dei reflui nonostante le piantine fossero cresciute a causa dell’inverno mite. E adesso quelle stesse piantine rischiano di annegare con le radici soffocate dalla troppa pioggia. “Un divieto di spandimento così lo abbiamo solo noi in Italia – spiega Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia – si tratta di un cappio al collo degli allevamenti perché impedisce di lavorare la terra e di prepararla per le colture primaverili quando ce ne sarebbe più bisogno. Per questo – conclude Prandini – chiediamo l’appoggio della Regione: è necessario che gli assessorati lombardi all’Ambiente e all’Agricoltura si muovano nei confronti del ministero per la cancellazione del divieto”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO – In occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale previsto per mercoledì 5 febbraio, il provvedimento Area C sarà sospeso tutta la giornata. Resta attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della Ztl Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri. A Milano l’agitazione è prevista dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - BRUXELLES - Senza sconti sull'Italia il primo report della Commissione Ue sulla corruzione in Europa. Secondo il rapporto il 97% degli italiani, ritengono che la corruzione sia diffusa nel proprio Paese. E per due europei su tre ma per l'88% degli italiani, le mazzette sono il modo più semplice per ottenere alcuni servizi pubblici. La corruzione in Italia vale circa 60 miliardi, il 4% del Pil. “Negli ultimi anni – si legge nel rapporto Ue - sono state portate all'attenzione del pubblico numerose indagini per presunti casi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e rimborsi elettorali indebiti, che hanno visto coinvolte personalità politiche di spicco e titolari di cariche elettive a livello regionale”. Il rapporto spiega anche sono stati sciolti 201 consigli municipali, 28 dei quali, dal 2010, per presunte infiltrazioni criminali. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - ROMA - Nel periodo 2014-2016 l'aumento di imposizione per le maggiori entrate previsto dalla versione finale della Legge di stabilità è salito complessivamente ad oltre 4,6 miliardi, rispetto agli iniziali 1,6 miliardi del disegno di legge originario. Solo per il 2014, da una previsione iniziale di maggiori entrate pari a 973 milioni, si è arrivati ad oltre 2,1 miliardi, con un incremento di quasi il 120%, mentre per il 2015 si passa addirittura da una previsione di riduzione del carico impositivo (-496 milioni) ad un aggravio di 639 milioni. A fronte di questi aumenti, le famiglie sono sempre più povere (negli ultimi 6 anni il reddito pro capite si è ridotto del 13% e sono andati persi 18mila euro a testa di ricchezza) e i consumi sono drammaticamente fermi (-4,2% nel 2012). Questi, in sintesi, i risultati dell'aggiornamento dell'Ufficio Studi Confcommercio sulle principali grandezze economiche, in cui si sottolinea come ancora una volta si confermi l'intenzione di continuare ad utilizzare la leva fiscale per far quadrare i conti pubblici invece di attuare quelle riforme indispensabili per sostenere famiglie e imprese e far ripartire l'economia. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Il gruppo Lactalis Italia – scrive Affaritalini.it - ha annunciato l'intenzione di chiudere due stabilimenti Galbani in Lombardia; lavoratori e volumi produttivi dovrebbero essere riallocati negli altri impianti del gruppo. La notizia è stata diffusa dai sindacati dell'agroalimentare (Fai, Flai e Uila) dopo l'incontro tenuto in Assolombarda con la proprietà. I sindacati hanno reagito dichiarando la stato di agitazione con il blocco di tutti gli straordinari. Lactalis, afferma una nota "ha comunicato l'esigenza di un nuovo piano industriale che, partendo dalla necessita' di ridurre i costi industriali, prevede la chiusura dello stabilimento di Caravaggio (Bergamo) che occupa 218 dipendenti e il reparto Gorgonzola di Introbio (Lecco) che occupa 8 dipendenti". L'azienda ha dichiarato di voler riallocare i lavoratori negli stabilimenti di Casale Cremasco, Certosa e Corteolona che acquisiscono le produzioni. Il coordinamento unitario dei sindacati ha espresso un giudizio "estremamente negativo", in quanto "tale decisione modifica sostanzialmente la strategia del gruppo francese, decidendo di intervenire in modo drastico sulla struttura Lactalis/Galbani in Italia". Oltre allo stato di agitazione e al blocco degli straordinari, i sindacati avvieranno una campagna di informazione negli stabilimenti coinvolti, e chiederanno un incontro urgente sia con l'azienda che con gli enti locali. Lactalis ha acquisito Galbani nel 2006. Il gruppo Lactalis Italia comprende anche marchi come Invernizzi, Cademartori, Locatelli, mentre Parmalat è controllata separatamente dalla casa madre francese. Nello stabilimento di Caravaggio si lavorano 250mila tonnellate di latte e si producono 40mila tonnellate di formaggi tra taleggio, quartirolo e gorgonzola, mentre a Introbio si trovano le celle di affinatura per il gorgonzola. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - "La decisione di rivedere i criteri del buono scuola da parte della Regione riapre con saggezza un dibattito importante, non solo perché il buono viene giustamente legato all'Isee, misuratore sempre più diffuso e capace di dire quali famiglie hanno bisogno di contributi pubblici e di stanare gli evasori mascherati, ma anche perché riapre il tema di come oggi sostenere al meglio il diritto allo studio e la libertà di scelta”. Così Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia, sulle nuove regole annunciate dalla Regione. “Condividiamo l'idea di voler sperimentare queste novità nei prossimi sei mesi per poi fare una verifica sui dati di fatto - aggiunge - Chiediamo da subito al presidente Maroni e all'assessore Aprea che le parti sociali siano coinvolte attivamente nella verifica della sperimentazione e nelle scelte successive”. Petteni conclude sottolineando che “Il tempo è cambiato e oggi nella scuola le priorità da sostenere sono diverse: penso soprattutto al tema dell'abbandono scolastico che dobbiamo contrastare maggiormente e al sostegno delle famiglie con figli studenti colpite dalla crisi economica". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - "Un lavoro importante, che introduce significative innovazioni nel proseguire un'esperienza meritoria avviata in passato. Crediamo nel 'buono scuola', ha funzionato bene e vogliamo farlo funzionare ancora meglio". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha presentato il nuovo provvedimento 'Dote Scuola' deliberato dalla Giunta regionale. Una delle novità più importanti è l'introduzione in via sperimentale dell'indicatore Isee, al posto del precedente indicatore reddituale al fine di avere un unico indicatore socio-economico per tutte le politiche regionali. Una scelta, ha spiegato il presidente Maroni, "che ci consente di uniformare questo tipo di contributo a quelli che la Regione eroga in altri settori, per evitare di dare un contributo a chi già ne riceve per altri motivi e scongiurando il rischio di penalizzare qualcuno". "Da oggi - ha aggiunto - partirà un sistema di monitoraggio, che terminerà a metà giugno, per valutare gli effetti della misura e per valutare eventuali correttivi". Altro aspetto della nuova 'Dote Scuola', secondo Maroni, "è la maggiore attenzione destinata alla ricerca e all'innovazione". "Un cambiamento - ha evidenziato - in piena coerenza con la vocazione della nostra regione, capace di fare rete fra imprese, mondo della ricerca e università, attraendo investimenti e 'cervelli'". "Questa 'grande alleanza' - ha detto - è l'unica che può garantire sviluppo economico e benessere per il nostro territorio. Per questo stiamo investendo in questa direzione, mettendo risorse nei luoghi dove si formano i formatori, ossia nel mondo della scuola. Vogliamo premiare le eccellenze, privilegiando quelle che vanno verso l'innovazione". L'impegno profuso da Palazzo Lombardia, ha proseguito il presidente, "ha già riscosso l'interesse da parte del mondo delle imprese, come testimonia il caso Whirpool, e dell'universo accademico". "Per la prima volta - ha osservato - stiamo riuscendo a mettere in rete le 13 università lombarde, con la Regione che gioca un ruolo da 'play', occupandosi del coordinamento e favorendo una stretta collaborazione fra gli istituti, a tutto vantaggio della crescita economica e del benessere della Lombardia". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - 'Spes ultima dea'. Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della presentazione del provvedimento 'Dote scuola', ha risposto a chi gli chiedeva se ci fossero novità sul progetto di fusione Trenord-Atm, oggetto di discussione con il Comune di Milano. Il presidente ha ricordato che, di questa idea, "si era iniziato a parlare l'anno scorso", ora, ha detto, "voglio sapere se la cosa va avanti oppure no. Noi siamo pronti, ma finora non è arrivata una risposta, quindi nessuna risposta per me vuol dire una risposta negativa". Maroni, confermando che, a oggi, in agenda non ci sono nuovi incontri con il numero uno di Palazzo Marino su questo tema, ha comunque confermato di augurarsi ancora una positiva conclusione del progetto: "Non lo dico per me - ha specificato -, ma perché sarebbe una cosa utile e positiva per i cittadini". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - "Letta è poco informato su alcune cose. Faccio riferimento alle sue dichiarazioni di ieri, quando ha detto che siamo in ritardo sul post-Expo. Non è così, per quanto riguarda la Regione, abbiamo giŕ definito il percorso, approvato il masterplan e la gara per il soggetto attuatore. Tutti i padiglioni saranno smontati entro il 31 maggio 2016 ed entro il 30 giugno 2016, l'area sarà libera. Cioè, dal primo luglio 2016, il sito sarà a disposizione di chi dovrà attuare il masterplan e si potrà iniziare a lavorare". lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a margine della conferenza stampa sulla 'Dote scuola' commentando con i cronisti alcune dichiarazioni del presidente del Consiglio. Per quanto ci riguarda, ha continuato il governatore, "il calendario è già predisposto. Poi, per quello che riguarda le scelte che spettano al Comune di Milano, non sta a me definirle". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - ROMA - Cala l’occupazione nelle grandi imprese. E’ quanto emerge dall’indice destagionalizzato rilevato dall’Istat, secondo cui, nell’ottobre del 2013, si è determinata una contrazione dello 0,2%. Il dato deve considerarsi al lordo dei lavoratori dipendenti in cassa integrazione e guadagni. Al netto della Cig (il cui utilizzo è stato pari a 32,6 ore ogni mille ore lavorate, con un calo di 3 ore su mille rispetto al novembre del 2012), invece, il calo è stato dello 0,5%. Rispetto al novembre 2012, l’indice grezzo dell’occupazione nelle grandi imprese ha subito una riduzione dell’1,2% al loro della Cig e dello 0,1% a netto. Se il dato viene epurato degli effetti di calendari, i dipendenti, nel 2013, hanno lavorato l’1,9% di ore in meno rispetto all’anno precedente. Sul fronte, invece, della retribuzione lorda per ciascuna ora lavorata, i dati destagionalizzati manifestano un aumento dell’1,6% a novembre rispetto a ottobre e del 4,3% in termini tendenziali. La retribuzione lorda per lavoratore, al netto dei dipendenti in Cig, ha segnato un aumento dell’1,7% rispetto a novembre 2012. Rispetto a novembre 2012, la retribuzione lorda per dipendente (al netto di quelli in Cig) registra un incremento dell’1,7%. Se si tiene in considerazione esclusivamente la componente continuativa, la retribuzione lorda ciascun dipendente è aumentata su base annua, dell’1,3%. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO – “La complessa trattativa tra Alitalia e Etihad – dichiara Walter Galbusera, segretario della Uil di Milano e della Lombarda - sta producendo imprevisti scenari suscettibili di produrre nuove aggregazioni tra compagnie e società aeroportuali. Poichè nessuno è in grado di prevedere il futuro è essenziale che vi sia la massima chiarezza sugli obiettivi concreti che debbono essere perseguiti in via prioritaria dai soggetti istituzionali e dalle forze sociali lombarde per il riordino del sistema aeroportuale territoriale. A questo proposito è ormai evidente che senza interventi efficaci tesi ad incrementarne il traffico, lo scalo di Malpensa corre serissimi rischi. Per questo occorre ridurre concretamente la capacità di concorrenza (suicida per la SeA) che Linate ha nei confronti di Malpensa. Ciò significa prendere decisioni forti per impedire l’utilizzo di Linate da parte di alcune compagnie straniere per alimentare i propri scali di riferimento (ad esempio Parigi, Londra o Francoforte) per effettuare voli intercontinentali. A questo punto è da prendere in considerazione anche l’eliminazione del “trough-check” che consente di imbarcare i bagagli a Linate per le destinazioni finali intercontinentali. Così Linate funzionerebbe come servizio point to point facendo cadere una fortissima posizione di rendita di alcune compagnie straniere che è la vera minaccia a Malpensa. Se non prenderemo misure efficaci in tempi rapidi – conclude Galbusera - saremo fatalmente condannati a gestire il declino di Malpensa che deve invece rappresentare il cuore del sistema aeroportuale lombardo e coincide inevitabilmente anche con il futuro di tutta la Sea. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - "La trattativa con gli arabi per Alitalia non può portare all'abbandono di Malpensa. Il salvataggio di Alitalia con l'ingresso possibile di Etihad è così importante che non può più essere giocato a carte coperte”. Così il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, commentando il dibattito in corso su Malpensa e Alitalia. “Il sindacato chiede con chiarezza che vengano presentati i progetti di sviluppo sui singoli aeroporti _ aggiunge Petteni _ Sarebbe strategicamente sbagliato un rafforzamento di Fiumicino a scapito di Malpensa. Il governo non può lasciar entrare gli arabi nel capitale degli Aeroporti di Roma senza controbilanciare questa scelta”. Il segretario generale della Cisl lombarda, inoltre, avverte: “Non staremo con le mani in mano se per Malpensa la trattativa segnasse un destino negativo e in declino, dopo tutti gli sforzi fatti da Sea per il suo rilancio”. Secondo Petteni, inoltre, anche “il nodo sull'equilibrio tra Linate e Malpensa e l'applicazione degli effetti del famoso "decreto Bersani" deve essere affrontato dentro questa partita”. “Se il presidente Maroni vuole subito far pesare tutta la Lombardia di più a difesa dei proprio aeroporti noi ci stiamo – conclude Petteni -. L'ipotesi di un tavolo per fare sistema tra i 4 aeroporti lombardi e di un possibile ruolo attivo della stessa Regione nel capitale degli aeroporti si può discutere a fondo, senza però sottovalutare il ruolo che in prospettiva possono dare anche i fondi di investimento infrastrutturali già presenti nel capitale di Sea". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - La campagna pubblicitaria che Pimkie Modisti ha lanciato in queste settimane parla di “grandi sorprese”. Una grande e sgradita sorpresa di sicuro l'azienda francese con oltre 80 negozi in Italia, l'ha riservata alle lavoratrici del centro distribuzione merci di Cornaredo, alle porte di Milano, con l'annuncio della chiusura del magazzino e dei conseguenti 70 licenziamenti. I licenziamenti riguardano 70 donne che si troveranno nella drammatica situazione di donne dall'età media superiore ai 40 anni disoccupate. Lo rendono noto Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl, che proseguono: "La Pimkie Modisti non ha tenuto conto di ciò e ha operato una scelta che penalizza il magazzino italiano a beneficio dei magazzini tedesco, spagnolo e francese. A tutto questo le lavoratrici si oppongono attuando forme di lotta a difesa del proprio posto di lavoro. Giovedì 6 febbraio le lavoratrici faranno una giornata di sciopero con due presidi con volantinaggio ai punti vendita Pimkie Modisti di Milano via Torino 23 e Milano corso Buenos Aires 29, dalle 10 alle 13. Per parlare di loro e della loro storia, coinvolgendo anche le autorità regionali e cittadine le lavoratrici invieranno una lettera ai gruppi consiliari e alle consigliere dei comuni di Milano e Cornaredo, Provincia e Regione". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - “Bene l’iniziativa sul lavoro agile – dice il segretario della Cisl di Milano, Renato Zambelli – anche se l’iniziativa del Comune di Milano ha carattere simbolico, ma serve un salto di qualità. E’ un tema che non può restare nell’area del benessere dei cittadini ma deve entrare a pieno titolo nella contrattazione tra le parti, sindacati e imprese. Certo il Comune ha uno spazio enorme da coprire. A partire dalla organizzazione degli orari della città, dei quali si parla da tanti anni, fino allo riorganizzazione dei servizi. Perché capita troppo spesso che i lavoratori, anche le donne, impegnate nel commercio e nell’editoria, dove i turni si allungano, non abbiano il supporto necessario per gestire i problemi familiari. La storia recente insegna che, per introdurre la flessibilità che interessa sia alle aziende che ai lavoratori, in un’ottica di opportunità e sviluppo, serve la contrattazione. Non a caso la gran parte delle aziende che hanno aderito alla giornata del lavoro agile hanno firmato un accordo con le organizzazioni sindacali. Poi c’è il tema delle piccole imprese che hanno bisogno di un supporto maggiore dal tessuto sociale. Milano è una realtà complessa, con oltre 700 mila pendolari, dove la rete dei servizi che, sia il pubblico che il privato, possono mettere in campo, oggi è insufficiente. Dunque c’è molto da fare e la linea da seguire è quella della intesa tra imprese e organizzazioni sindacali. Dove si è lavorato in questa direzione i risultati sono arrivati. In Telecom, ad esempio, i tecnici ricevono le indicazioni via mail e si organizzano il lavoro in autonomia, poi, una volta la settimana, passano in ufficio per fare le consegne. In sintesi – conclude Zambelli - vanno bene le iniziative che fanno riflettere ma poi ognuno deve fare la sua parte, sindacati e aziende con gli accordi, il comune coi servizi”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Allarme della Fit Cisl per la situazione che si è venuta a creare a Trenord. “Siamo molto preoccupati – dice Francesco Ferrante, segretario regionale Fit Cisl Lombardia – perché ieri l’amministratore delegato Trenord, Luigi Legnani ha convocato le organizzazioni sindacali negli uffici di Milano Cadorna, comunicando di aver provveduto a sospendere cautelativamente dal servizio cinque quadri di Trenord di Milano Porta Garibaldi, i due capi impianto, personale di bordo e personale di macchina, i due capi ufficio e un quadro. Tale provvedimento – ha spiegato Legnani - a seguito di un audit interno all’azienda dal quale è emerso - per circa un anno - che sono state assegnate ed erogate ore di straordinario mai lavorate. La Fit Cisl ha chiesto – conclude Ferrante - di accertare le responsabilità di chi risulti implicato in questo illecito”. Le cifre di tale illecito non sono ancora note ma c’è chi parla di milioni di euro, per straordinari figurativi, mai fatti, ma pagati. A questo fatto si aggiunge un’altra situazione, oggetto di un odierno incontro in Prefettura tra azienda e istituzioni, per valutare, da un lato l’impennata delle aggressioni che hanno coinvolto il personale viaggiante (siamo arrivati a 4 episodi gravi al giorno), e dall’altra il malcontento dei passeggeri per i disservizi che, a detta del sindacato, toccherebbero il 70% dei treni circolanti. La Cisl chiede un intervento radicale, anche nella guida della società, per riportare l’azienda ad una gestione trasparente in linea con le attese dei cittadini. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - ROMA - La procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia conferma la gravità della situazione dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni che tutto il comparto del farmaco denuncia da tempo. Per AssoGenerici la decisione della Commissione deve richiamare l’attenzione del Governo su un aspetto che penalizza in particolare i produttori di equivalenti. “All’inizio del 2013 le aziende associate vantavano quasi 200 milioni di crediti con tempi medi di pagamento superiori a 200 giorni” spiega il presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann “quando tutto il settore vale circa 2 miliardi di euro. Già così il bilancio non è esattamente roseo, ma diviene critico se si aggiungono gli effetti del pay-back, irrazionalmente applicato anche ai farmaci a brevetto scaduto, per il quale ci si trova a restituire al SSN una parte di somme ancora non percepite”. AssoGenerici ha ben chiare le difficoltà del paese, e ha più volte dimostrato di essere pronta a fare la propria parte. “Tuttavia non si può nascondere che siamo giunti a un bivio” sottolinea Häusermann “e occorre raccogliere le indicazioni che vengono dall’Europa, come l’attivazione di un meccanismo di compensazione tra debiti e crediti che vada ben al di là dei primi, seppur meritori, passi avanti fatti in questi giorni con le indicazioni diramate dall'Agenzia delle Entrate. Lasciare le cose come stanno significherebbe deprimere ulteriormente un settore strategico per il paese, capace di indurre un risparmio anno dopo anno, e incorrere in sanzioni economiche che tutti i cittadini sarebbero chiamati a pagare. In pratica, aumentare le uscite della finanza pubblica nel tentativo di ridurle” conclude il presidente di AssoGenerici. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Lo sviluppo di relazioni dirette tra organizzazioni sanitarie e di scienza medica, lo scambio di informazioni nei settori tecnico scientifici e della salute, lo svolgimento di conferenze, mostre e incontri scientifici, il confronto di esperienze tra ricercatori e specialisti sono l'oggetto dell'importante accordo siglato oggi tra Regione Lombardia, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di San Pietroburgo e ministero della Salute russo. L'assessore Mario Mantovani, il rettore Fabio Rugge, il direttore dell'Asl Mi1 e dell'Areu hanno ricevuto stamani a Palazzo Lombardia la delegazione Russa che ha sottoscritto il patto di collaborazione. Un documento che vede la firma del vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, del rettore dell'Università di Pavia, Fabio Rugge, e di Sergej Bagnenko, rettore della Prima Università di San Pietroburgo e responsabile Nazionale per la Medicina di Emergenza ed Urgenza del ministero della Sanità della Russia. Ed è proprio su questo fondamentale ambito della medicina che si punta: la collaborazione sarà concentrata in modo prioritario nell' organizzazione dei sistemi di emergenza e urgenza dal punto di vista degli aspetti organizzativi e scientifici e delle conoscenze tecniche relative ai vari modelli nazionali. Ma si presterà attenzione anche alla prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili, incluso il trattamento delle situazioni di emergenza, a sanità elettronica, telemedicina e altre tecnologie di informazione e comunicazione applicate in sanità con riguardo anche all'elaborazione, utilizzo, protezione e sicurezza e riservatezza dei dati; all'organizzazione dei sistemi sanitari regionali, assicurativi e dei relativi aspetti regolatori, all'introduzione di tecnologie e procedure mediche innovative e di metodologie didattiche in campo sanitario. Un'attività di collaborazione importante che sarà monitorata e incentivata anche grazie alla nomina di una commissione formata da esperti di ciascuna delle parti. - (agiellenews.it)
Circa seimila persone oggi nell’area metropolitana di Milano, e non solo, hanno aderito alla prima giornata del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano. 103 tra aziende grandi, medie e piccole, cooperative e studi professionali, enti pubblici come i comuni di Torino e Cremona. Oltre, ovviamente, al Comune di Milano che ha visto 200 tra lavoratrici e lavoratori svolgere oggi le proprie mansioni al di fuori del proprio ufficio. 5.679 gli impiegati, i dipendenti, i professionisti che oggi hanno potuto sperimentare questa formula di lavoro, svolgendo le proprie mansioni da casa o da altri luoghi, rigorosamente ‘altrove’. Questi, infatti, gli obiettivi della giornata: riuscire a lavorare ovunque, dal bar, dal parco, dalla palestra; organizzare in modo più elastico il proprio tempo, conciliando vita privata e lavoro; contribuire alla riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti grazie all’eliminazione degli spostamenti casa-ufficio - (agiellenews.it).
(AGIELLE) - Electrolux – scrive Affaritaliani.it - è "impegnata a trovare soluzioni "per tutti e quattro gli stabilimenti italiani. A spiegarlo è l'azienda stessa, in una nota, in cui ha anche ricordato come si sia "impegnata ufficialmente a presentare un piano industriale con investimenti per Porcia nel prossimo incontro in sede istituzionale, grazie anche alle proposte e disponibilità che stanno giungendo da parte del Governo e dalle istituzioni per interventi di supporto alla riduzione del costo del prodotto, con particolare riferimento al settore delle lavabiancheria". Sulla base degli stessi elementi, l'azienda sta lavorando a "un progetto industriale che prevede un aggiornamento del piano industriale e della allocazione di prodotti a Susegana" e, al tempo stesso, "valuta molto positivi gli appelli utili ad affrontare la problematica del costo del lavoro con strumenti diversi da quelli disponib! ili alle parti sociali (le quali non possono che operare su componenti salariali e organizzativi) e le relative manifestazioni di disponibilità". Al tempo stesso Electrolux sta anche "lavorando in collaborazione con tutte le Regioni per identificare e quantificare le iniziative di supporto ai siti produttivi che possano migliorare le condizioni di competitività dei siti medesimi". "In questo modo - conclude la nota - stiamo concretamente manifestando e dimostrando di essere impegnata a identificare quelle soluzioni che consentano di garantire competitività a tutte le fabbriche italiane". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Giuliano Pisapia, intervenendo alla Mobility Conference di Assolombarda e Camera di Commercio, ha sollevato alcuni importanti problemi, confermando che “Occorre una risposta su area vasta, anche oltre l’area metropolitana, per affrontare concretamente il tema mobilità”. Poi ha spiegato che “Il piano nazionale delle infrastrutture e della mobilità deve rispettare le esigenze dei territori. Milano chiede un piano integrato che non penalizzi Malpensa. Se non ce la fa il piano nazionale, ci penseremo noi”. “D’altra parte il passo in avanti che si chiede al Governo si misura anche sulle misure che renderà attraverso il piano nazionale della mobilità. La mobilità è di tutti, non è di destra né di sinistra, non è dei sindacati né di Assolombarda. Su questo argomento occorrono scelte comuni”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - “Io credo che è stato fatto un passo avanti, vendendo una parte delle quote di Sea a un privato”. Ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia a chi gli ricordava la proposta di privatizzare totalmente Sea, a margine della Mobility Conference in Assolombarda. “In questo momento è necessario che rimanga il pubblico, perché Sea avrà un ruolo fondamentale per Expo, per la città metropolitana, anche con la mobilità aeroportuale che deve diventare un progetto complessivo a livello governativo. Per ogni cosa c’è il momento giusto”, ha chiarito Pisapia. Sul conflitto Linate Malpensa il sindaco ha precisato: “Se ne parla da tanto tempo del binomio Linate Malpensa, la realtà è che è possibile mantenere ambedue gli aeroporti, sia per i cittadini che per lo sviluppo della città. Ma con ruoli ben differenti e distinti: Malpensa per le rotte internazionali e per le rotte nazionali ed anche europee, ma non come qualcuno vorrebbe; Linate è fondamentale per gli spostamenti veloci ma non deve essere un aeroporto di trasferimento per le compagnie estere, perché così danneggerebbero Malpensa”. Sull’intesa Ethiad Alitalia: “Sicuramente Ethiad non può indebolire Malpensa, sicuramente c’è stato, inizialmente, la volontà di interferire rispetto alla gestione di Malpensa e Linate. Pare che questo sia stato superato. Certo è che non può esserci un accordo per salvare Alitalia – società privata - che penalizzi Malpensa. Certo occorre salvaguardare sia l’occupazione che Alitalia ma chiaramente non a scapito di Malpensa. Anche perché Malpensa e Linate saranno i luoghi da cui dovrà ripartire lo sviluppo. Col semestre europeo, il vertice Asia-Europa, e poi Expo 2015, pensare indebolire in questo momento Malpensa, sarebbe un danno non solo per Milano ma per l’intero Paese. In questo caso ci sarà – ha concluso il sindaco - come c’è stata in passato, tutta la mia opposizione”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - "Il risultato del referendum della Svizzera è una buona notizia. Obbliga tutti a riconoscere che non siamo un Paese normale e impone di affrontare questioni che noi da tempo poniamo, senza essere ascoltati: i problemi dei lavoratori frontalieri, la fuga delle imprese italiane all'estero, in particolare in Ticino". Così, Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia, commentando l'esito della consultazione referendaria elvetica sul tetto all'immigrazione dei lavoratori anche comunitari. "Questa vicenda ci insegna che la ricerca di scorciatoie causa solo danni _ afferma Petteni _ Certo, però, la Svizzera deve risolvere le sue pesanti contraddizioni: vuole la circolazione delle merci, la circolazione dei capitali, ma non la circolazione delle persone? Finalmente, è arrivato il momento di rivedere i patti con la confederazione elvetica sul lavoro, non solo sui capitali finanziari". Quanto al risultato del Canton Ticino, secondo Petteni è la conferma che "I nostri lavoratori italiani sono i migliori. La netta vittoria dei sì è la dimostrazione della frustrazione dei lavoratori svizzeri". In conclusione, il segretario generale della Cisl Lombardia rilancia la necessità di affrontare il campanello d'allarme dell'esito del referendum "Senza drammi inutili. Non serve a nulla darci colpe gli uni con gli altri. Dobbiamo certo leggerci e rileggerci, riflettere, ma soprattutto occorre affrontare i problemi in modo concreto e compiere delle scelte. Dobbiamo creare tutte le condizioni perché più nessuna nostra azienda si sposti dal nostro territorio e fare di tutto per attrarle qui". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Dopo le dichiarazioni di Maroni sulla ipotesi di fusione Atm-Trenord “su un binario morto”, Giovanni Abimelech, segretario regionale della Fit Cisl dice: “Il disimpegno del comune di Milano rispetto al progetto di fusione Atm-Trenord, reso evidente dalle dichiarazioni del governatore lombardo, sorprende, perché non risponde alle esigenze né dei cittadini utenti ne dei lavoratori. Il tema della mobilità nell’area metropolitana non può essere gestito sulla base dei piccioli egoismi di campanile ma ha bisogno di coraggio e di scelte concrete. Atm, nel futuro, non può restare nel recinto cittadino, Trenord, oltre a risolvere i suoi gravi problemi gestionali e di governance, deve poter competere coi grandi gruppi europei. Condizione vista con favore anche dai lavoratori, per assicurare uno sviluppo produttivo importante all’azienda ma anche per garantire un servizio di qualità. Tra l’altro rispettando gli obiettivi presi all’atto della fusione fra Trenitalia e Ferrovie Nord. Dunque serviva un'unica grande azienda, in grado di fare le opportune economie di scala, un importante volume d’affari, impegnata a competere anche nelle altre metropoli europee. La fusione con Atm – conclude Abimelech - avrebbe aperto - ma voglio sperare che ci sia ancora tempo e spazio per rilanciare il progetto – una prospettiva nuova ad un grande gruppo italiano della mobilità. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO – Un software per il pagamento on line della tassa di soggiorno che semplifica le procedure e agevola il rapporto tra gli operatori alberghieri e l'Amministrazione comunale, permettendo di risparmiare tempo, di eliminare la compilazione dei moduli cartacei, di facilitare le operazioni di trasmissione delle presenze degli ospiti. Questi i principali obiettivi della nuova piattaforma web per il pagamento dell’imposta di soggiorno presentata questa mattina dall’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso agli albergatori milanesi. “Grazie a questa applicazione proseguiamo nel processo di semplificazione portato avanti in questi anni, anche grazie alle nuove tecnologie che consentono di risparmiare tempo e rendere più trasparente e immediato il rapporto tra l’Amministrazione e gli operatori alberghieri”, ha spiegato l’assessore Franco D’Alfonso. “Questo sistema eviterà la compilazione cartacea di oltre 54mila moduli, pari a circa 2,7 quintali di carta all'anno – ha proseguito D’Alfonso -. Una nuova piattaforma web che consente anche di avere una fotografia sempre aggiornata sia delle presenze in città sia dell’andamento del tributo”. “Un confronto utile quello di oggi – rileva Alberto Sangregorio, presidente dell’Associazione albergatori di Confcommercio Milano - naturalmente occorrono approfondimenti. Bene eliminare la carta. Bisogna ad esempio digitalizzare tutta la parte relativa alle casistiche di esenzione. Ma stando anche attenti ai costi, che ricadono sulle imprese ricettive, legati all’adeguamento dei software gestionali. Bisogna inoltre mantenere, con la digitalizzazione, tutte le possibilità di pagamento dell’imposta. Sui singoli temi e i tempi delle varie implementazioni chiediamo che il Comune si confronti con noi costantemente”. Il "portale dell’imposta di soggiorno" è stato concepito come un’applicazione web facilmente accessibile on line, semplice e intuitiva nell’utilizzo da parte degli operatori siano essi gestori, rappresentanti legali o soggetti abilitati come il responsabile di reception. Grazie a questa applicazione il Comune potrà avere una fotografia chiara dell’andamento delle presenze dei turisti nelle singole categorie alberghiere, dalle strutture stellate agli affittacamere, passando dai bed & breakfast sino alle case per ferie, dati elaborati sia su base mensile che annuale utili a comporre report periodici in vista di Expo 2015. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Mercoledí 12 febbraio, in occasione dell'incontro con l'azienda sulla procedura di licenziamento collettivo avviata per 223 dipendenti del sito di Agrate e Vimercate, i lavoratori della Micron saranno in presidio davanti alla sede di Confindustria a Monza, in via Francesco Petrarca 10. In contemporanea, si svolgeranno quattro ore di sciopero. "L’incontro e’ particolarmente importante anche alla luce della totale indisponibilta’ fino ad ora mostrata dall’azienda americana rispetto ad una qualunque soluzione che possa mantenere i livelli occupazionali degli ingegneri, tecnici e ricercatori italiani - afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Monza Brianza e Lecco -. Lanceremo un forte grido di allarme sulla situazione della microelettronica in Italia, in questo momento troppo trascurata dalle istituzioni locali e nazionali". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Sono pochi i giovani che non hanno una figura di riferimento nella vita e se non ce l’hanno è perché al momento non l’hanno ancora trovata. Vorrebbero che fosse un amico o un’amica perché riconoscono in questa figura la capacità di ascoltare senza giudicare. Se si chiede alle nuove generazioni chi sia a ricoprire questo ruolo nella propria vita, la figura, cioè, con cui si confrontano più frequentemente per parlare di sé, per il 33% è la mamma (percentuale che sale al 38% tra le donne e i giovanissimi tra i 18 e i 20 anni). Il 14% risponde il partner, mentre il papà si ferma al 9%. Il 26 % dei favori per un amico vero, seguono professori, educatori e figure religiose con solo l’1% delle citazioni.
E' quanto emerge dall'approfondimento su 1.638 giovani, realizzato nell'ambito del Rapporto Giovani (www.rapportogiovani.it), la ricerca dell’Istituto Giuseppe Toniolo sui giovani dai 18 ai 30 anni, e resi noti, oggi, martedì, in occasione del XIII Congresso della Cei per la Pastorale Giovanile “Tra il porto e l'orizzonte” in corso a Genova. A presentare tutti i risultati, Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, cui è affidata la rilevazione avviata dall'Istituto Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, e Pierpaolo Triani, docente all'Università Cattolica, fra i curatori della ricerca. Guardando alle differenze di genere, la mamma rimane in testa alle classifiche per le figlie (38%), mentre per i figli maschi un amico batte di un punto la madre (28% contro il 27%). L'aiuto maggiore che cercano è quello di chi è disinteressato (22%), che ascolta senza giudicare (21%) e che riesca a far capire loro dove sbagliano (16%) garantendo il massimo della comprensione (16%). L’amico ascolta senza giudicare (54%) e capisce realmente i problemi da affrontare (42%). La mamma e il partner sono disinteressati e pensano solo al bene del figlio/a o del compagno/a (entrambe al 42%). E’ il partner a trasmettere serenità ed entusiasmo per la vita (35%), il padre è invece simbolo di autorevolezza (30%) e di esperienza (26%). Un giovane su venti (il 5%) dichiara di non avere figure di riferimento: il 60% di questi non la trova anche se ne sente il bisogno mentre il 30% pensa di cavarsela da solo.” - (agiellenews.it)
Dai dati estratti dagli archivi dell’INPS ed elaborati in esclusiva da Federalberghi e Fipe, in partnership con l’EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo), emerge come quasi il 5% dell’occupazione dipendente del Paese sia impiegata nel settore turismo.
Decisivo il contributo delle donne che rappresentano circa il 60% dell’occupazione dipendente e dei giovani a cui va una quota del 63%.
Il Quarto Osservatorio sul Mercato del lavoro del Turismo in Italia conferma il settore tra quelli trainanti dell’economia del Paese. I lavoratori dipendenti occupati in Italia nelle aziende legate al turismo sono stati 954.850 (media annua), di cui il 43% uomini e il 57% donne per un’età media di 36 anni. Il settore si conferma punto di riferimento per l’occupazione giovanile con 602 mila dipendenti (il 63% del totale) under 40 anni e 342 mila under 30. in un momento in cui l’accesso al mercato da parte dei giovani risulta particolarmente difficile.
Nel settore turismo il numero delle lavoratrici supera di gran lunga quello dei lavoratori. Dai dati risultano, infatti, 544.393 donne rispetto a 410.457 uomini.
“Da notare anche come sono molte le donne che, nel nostro paese, lavorano nel turismo. Rappresentano il 60% degli addetti, e questo è un fatto positivo - sottolinea Lucia Anile, Vice-Presidente Ebnt -. E poi c'è la Lombardia, tra le prime cinque regioni italiane che hanno impegnato più lavoratori dipendenti proprio nel turismo: sono 170.107 su un totale nazionale di 954.850 occupati”.
La seconda regione con il più alto numero dei dipendenti nel settore turismo è risultata l’Emilia Romagna che conta 100.295 dipendenti. A seguire la regione Veneto, terza con 96.733 lavoratori, il Lazio con 94.076 lavoratori e la Toscana che ne registra 73.297. La provincia con più occupati è risultata Milano con 93.703 lavoratori dipendenti, al secondo posto si è classificata Roma con 76.398 dipendenti e al terzo Napoli con 31.706 lavoratori. A seguire Venezia e Bolzano. Tutte le città hanno registrato un aumento rispetto agli occupati degli anni precedenti.
“Segnali che fanno ben sperare per i due anni che dovrebbero segnare la ripresa economica del paese, il 2014 e il 2015, anno di Expo. E proprio su questo biennio occorre puntare sia in termini di occupazione che dal punto di vista dei risultati economici – dichiara Alfredo Zini, Presidente Ebnt -. Non c’è dubbio che, benché Expo rappresenti un’occasione per l’intero paese, a Milano e in Lombardia si concentrerà un numero rilevantissimo di turisti ai quali occorrerà dare una risposta di qualità dentro e fuori Expo. E il semestre europeo a guida italiana, coi tanti eventi organizzati a Milano, può diventare il banco di prova”.
(AGIELLE) - Milano - Dopo diversi solleciti i sindacati inquilini e confederali sono stati finalmente convocati domani, mercoledì 12 febbraio, alle12 dal prefetto per dar via a un confronto sulla grave emergenza sfratti, che coinvolge migliaia di famiglie a Milano e Provincia. Il Sicet e la Cisl di Milano chiederanno con forza un provvedimento immediato di graduazione della concessione della forza pubblica, non solo in ottemperanza delle nuova normativa approvata lo scorso dicembre sulla morosità incolpevole, e un raccordo con il Comune di Milano e con gli altri Comuni ad alta tensione abitativa per garantire il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate. Serve costituire immediatamente un “tavolo istituzionale” con la presenza di prefettura, Comuni e sindacati per definire le migliori modalità di intervento per affrontare l’emergenza sfratti, affermano i sindacati. Solo a Milano oltre 250 famiglie sono già state messe in mezzo alla strada con la forza pubblica, senza alcuna soluzione alternativa e di queste circa 150 hanno l’assegnazione di un alloggio popolare solo sulla carta, ma non hanno ricevuto alcuna offerta. Nel frattempo, continua lo stillicidio quotidiano di esecuzione degli sfratti nei confronti delle persone e delle famiglie più deboli. Così come accaduto per altre famiglie nelle scorse settimane, anche nella mattinata di domani il Sicet sarà presente in via Caccialepori 18 per tentare di rinviare lo sfratto del signor Massimo, di 64 anni, con gravi problemi di salute e senza alternative, nonostante già da mesi sia stata accolta la sua domanda per l’assegnazione di una casa popolare. Lo sfratto per morosità è stato causato da una riduzione del reddito di Massimo in conseguenza della malattia. Questo è uno di quegli sfratti che, se il prefetto avesse già provveduto a graduare la forza pubblica, sarebbe stato certamente rinviato, a fronte delle gravi condizioni di salute e dell’accertata morosità incolpevole. Si è, quindi, perso fin troppo tempo, concludono i sindacati, prefettura e Comune devono assumersi le proprie responsabilità, senza rimpalli di competenze, per fronteggiare una situazione sempre più drammatica e pericolosa dal punto di vista sociale. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - "Sull'ipotesi di fusione fra Atm e Trenord, ho l'impressione "che siamo su un binario morto". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni conversando con i giornalisti prima di partecipare alla 'Mobility conference 2014' in corso a Milano. "La disponibilità del Comune di Milano, che ha dato il via a questa idea e con il quale abbiamo costituito un tavolo - ha ricordato il governatore - mi sembra sia venuta meno. Io continuo a pensare che creare un grande 'player' che partendo da qui possa diventare il punto di riferimento del trasporto e della mobilità della macro regione del Nord sia la strada giusta. Mi dispiace che il Comune di Milano abbia tirato il freno a mano". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO. Nella classifica delle città italiane più competitive, Milano e Monza-Brianza raggiungono la prima posizione, seguite da Roma, Bologna, Firenze e Torino. L’area milanese raggiunge la prima posizione in 7 settori su dieci (tra quelli presi in considerazione): valore aggiunto pro-capite, quota di importazioni, quota di esportazioni, imprese totali, collegamenti aerei, manifestazioni fieristiche internazionali e brevetti. Milano è seconda dopo Roma per attrattività turistica, quinta per quota di passeggeri internazionali e settima per tasso di disoccupazione più basso. Roma si classifica seconda per collegamenti aerei (con gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino dopo l’hub Linate-Malpensa-Orio al Serio), per quota di importazioni e per imprese. Bologna è la seconda città per valore aggiunto pro-capite e per le manifestazioni fieristiche internazionali. Primo posto a Firenze per quota di passeggeri internazionali e secondo posto a Torino per i brevetti e per la quota di export. Emerge da un’elaborazione sui dati della ricerca “Competitività urbana: Milano a confronto con alcune città italiane” del 2013, a cura dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano, che ha messo a confronto Milano, considerata insieme a Monza-Brianza per la reperibilità dei dati, Roma, Bologna, Firenze, Torino, Treviso, Padova, Vicenza, Napoli, Genova, Trieste. Milano detiene il primato nel settore dell’industria con un peso del 10,8% sul totale del valore aggiunto nazionale, seguita da Torino (4,7%) e Vicenza (3,4%). Nel settore servizi, Milano (10,1% sul totale nazionale) è seconda solo a Roma (10,4%). Parità nel settore costruzioni tra Roma (7,2%) e Milano (7%). Il valore aggiunto pro-capite di Milano con i suoi 26.510 € (relativi all’anno 2012) supera nella classifica Bologna (23.557 €) e Roma (22.267 €). Nel commercio estero nel 2012 Milano, con Monza e Brianza, si conferma motore trainante con il 17,7% dell’import sul totale nazionale ed il 12,1% dell’export. Per l’import seguono Roma (5,9%) e Torino (3,6%), mentre per l’export seguono Torino (4,7%) e Vicenza (3,8%). Nel 2012 Milano raggiunge il picco del suo tasso di disoccupazione (7,8%), ma è preceduta da altre città: Napoli (22,6%), Roma (10%) e Torino (9,8%). - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Dopo diversi solleciti i sindacati inquilini e confederali sono stati finalmente convocati domani, mercoledì 12 febbraio, alle ore 12 dal Prefetto per iniziare un confronto sulla grave emergenza sfratti che coinvolge migliaia di famiglie a Milano e Provincia. Il Sicet e la Cisl di Milano chiederanno con forza un provvedimento immediato di graduazione della concessione della forza pubblica, non solo in ottemperanza delle nuova normativa approvata lo scorso dicembre sulla morosità incolpevole, e un raccordo con il Comune di Milano e con gli altri Comuni ad alta tensione abitativa per garantire il passaggio da casa a casa delle famiglie sfrattate. Serve costituire immediatamente un “tavolo istituzionale” con la presenza di Prefettura, Comuni e sindacati per definire le migliori modalità di intervento per affrontare l’emergenza sfratti. Solo a Milano oltre 250 famiglie sono già state messe in mezzo alla strada con la forza pubblica, senza alcuna soluzione alternativa, e di queste circa 150 hanno l’assegnazione di un alloggio popolare solo sulla carta, ma non hanno ricevuto alcuna offerta. Nel frattempo continua lo stillicidio quotidiano di esecuzione degli sfratti nei confronti delle persone e delle famiglie più deboli. Così come accaduto per altre famiglie nelle scorse settimane, anche nella mattinata di domani il SICET sarà presente in via Caccialepori 18 per tentare di rinviare lo sfratto del signor Massimo, persona di 64 anni con gravi problemi di salute e privo di una soluzione alloggiativa, nonostante già da mesi sia stata accolta la sua domanda per l’assegnazione di una casa popolare. Lo sfratto per morosità è stato causato da una riduzione del reddito di Massimo in conseguenza della malattia. Questo è uno di quegli sfratti che, se il Prefetto avesse già provveduto a graduare la forza pubblica, sarebbe stato certamente rinviato a fronte delle gravi condizioni di salute e dell’accertata morosità incolpevole. Si è, quindi, perso fin troppo tempo! Prefettura e Comune devono assumersi ognuno le proprie responsabilità, senza rimpalli di competenze, per fronteggiare una situazione sempre più drammatica e pericolosa dal punto di vista sociale - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Filt-Cgil e Fit Cisl hanno diffuso questa nota. “Air France KLM vuole licenziare 57 lavoratori che operano nelle sedi in Italia perché ha deciso di spostare all’estero o dare in assistenza a terzi, le attività di biglietteria, amministrazione finanziaria e una consistente parte dell’attività di assistenza ai clienti delle aree passeggeri e cargo. A differenza di quanto apparso su un quotidiano di tiratura nazionale nei mesi scorsi, non si tratta di uscite volontarie incentivate, ma di licenziamenti determinati da un piano di riorganizzazione che prevede sostanzialmente la dismissione di attività. Le organizzazioni sindacali, non condividendo il percorso intrapreso dalla compagnia, hanno proposto soluzioni diverse quali l’utilizzo del contratto di solidarietà, l’estensione del part time ed una rivisitazione del costo del lavoro sostenibile che permetterebbero di limitare notevolmente il numero di posti di lavoro a rischio. Dopo i primi incontri avuti con la compagnia, è stata aperta la procedura prevista dalle norme vigenti per la mobilitazione dei lavoratori, perché non si è riscontrata una seria volontà di Air France KLM di trovare forme alternative alla riduzione dei posti di lavoro ed al mantenimento delle attività in Italia. Le organizzazioni sindacali pur riconoscendo le difficoltà in cui si trovano ad operare le aziende in questo settore, non ritengono condivisibile la scelta di agire solo sul costo del lavoro per tentare di uscire dalla crisi. Qualora nei prossimi giorni non ci saranno ripensamenti da parte di Air France KLM in merito all’attuazione del piano di riduzione del personale, le organizzazioni sindacali ed i lavoratori metteranno in atto tutte le iniziative sindacali necessarie a tutelare i posti di lavoro”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Oltre 300 lavoratori hanno manifestato oggi davanti alla Confindustria di Monza contro i licenziamenti annunciati da Micron, mentre era in corso l'incontro nazionale con l'azienda. Sono 419 gli esuberi con le procedure di mobilità avviate per le sedi di Agrate, Vimercate, Arzano, Avezzano e Catania, in seguito alla decisione di spostare alcune attività negli Stati Uniti e in Asia. “All'avvio dell'incontro la trattativa era in un vicolo cieco, a causa dell'intransigenza della multinazionale – sottolinea Nicola Alberta, segretario generale Fim Cisl Lombardia, che segue la trattativa – le nostre insistenze sulla tenuta occupazionale e le attività da mantenere hanno convinto la direzione a presentare alcune proposte, che però giudichiamo ancora assolutamente insufficienti e parziali”. La direzione aziendale italiana, accolta da un coro di fischi dei lavoratori all'uscita dalla sede di Confindustria Monza, ha infatti manifestato la disponibilità a rivedere il numero degli esuberi annunciati. Ha inoltre ammesso la possibilità di mettere a disposizione un incentivo pari a 12 mensilità come accompagnamento alla mobilità volontaria. “Certamente queste proposte dovranno essere approfondite nel corso della trattativa – ha detto Alberta – ma si dovranno prevedere anche altri strumenti di sostegno all'occupazione e soprattutto dovranno essere confermare le attività industriali per garantire la presenza nel settore del nostro Paese e delle nostre professionalità”. Anche nel corso dell'incontro di ieri pomeriggio con l'assessore regionale alle Attività produttive, Mario Melazzini, i sindacati hanno espresso la necessità di sostenere il settore della microelettronica e hanno chiesto alla Regione di continuare a farsi parte attiva con il governo affinché faccia pressione sulla multinazionale statunitense. Sempre oggi, i sindacati hanno inviato una lettera all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips, in cui hanno chiesto di poter interloquire direttamente con il Ceo di Micron sui piani dell’azienda per l’Europa e in Italia. Il prossimo incontro con l'azienda al Mise è fissato per il 21 febbraio. Sindacati e lavoratori stanno organizzando i pullman per manifestare davanti al ministero. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Nonostante le continue rassicurazioni e promesse da parte dell'Eni la raffineria di Sannazzaro de' Burgondi, in provincia di Pavia, soffre gravi carenze di organico, con il rischio di preoccupanti ricadute negative sui livelli di sicurezza. E' quanto denuncia la Femca Cisl di Pavia, in una nota diffusa oggi in azienda con i sindacati di categoria di Cgil e Uil. I tre sindacati annunciano inoltre che in assenza di risposte dall'azienda sarà proclamato lo stato di agitazione sindacale, con la sospensione delle prestazioni straordinarie. "La raffineria ha un organico di circa 700 persone e da tempo registra una grave carenza stimata in circa 40 unità _ sottolinea Gianni Ardemagni, segretario generale Femca Cisl Pavia _ Non possiamo aspettare i tempi dell'Eni, con una situazione di disoccupazione nel territorio pavese che è a livelli di guardia e che la raffineria può alleggerire. Le assunzioni servono anche a garantire adeguati livelli di gestione tecnica e di sicurezza per i lavoratori, che invece, con gli attuali assetti rischiano di essere messe in discussione. La scorsa settimana è già avvenuto un incidente, per fortuna senza conseguenze". La carenza di organici, denunciano i sindacati, comporta: un ricorso costante a prestazioni straordinarie, con ripetuti salti di riposi e conseguente stress lavorativo, sovrapposizioni di mansioni, con aumenti anche del carico di lavoro, la necessità sempre più marcata di consulenze esterne che tolgono professionalità ai nostri colleghi e consegnano a terzi il know how aziendale, l'esigenza di maggiore responsabilità per il personale in contratto di apprendistato. Da qui la richiesta di un'immediata copertura degli organici, con inserimenti di giovani provenienti dal territorio pavese, a partire dalle esperienze maturate all'interno della raffineria. "Nei mesi scorsi alcuni giovani sono stati assunti con contratti a termine e poi lasciati a casa. A partire da questi si può cominciare a dare una risposta al territorio _ sottolinea Ardemagni _ Auspico che anche le istituzioni si uniscano a noi per far arrivare all'Eni le difficoltà e le richieste del nostro territorio". - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Afol Milano, agenzia per la formazione e il lavoro della provincia di Milano presenta il nuovo progetto “Creazione d’impresa” .
Il servizio, totalmente gratuito, ha l’obiettivo di fornire informazioni, orientamento e risposte a coloro che intendono avviare un’attività imprenditoriale o diventare liberi professionisti. “Creazione d’impresa” sostiene la nascita di nuove imprese suggerendo gli strumenti e favorendo azioni specifiche e mirate per diffondere un’adeguata cultura imprenditoriale e facilitare il passaggio da idea a progetto di lavoro concreto. Viene offerta un’ampia gamma di informazioni ai cittadini del territorio nell’ottica di presentare a chi vuole intraprendere attività imprenditoriali i mezzi necessari per affrontare il mercato del lavoro in una maniera agevolata. “In un periodo di forte incertezza dovuta alla crisi economica – commenta Silvia Sardone, presidente dell'Afol Milano - ritengo sia opportuno stimolare e facilitare l’aspirazione di giovani, adulti e, in generale, delle persone in questo momento escluse dal mondo del lavoro a creare impresa o mettersi in proprio. D’altronde in questo particolare momento di difficoltà economica è fondamentale sostenere chi crea impresa per due ragioni: si riducono i posti di lavoro subordinato e chi diventa imprenditore può a sua volta crearne. Non è più tempo di sostenere politiche attive esclusivamente per i lavoratori dipendenti; la situazione economica spinge tutti, compreso Afol Milano, a valorizzare nuove idee di business. L'azione della nostra azienda non può dunque limitarsi ad un sostegno agli ex lavoratori subordinati ma deve allargarsi a chi sceglie di mettersi in gioco accettando la sfida di creare impresa, un sogno che noi vogliamo sostenere in maniera attiva con il nuovo servizio. Vogliamo potenziare determinate esperienze professionali già maturate in precedenza o assecondare le aspirazioni e le attitudini di chi vuole intraprendere un percorso indipendente. Afol Milano continua ad ampliare, in questo modo, l’offerta di servizi garantendo una copertura di tutti i settori legati al lavoro, dalla formazione al reinserimento lavorativi, dall’orientamento all’auto imprenditorialità”. Afol Milano offre da tempo servizi pubblici gratuiti con lo scopo di prevenire e contrastare la disoccupazione e favorire l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro. Afol Milano in un periodo di crisi economica allarga la platea degli utenti e dei servizi offerti, realizzando nuove politiche attive rivolte anche a chi, un giorno, potrà essere parte attiva nella creazione a sua volta di posti di lavoro. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - A dicembre 2013 l’indice di fiducia delle imprese del manifatturiero è balzato a 104,2 rispetto al 100,5 registrato a novembre, confermando la crescita per il quarto mese consecutivo. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale mensile sull’industria manifatturiera del Centro Studi di Assolombarda. “La crisi non è ancora alle spalle, anche se l’economia milanese sta mostrando segni tangibili di miglioramento _ afferma Michele Angelo Verna, direttore generale di Assolombarda _ Possiamo, dunque, parlare di ‘ottimismo cauto’ in merito alle prospettive delle nostre imprese, senza perdere di vista l’estrema fragilità del contesto economico e sociale. Ci auguriamo, anzi, che un ulteriore consolidamento della ripresa della produzione industriale generi presto una ricaduta positiva sulla occupazione, in particolar modo quella giovanile.” Soprattutto rilevante è stato il miglioramento delle aspettative di produzione industriale che raggiungono il livello più alto da marzo 2011, supportato da un recupero degli ordini interni e da una riduzione delle scorte. Le imprese manifatturiere milanesi, inoltre, hanno chiuso il 2013 con un fatturato interno finalmente in crescita dopo tre mesi consecutivi di contrazione e con un notevole incremento del fatturato estero, che consolida i progressi dei due mesi precedenti. Si registrano timidi segnali positivi anche sul fronte dell’occupazione che, nonostante continui a scendere, ha rallentato la sua caduta nell’ultimo trimestre. E’ significativo che il miglioramento del clima di fiducia si sia registrato anche al di fuori del manifatturiero, ossia nei comparti della distribuzione industriale e del terziario innovativo, grazie alla ripresa degli ordini e alle migliori aspettative generali sull’economia. “Il Piano strategico della nuova presidenza di Assolombarda per ‘far volare Milano’ identifica proposte di politica industriale collocandole in progetti che mettono le ‘Imprese al centro’: dalla finanza ai pagamenti, dall’innovazione all’open innovation, dalla semplificazione normativa all’internazionalizzazione, dall’energia alla sicurezza _ conclude Verna _ e uno di questi progetti è specificamente dedicato allo sviluppo del manifatturiero. E’ nostra convinzione, infatti, che non ci sarà futuro senza una crescita del settore manifatturiero, punto di forza per la competitività del nostro sistema economico”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - “E’ ricominciato il balletto tra i sostenitori di Malpensa o di Linate – spiega Danilo Galvagni segretario milanese della Cisl – e pare accantonato, purtroppo, il progetto di fusione Atm-Trenord. Milano sembra non voler fare un passo avanti sui temi della mobilità. Abbiamo chiesto al sindaco di cominciare a discutere sul sistema delle partecipate a livello di area metropolitana. Perché Milano deve disegnare il proprio futuro e le aziende del comune rappresentano la spina dorsale dei servizi alla città. E niente come il sistema dei trasporti ha bisogno di una dimensione da città metropolitana. Tra un anno partirà Expo, Milano è chiamata in questi mesi ad affrontare decine di eventi di grandissimo rilievo, dal semestre Ue a guida italiana, alle fiere, dalla Moda al Design e poi Expo. Servono scelte politiche che aiutino lo sviluppo del territorio e il lavoro; la mobilità è il cardine di queste iniziative. Il sindaco Pisapia aveva suggerito incontri del Tavolo per lo Sviluppo ravvicinati per preparare la città ad Expo. Bene, affrontiamo l’emergenza mobilità, avendo alcune certezze: che la città si deve preparare ad un ingresso straordinario di persone e merci (con nuove autostrade che daranno accesso alla città), che Linate è l’aeroporto di Milano e che su Malpensa occorre un impegno straordinario per il rilancio di passeggeri e merci”. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Sesto San Giovanni - Il Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Sesto San Giovanni? Aperto ai contributi delle organizzazioni sindacali, delle associazioni imprenditoriali, alle associazioni del terzo settore e a quelle di volontariato. “Il Codice di comportamento che vogliamo adottare – dichiara il indaco Monica Chittò – vuole andare oltre le disposizioni della legge nazionale ed essere il risultato finale di un percorso condiviso con tutte quelle realtà, siano esse imprenditoriali, di volontariato o di assistenza, che hanno quotidianamente a che fare con l’amministrazione e i suoi dipendenti. L’obiettivo è la reciproca chiarezza e trasparenza e la condivisione di ciò che è lecito chiedere ed attendersi da ogni singolo dipendente pubblico”. Il Comune di Sesto San Giovanni sta concludendo la predisposizione del piano triennale per la prevenzione della corruzione, di cui il Codice di comportamento dei dipendenti è parte integrante. E’ stata elaborata una proposta che la Giunta ha deciso, agli inizi del 2014, di sottoporre alla consultazione pubblica per “valorizzarne il contenuto sulla base di proposte e osservazioni da parte dei soggetti che operano sul territorio e che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dall’amministrazione”. Una seconda consultazione, più tecnica, sarà realizzata con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e con la 1° commissione consiliare. Il Codice di comportamento in esame disciplina diverse materie: dalla partecipazione ad associazioni e organizzazioni a potenziali conflitti di interesse, dalla trasparenza e tracciabilità degli atti ai comportamenti da tenere in servizio, dalla disciplina dei contratti alla vigilanza e al monitoraggio. La bozza, disponibile sul sito internet del Comune (www.sestosg.net), potrà essere integrata e sottoposta ad osservazioni fino al prossimo 18 marzo. Sempre sul sito è disponibile l’avviso pubblico con la definizione delle modalità attraverso le quali è possibile presentare le osservazioni. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Si è riunito oggi il Consiglio di Gestione di A2A spa che, sotto la presidenza di Graziano Tarantini, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2013. I “ricavi” del Gruppo A2A sono stati pari a 5,6 miliardi di euro, in flessione del 13% rispetto ai 6,5 miliardi del 2012 sostanzialmente per effetto della decisione di contrarre l’attività di intermediazione di gas sui mercati all’ingrosso. Il “Margine Operativo Lordo”, pari a oltre 1,1 miliardi di euro, è risultato in crescita del 6% rispetto all’esercizio precedente. A tale andamento hanno contribuito i positivi risultati della Filiera Cogenerazione e Teleriscaldamento, della Filiera Reti e della Filiera Ambiente. Stabile il risultato della Filiera Energia grazie anche all’ottimo andamento dei risultati industriali della partecipata Epcg. La dinamica del Margine Operativo Lordo ha complessivamente beneficiato dei primi risultati
positivi del piano triennale di efficienza operativa. L’“Indebitamento Finanziario Netto” a fine 2013 è risultato inferiore a 3,9 miliardi di euro, in miglioramento di 0,5 miliardi di euro rispetto al 2012 (4,4 miliardi di euro) a seguito della positiva generazione di cassa attribuibile alla gestione operativa, nonché agli effetti positivi derivanti dalle operazioni straordinarie finalizzate nel corso del 2013 (cessione di cinque piccoli impianti idroelettrici ad acqua fluente e scissione non proporzionale di Edipower S.p.A.), pur in presenza di investimenti per circa 290 milioni di euro e dal pagamento dei dividendi per 81 milioni di euro. Il rapporto di indebitamento (debito netto/Ebitda) si attesta così a 3,4 (4,1 a fine 2012). - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - Milano - Milano sempre più meta del turismo leisure di medio-alto livello. Alberghi più pieni nel week end con un tasso di occupazione camere passato dal 57% al 61% nel 2013 (+ 7,2% rispetto il 2012). 85 milioni i ricavi alberghieri milanesi da tutti i week end del 2013. Ricettività d’élite, entertainment di livello e di respiro internazionale, moda, manifattura ed artigianato di qualità, proposte culturali ed eventi di portata internazionale, infrastrutturazione di buon livello: questi gli ingredienti del turismo nel capoluogo meneghino che registra proprio nel segmento del lusso i risultati migliori. Picchi di presenzenel weekend, con incrementi che arrivano a segnare un +17%, sono stati rilevati a marzo, giugno, agosto, ottobre e dicembre. Ricavi in crescita per gli alberghi milanesi nell’ultimo anno(passano da 928,6 milioni a 970,9 milionitra il 2012 e il 2013, 42 milioni in più).Aumentano soprattutto i ricavi nei mesi di giugno (+16 milioni di euro), ottobre (+9 milioni) e dicembre (+8 milioni). Emerge da un’elaborazione sui dati del barometro del comparto Alberghiero realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con Res e Str sull’anno 2013. Explora e i Club di Prodotto Milano. La società che promuoveràe gestirà il sistema integrato del turismo, è partecipata da Camera di commercio di Milano e Unioncamere Lombardia con il 60 per cento e da Regione Lombardia ed Expo 2015, rispettivamente con il venti per cento. Gli obiettivi di Explora mirano principalmente a rafforzare una governance, supportando operatori e amministrazioni locali nella formulazione di proposte turistiche convincenti e nella loro “promocommercializzazione” sul mercato estero. Core dell’operazione sarà il portale di Explora,contenitore per tutte le offerte turistiche catalogate in “Club di prodotto”.I “Club di Prodotto”sono strutturati in aggregazioni di operatori definiti sulla base delle motivazioni turistiche e dei requisiti cui le strutture dovranno rispondere. “I Club di Prodotto Milano sono un’iniziativa innovativa ed importante per lo sviluppo del settore turistico - ha dichiarato Remo Eder, consigliere della Camera di commercio di Milano - Il successo di Expo non può, né deve diventare un evento isolato: l’esposizione universale deve essere uno strumento per meglio posizionare Milano, la Lombardia, e l’Italia nello scenario turistico delle destinazioni internazionali. L’obiettivo è ambizioso e postula un radicale cambiamento di prospettiva perchéil mercato si misura oggi con nuove dinamiche: i viaggi sono sempre più brevi e più “tematici”, è cambiato il turista alla ricerca di autenticità, di proposte uniche e personalizzate”. “Attraverso i Club di Prodotto Milano, l’offerta turistica viene segmentata in logica di domandaper facilitare il percorso di scelta del turista - ha dichiarato Josep Ejarque, direttore generale della società Explora - La caratterizzazione dell’offerta turistica territoriale deve essere creata e comunicata al turista, soprattutto straniero, con molto anticipo, con l’obiettivo di allungare i tempi di permanenza grazie ad un’offerta seducente e convincente. Fondamentale, quindi, puntare su asset fortemente attrattivi e competitivi”. Presentate oggi agli operatori turistici del settore accomodation e alle associazioni di categoria del territorio le linee guida di promozione turistica in vista di Expo 2015. Durante l’evento sono stati indicati, alle imprese che vorranno aderire al progetto, i vantaggi e le modalità d’iscrizione ai Club di Prodotto. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - “La questione principale che porremo alla Regione Lombardia durante la manifestazione di oggi sotto il Pirellone – spiega Ermanno Ronda, segretario del Sicet Cisl di Milano - è l’accordo sindacale per i canoni e le spese nelle case popolari completamente disatteso. Ci sono 56.000 inquilini residenti nelle case Aler di Milano che hanno visto raddoppiati gli affitti in virtù di politiche della vecchia giunta Formigoni, quando si pensava che le Aler dovessero autofinanziarsi. Poi abbiamo visto com’è finita. C’è anche grande preoccupazione – prosegue Ronda - sulla newco annunciata da Regione e Comune di Milano che dovrebbe trasformale l’Aler in una bad company. Spiace dover registrare uno scarso senso di responsabilità da parte delle istituzioni, che hanno fatto un annuncio ad uso stampa, senza alcuna base concreta. Ad oggi non si sa nulla né sulla forma giuridica né sui finanziamenti che dovrebbero sostenere questa proposta. E’ sembrata una bufala buttata lì. Col risultato – conclude Ronda - di gettare nel panico gli inquilini delle case popolari e creare altra incertezza per i lavoratori dell’Aler. Chiediamo alla Regione Lombardia risposte chiare”. La manifestazione di oggi al Pirellone è promossa dai sindacati confederali e da quelli degli inquilini. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Lo davano per morto ma oggi c’è un ampio fronte che vorrebbe resuscitare il progetto di fusione Atm-Trenord, lanciato mesi fa durante un faccia a faccia tra Roberto Maroni e Giuliano Pisapia. Ieri sera se ne è parlato durante un incontro in un circolo di viale Monza a Milano. E tra le cose dette e quelle sussurrate, il progetto, illustrato da Giuseppe Bonomi – holding paritaria Comune e Regione e società di gestione Atm e Trenord distinte ma cooperanti – sembra aver convinto i sindacati, a partire dalla Cisl, l’assessore ai Trasporti Maran e anche il Pd. Perché attraverso la holding ci sarebbe la possibilità concreta di partecipare alle gare europee, migliorando così – grazie alle sviluppo di tecnologia e ricerca - la qualità del servizio di trasporto pubblico, a beneficio degli utenti della grande Milano e della regione. Ma allora chi ha convinto il sindaco Giuliano Pisapia a frenare? I bene informati sussurrano il nome di Bruno Rota, presidente uscente e rientrante dell’Atm, che vedrebbe ridimensionato il suo ruolo. E d’altra parte il comune ha chiesto proprio a Rota di soccorrere il bilancio in rosso con una cinquantina di milioni - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO – È inutile negarlo. I genitori alla scelta dell’università partecipano eccome. Spesso in conflitto con i figli o sostituendosi a essi, con effetti che possono essere anche negativi. Per questo l’Università di Milano-Bicocca, per prima e con un taglio del tutto innovativo, ha ideato e lanciato un appuntamento dedicato proprio ai genitori per aiutarli a capire qual sia il modo più adeguato per sostenere i figli quando la questione è “iscriversi all’università”. L’appuntamento con l’edizione 2014 di Quando i figli si iscrivono all'Università: quale ruolo per i genitori? è sabato 22 febbraio dalle ore 10.00 alle 12.30, nell’edificio U12, presso l’Auditorium “Guido Martinotti” dell’Università di Milano-Bicocca, in via Vizzola, 5. L’incontro, giunto alla sua terza edizione, nasce dalla constatazione di una crescente presenza di genitori in ateneo: partecipano agli open day degli studenti, contattano i servizi di orientamento, affiancano figlie e figli nelle iniziative a loro dedicate. “Si tratta di un momento di incontro reale, di ascolto e scambio con i genitori, caratterizzato da riflessività e partecipazione – dice Loredana Garlati, pro rettore all’Orientamento e al Job Placement – Non sempre è infatti facile essere accanto ai ragazzi nell'ingresso all'Università: è un passaggio molto delicato e non è facile trovare il giusto equilibrio tra sostegno e autonomia”. L’incontro è strutturato in due parti: nella prima verranno proposte alcune letture del ruolo della formazione universitaria nel percorso di crescita, nella seconda verrà dato ampio spazio agli interventi dei genitori presenti. Sarà anche l’occasione per presentare la recente introduzione dei “crediti di merito”: un incentivo economico che l’Università di Milano-Bicocca ha adottato per riconoscere l’impegno degli studenti con media alta e esami sostenuti nei tempi, indipendentemente dalla fascia di reddito. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - MILANO - Sempre più gravi le criticità che coinvolgono i dipendenti della Croce Rossa, anche in Lombardia. Per questo le categorie regionali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Fialp Cisal-Cri, Usb-Pi, nell’ambito dell’attivo regionale dei delegati, indicono una conferenza stampa giovedì 27 febbraio alle 11, presso la sede regionale della Croce Rossa, in via Pucci 7, a Milano. Tra le problematiche ci sono i contratti di lavoro, che in alcune città sono stati prorogati o ridotti in difformità con la durata delle convenzioni. I lavoratori non hanno nemmeno ricevuto il premio incentivante del 2013, né sanno quando verrà loro attribuito. Nonostante le sentenze dei giudici che hanno dato ragione ai dipendenti, e a cui la Croce Rossa continua a non dare seguito. Queste ed altre numerose questioni si sommano ai licenziamenti, che cadono ormai a pioggia e così agli straordinari usati in modo forsennato e alle mancate stabilizzazioni, per le quali molti lavoratori hanno fatto causa. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Fialp Cisal-Cri, Usb-Pi della Lombardia continueranno in questa dura lotta per la difesa dei diritti e dei posti di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Croce Rossa che sono garanzia di servizi di qualità per i cittadini di questa regione. - (agiellenews.it)
Gli inquilini degli immobili di proprietà dell’Asl di Milano organizzano un presidio di protesta per chiedere l’immediato rinnovo dei contratti di locazione e contrastare ogni ipotesi di vendita in blocco degli stabili.
Tre anni fa l’Asl di Milano ha disdettato tutti i rapporti di locazione a circa 200 famiglie composte da anziani, disabili, lavoratori con redditi bassi, motivando tale scelta con la banale scusa di non essere in grado di gestire gli immobili, non rientrando nelle proprie finalità istituzionali.
Il timore che dietro a questa scelta vi sia invece l’intento di vendere questo pezzo importante di patrimonio pubblico, è grande e fondato. Si vorrebbe fare semplicemente cassa, senza pensare alle famiglie che da anni vivono in questi alloggi e che hanno provveduto al loro mantenimento, mentre l’Asl nel corso tempo si è contraddistinta solo per incuria, latitanza e assenza di qualsiasi intervento di sistemazione. Un patrimonio, peraltro, derivante esclusivamente da lasciti testamentari.
Il rischio reale è quello di aggiungere alla drammatica emergenza abitativa di Milano, ulteriori tensioni e ulteriori drammi.
In tutto questo periodo, coinvolgendo direttamente la Regione (assessorato alla Casa e assessorato alla Sanità), da cui l’Asl dipende, i Comitati inquilini e i Sindacati Inquilini hanno cercato di trovare una conclusione positiva. Era stata prospettata una soluzione tramite la stipula di una convenzione con Aler Milano, che avrebbe provveduto al rinnovo dei contratti e all’assegnazione dei tanti alloggi sfitti presenti. Concretamente, però, tale soluzione non si è mai realizzata, per ragioni a volte singolari e paradossali, come la mancanza della documentazione da parte della Asl, mentre l’Aler si accorge dopo circa due anni di non poter sostenere le spese per gli interventi di manutenzione da effettuare, nonostante abbia sperperato, per una scelta politica della Regione Lombardia, tante risorse in operazioni che nulla hanno a che vedere con il diritto alla casa delle fasce sociali più basse.
Per queste ragioni è stato indett UN PRESIDIO DI PROTESTA VENERDI’ 28 FEBBRAIO 2014 SOTTO LA SEDE DELL’ASL MILANO, CORSO ITALIA 19, ORE 9:30-12
(AGIELLE) - Milano - La crisi non allenta la sua morsa sulla Lombardia. Nonostante qualche timido segnale di ripresa, gli effetti della recessione sull'occupazione sono ancora drammatici. A febbraio sono stati 3.300 i licenziamenti collettivi, ben 1.112 in più rispetto al mese precedente (+51%). Si registra un incremento anche rispetto al corrispondente mese del 2013, quando le iscrizioni alle liste di mobilità erano state 2862 (+15%). "E' evidente che i lavoratori lombardi non stanno affatto beneficiando dei lievi segnali positivi _ sottolinea Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia _ Bisogna intervenire al più presto per creare occasioni di occupazione, a partire dalle opportunità offerte da Expo 2015. Siamo convinti che i tempi per un Patto per il lavoro siano più che maturi. I giovani disoccupati e i lavoratori colpiti dalla crisi hanno bisogno di vedere una via d'uscita dal tunnel della loro condizione, anche attraverso formule di flessibilità coniugate con opportunità di lavoro e sostegno formativo o incentivi per la ricollocazione". Gli incrementi mensili del numero di lavoratori licenziati a febbraio riguardano quasi tutto il territorio lombardo, le uniche due province che registrano un decremento rispetto a gennaio sono quelle di Monza-Brianza e di Sondrio. Gli incrementi più significativi interessano Milano: +65%; Bergamo: +39%; Como +161%; Lecco: +61%; Mantova: +693%;Pavia +145%; Varese: +65%. I dati riguardano i licenziamenti collettivi, più soggetti a rapidi incrementi o decrementi in relazione alle dimensioni delle aziende di volta in volta coinvolte. Si può dedurre che un numero crescente di aziende stia ultimando il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e proceda alla messa in mobilità. - (agiellenews.it)
(AGIELLE) - COMO - Gerardo Larghi è stato eletto, con largo consenso, nuovo segretario generale della Cisl della zona di Como e Varese. Succede a Carmela Tascone. “Con 10mila lavoratori impegnati a Malpensa e nell’indotto – dice Larghi – uno dei nostri problemi più urgenti è proprio il futuro del sistema aeroportuale lombardo. Con un occhio a Malpensa. Perché la guerra con gli altri scali minori non ci interessa e alla Regione chiediamo un impegno serio. Expo deve essere l’occasione per far risorgere lo scalo varesino e rilanciare l’economia del territorio. E poi – prosegue il segretario della Cisl – stiamo affrontando il tema dei frontalieri, dopo il referendum voluto dagli svizzeri, ci sono molti problemi da discutere, anche con l’Unione europea. Perché la libera circolazione non può valere solo per le merci. Con gli imprenditori della zona stiamo ragionando per restituire competitività ai nostri territori. Più lavoro in Italia in cambio di maggior flessibilità e salari adeguati. Ma di questioni aperte, nelle nostre città, ce ne sono davvero tanti. Basta pensare ai 50 chilometri di galleria del Gottardo, alle grandi imprese del polo aeronautico di Varese e alle pmi diffuse del comasco. Servono strumenti contrattuali nuovi e su misura. Perché il tema urgente è aiutare il lavoro”, conclude Larghi. - (agiellenews.it)