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Intervista di Via Po a Jonathan Safran Foer: "Bisogna cambiare i comportamenti personali". A cura di Mauro Cereda.
Siamo quasi al punto di non ritorno. La Terra rischia una nuova estinzione di massa (sarebbe la sesta) se non si corre immediatamente ai ripari. I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio il futuro del pianeta. Il problema riguarda tutti: i governi innanzitutto, ma anche i singoli, che devono prendere consapevolezza della situazione e cambiare le proprie abitudini di vita, a cominciare da quelle alimentari. Si consuma troppa carne, ad esempio, soprattutto nei Paesi più economicamente avanzati (Stati Uniti in testa). E poi c’è chi mangia troppo e chi troppo poco (la questione ambientale pone anche un problema di giustizia sociale). Jonathan Safran Foer, scrittore americano di straordinario successo (“Ogni cosa è illuminata”, “Molto forte incredibilmente vicino”) ha abbandonato i panni del romanziere per dedicarsi alla saggistica (non è la prima volta). Il risultato è “Possiamo salvare il mondo, prima di cena” ( Guanda ): un libro originale, ricco di dati scientifici, note, riflessioni, rimandi alla storia americana e alla propria personale (l’autore viene da una famiglia ebrea coinvolta nel dramma della Shoah), che racconta i cambiamenti climatici, ne illustra le cause e i possibili effetti e cerca di spiegare quello che si dovrebbe fare per evitare il disastro definitivo. Lo incontriamo a Mantova, dopo la presentazione del libro durante la XXIII edizione di Festivaletteratura , conclusa da poco.
In allegato l'intervista per Via Po, l'inserto culturale del quotidiano della Cisl, Conquiste del Lavoro .