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SEMINARIO

Milano 22/23 gennaio:  FIM 4.0 Smart Union a Better Future

I metalmeccanici della Fim si interrogano sul futuro del lavoro, dell'industria e del sindacato. Consiglio generale nazionale, Auditorium Fastweb, piazza Olivetti 1. 

FIM 4.0 Smart Union a Better Future, è il titolo della due giorni messa in campo dai metalmeccanici della Fim Cisl, i prossimi 22 e 23 gennaio a Milano presso l’Auditorium Fastweb. Più di 150 tra dirigenti e delegati Fim che arriveranno da tutt’Italia nella città di Milano per il consiglio generale di studio e riflessione sul futuro del lavoro e dell’industria all’inizio di un anno il 2019 che si preannuncia già dalle sue prime battute di transizione.

Oltre 30 i relatori (vedi programma allegato) tra: economisti, professori, giornalisti, imprenditori, sindacalisti, artigiani del digitale, tra i più grandi esperti di tecnologia che discuteranno due giorni sul futuro del lavoro, della rappresentanza e delle produzioni .

Tanti i temi che verranno affrontati nel dettaglio nelle sei tavole rotonde previste, e riguarderanno la progettazione e la programmazione del futuro del lavoro oltre il ricatto del breve termine, della rivoluzione culturale in atto  e un di nuovo progetto di umanità che le tecnologie stanno apportando, con un focus sulle tecnologie abilitanti, ma anche e soprattutto,  come ripensare la formazione in questo nuovo scenario e infine, nuove regole e  un nuovo progetto di ecosistema industriale. Insomma ci sono tutti gli ingredienti perché la due giorni di Milano organizzata dalla Fim Cisl sia un momento in cui costruire il percorso per una svolta mettendo insieme le idee per guardare e costruire con fiducia il  futuro, mettendo da parte la paura.

“Siamo davanti al secondo balzo in avanti dell’umanità - osserva il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli -, le tecnologie ITC stanno profondamente cambiando la percezione che l’uomo ha di sé, e con essa, come un domino tutto quello che riguarda l’uomo, dalla cultura materiale: gli oggetti e le cose che costruiamo e interagiamo con l’ambiente, al senso dell’umano nel mondo, di cui gli oggetti non sono altro che la trasposizione materiale di questo nuovo senso dell’essere umani. Cambieranno le città, le fabbriche, la scuola…tutto avverrà in maniera abbastanza veloce rispetto ad altre epoche. L’intelligenza artificiale contribuirà in maniera determinate a questo. Come settimo paese industrializzato al mondo, non possiamo permetterci errori, la nostra è una nazione con grandi capacità ma abbiamo ancora troppi problemi che dobbiamo risolvere e imparare, soprattutto,  a progettare il nostro futuro ad anticipare il cambiamento costruendo consapevolezza diffusa, competenze e spirito di frontiera”.


18/01/2019
ALLEGATI
Il programma (.pdf)