ATTUALITÀ
ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E SINDACATI

Più welfare per i dipendenti dell'Alto Milanese

Uno strumento per creare buona occupazione e per contribuire allo sviluppo e alla completa ripresa dell'economia locale.

Diffondere la cultura del welfare, integrare il welfare pubblico con quello contrattuale, promuovere i servizi a beneficio dei lavoratori. Questi gli obiettivi contenuti nel Documento (vedi accordo allegato) firmato martedì 13 marzo tra Confindustria Alto Milanese e Cgil, Cisl e Uil. Il ricorso al welfare aziendale è un trend in costante crescita. Ben vengano dunque tutte quelle misure come la previdenza complementare, strumenti a tutela della salute, oppure incentivi agli studi, proposte per il tempo libero.

“Un percorso di welfare - commenta Giuseppe Scarpa, presidente Confindustria Alto Milanese - mette al centro i collaboratori, migliorandone le condizioni di vita e investendo sul loro benessere attraverso benefit e servizi, con ricadute positive anche sulla produttività aziendale. La particolarità di questo accordo è di portare benefici anche al nostro territorio, in quanto l’indotto generato dall’offerta di diverse tipologie di servizi può avere buone ricadute sull’economia locale, creando così un circolo virtuoso”.

“L’intesa sottoscritta oggi - continua Scarpa - è frutto di un’importante attività di confronto con le organizzazioni sindacali. E’ nostro compito avviare un piano d’informazione e di conoscenza dei vantaggi e delle opportunità che iniziative di welfare possono generare. A cominciare dai Comuni aderenti alla Consulta per l’Economia e il Lavoro dell’Alto Milanese. A loro chiederemo di promuovere l’estensione dei contenuti e soprattutto di dare una mano nel conoscere quanto già offre la zona partendo dai servizi offerti dalle aziende sociali partecipate.”

“Dopo anni di crisi, in un momento di timida ripresa - dichiarano Jorge Torre della Cgil, Giuseppe Oliva della Cisl e Stefano dell’Acqua della Uil - sottoscrivere un accordo che supera il concetto di welfare contrattuale inteso solo come buoni spesa o buoni carburante, è un atto importante, perché coinvolge i lavoratori nell’analisi dei bisogni e prova a determinare un allargamento del welfare a livello locale”.

“Collegare il welfare contrattuale con quello pubblico del territorio - concludono le organizzazioni sindacali - rappresenta una sfida importante per difendere il livello delle coperture sociali e per consentire una migliore universalità delle tutele”.

Un’apposita Commissione paritetica monitorerà l’andamento dell’accordo, raccogliendo le esigenze di lavoratori e aziende ed elaborerà i dati relativi all’utilizzo di questo strumento.

14/03/2018
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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