ATTUALITÀ
EMERGENZA ABITATIVA

Case popolari, approvata delibera su morosità pregresse

Accolte alcune richieste dei sindacati, ma è stato indebolito il ruolo della commissione  che valuta l’incapacità di pagamento delle famiglie più povere.

Prendiamo positivamente atto che nella delibera approvata in Consiglio comunale siano state recepite alcune importanti proposte avanzate dai sindacati inquilini. Riteniamo invece insoddisfacente il fatto di aver indebolito il ruolo della commissione, proposta dai sindacati,  per la valutazione delle incapacità di pagamento  da parte degli inquilini più poveri. Fatto questo che non farà altro che aumentare i contenziosi. Ora auspichiamo che si arrivi in tempo breve a definire un Protocollo di intesa sulla gestione delle procedure di recupero della morosità pregressa chiarendo, una volta per tutte, quali siano gli importi reali da richiedere e quali, invece,  siano caduti per legge in prescrizione.

Tra le richieste dei sindacati sono state  accolte:
-    l’invito esplicito all’assessorato a definire un Protocollo di intesa con le organizzazioni sindacali sulle morosità pregresse;
-    l’adesione al piano di rateazione solo in presenza della partita contabile dell’inquilino e verificato che il debito sia certo liquido ed esigibile;
-    il ricalcolo in via ordinaria del debito per coloro che sono stati collocati nell’area della decadenza per aver risposto in modo incompleto o non aver risposto all’indagine reddituale biennale;
-    l'importo di ciascuna rata che  non può essere superiore a 1/8 (circa 12,5%) del reddito mensile del nucleo familiare;
-    tutte le risorse recuperate saranno destinate a interventi aggiuntivi di manutenzioni ordinarie del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
Rimane tuttavia ancora irrisolto il problema che riguarda una parte consistente della morosità - circa 100 milioni su un totale di 357.783,427 euro - per la quale il Comune non è in grado di dare i riscontri documentali e le pezze giustificative e sulla quale potrebbe intervenire il termine prescrittivo di 5 anni. Qualora non venisse risolto il problema della prescrizione saremo costretti ad organizzare le necessarie azioni di mobilitazione e legali per tutelare gli inquilini che rappresentiamo, ai quali non possono essere accollati anni incredibili di cattiva gestione e la passata incompetenza amministrativa nella gestione del patrimonio comunale.

Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Uniat e Conia

10/10/2017