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POLIZIOTTI PENITENZIARI

Carcere minorile Beccaria: i sindacati chiedono un'ispezione al ministro Orlando

Situazione esplosiva e rischiosa per gli agenti. Lettera al ministro della Giustizia.

“La situazione al Beccaria è esplosiva, quasi fuori controllo”. Non gira intorno alle parole Mario Tossi, responsabile della Fns (Federazione nazionale della sicurezza) Cisl milanese. I problemi del carcere minorile di Milano sono “atavici” e riguardano la cronica mancanza di personale; l’organizzazione e le difficili condizioni di lavoro; la gestione dei giovani detenuti; gli evidenti deficit della struttura, ormai vecchia, compresi i problemi igienico-sanitari (avvistate colonie di topi).
Per sottolineare la gravità del momento i sindacati hanno scritto, unitariamente, al ministro della Giustizia Orlando e organizzato un presidio, che si è tenuto  davanti al Tribunale dei minori.

“Da tempo – osserva Tossi – evidenziamo le gravissime carenze di personale e i problemi organizzativi all’interno della struttura, ma nessuno ci dà ascolto. I turni massacranti, il particolare contesto lavorativo, le continue aggressioni, gli incendi appiccati dai detenuti, stanno creando forti disagi psico-fisici agli agenti. Il tutto per uno stipendio di circa 1.500 euro al mese. Nella lettera abbiamo chiesto al ministro di inviare un’ispezione in modo che si renda conto della situazione. Siamo stanchi, così non si può andare avanti”.

Una delegazione è stata ricevuta dal Procuratore capo del Tribunale dei Minori e da due magistrati, che si sono impegnati a farsi portavoce delle denunce e delle richieste sindacali. Il tutto è stato verbalizzato. Attualmente al Beccaria (tra carcere e centro di prima accoglienza), sono in organico circa 80 agenti. Diversi sono utilizzati anche per attività amministrative, che invece dovrebbero essere svolte da personale qualificato assunto dal ministero di Giustizia. Considerando le assenze per malattia (comprensibili dato l’ambiente e il tipo di mansioni) e i distacchi in altre carceri, secondo la Fns Cisl, per garantire la sicurezza, occorrerebbero almeno  20 poliziotti penitenziari in più. Oggi in servizio ce ne sono circa 4 per turno, invece dei 12 previsti. I detenuti sono, invece, 54 (la capienza sarebbe di 46).

“Nel carcere – continua Tossi – sono carenti anche tutte quelle figure professionali, come educatori ed assistenti sociali, che dovrebbero aiutare i ragazzi nel percorso di recupero. Il risultato è che molti di essi sono fuori controllo; alcuni hanno problemi psichiatrici; altri si atteggiano a piccoli boss e non hanno paura ad aggredire chi li sorveglia. Al Beccaria entrano droga e telefonini”.

Nella lettera al ministro i sindacati hanno anche chiesto la sostituzione della direttrice della struttura.

25/07/2017
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