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Veglia per il lavoro: il 26 aprile, alla Peg Perego di Arcore, con il cardinale Scola

Don Walter Magnoni: "Preghiamo affinché il lavoro dia a tutti una vita dignitosa e permetta alle famiglie di essere generose generatrici di futuro". 

Da quando seguo il Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro mi sono approcciato alla “questione” lavoro in maniera molto diversificata. All’inizio mi pareva di parlare di un oggetto a me ignoto. Sentivo un deficit d’esperienza e cercavo di ripararmi dietro alle parole pronunciate dai Papi nell’ultimo secolo e in generale alla cosiddetta Dottrina Sociale della Chiesa. Quasi in contemporanea ho iniziato a leggere saggi e ricerche sui temi del lavoro. Intanto però nella quotidianità iniziavo ad essere provocato da incontri con persone senza lavoro, con aziende in difficoltà e con la precarietà lavorativa di tanti uomini e donne d’ogni età.

L’impatto con un’umanità sofferente a causa della disoccupazione mi ha tolto progressivamente la voce. Mi sono trovato ad essere insofferente all’idea di mettermi a fare incontri sui temi del lavoro in generale perché percepivo vuoto il mio parlare. Mi è servito un tempo di silenzio fatto di ascolto di storie reali e d’impegno con altri per immaginare percorsi di ricollocamento, per riappropriarmi di una verbalità smarrita e ritornare a dire qualcosa col desiderio profondo di “dare una mano” a chi era senza lavoro.

Mi sono chiesto più volte e continuo a interrogarmi su cosa debba fare oggi la chiesa in merito al lavoro. La domanda è complessa e non è immediata la risposta. Senza andare troppo indietro negli anni, ripenso a quando l’allora Arcivescovo di Milano Montini diede avvio alla Pastorale del Lavoro. L’inizio degli anni ’60 del secolo scorso vedeva un’Italia in netta ripresa, dopo la distruzione della seconda guerra mondiale. In tanti arrivavano da tutta Italia nella nostra Diocesi e le grandi fabbriche davano lavoro a un popolo immenso. La Chiesa si sentiva interpellata e cercava di animare il mondo delle fabbriche con una presenza cristiana. Anche alcuni sacerdoti scelsero di svolgere il loro ministero nelle aziende per testimoniare una prossimità al popolo dei lavoratori.

Oggi cosa rimane di questo mondo? Le trasformazioni in atto sono così radicali al punto che si parla di Rivoluzione Industriale 4.0. e si prevede un ancora maggiore impiego dei Robot nelle attività lavorative.

Anche fronte di queste trasformazioni io individuo almeno quattro azioni fondamentali:
1.Accompagnare chi è senza lavoro, non lasciarlo solo e trovare strade concrete per un inserimento o reinserimento nei circuiti lavorativi.
2.Sostenere e farsi promotori di nuove forme d’imprenditorialità, così come nella storia tante volte i cristiani hanno saputo fare. Penso ai benedettini, ai francescani, a don Bosco e ai salesiani, ma anche a tutto un mondo delle cooperative che sono nate attorno ai nostri ambienti.
3.Vigilare affinché si realizzi un lavoro che sia libero, creativo, partecipativo e solidale.
4.Pregare con fede perché il Signore della vita non lasci senza occupazione i suoi figli.

Vorrei ora soffermarmi sull’importanza della preghiera per il lavoro. L’uomo affida a Dio i suoi desideri e lo fa con la fiducia di chi sa che il Padre ascolta la voce dei suoi figli che lo invocano. Pregare è un atto insieme di umiltà e di affidamento. Per chi crede è il primo gesto da compiere appena ci si alza dal letto ed è l’ultima parola a chiudere la giornata.

Facciamo una Veglia di preghiera solo una volta all’anno, ma è segno di uno stile che andrebbe moltiplicato. Preghiamo troppo poco per il lavoro! Ad Arcore presso l’azienda Peg Perego lo faremo attorno al nostro Vescovo il Cardinale Angelo Scola. Da quando è entrato in Diocesi il nostro Pastore ha sempre presieduto questo momento. Lo abbiamo vissuto a Milano ad esempio all’ortomercato e alla stazione Centrale, ma anche a Lecco presso la ditta Icam e dopo averlo vissuto lo scorso anno nella Basilica di Sant’Ambrogio come giubileo dei lavoratori, quest’anno torniamo a riviverlo in un’azienda pensando a tutte le ditte dove si lavora e dove ci sono difficoltà in atto.

La Peg Perego è una grande azienda che produce passeggini e tutta l’accessoristica per i bebè. È luogo simbolico dove riflettere sul nesso tra lavoro e vita. Preghiamo affinché il lavoro dia a tutti una vita dignitosa e permetta alle famiglie di essere generose generatrici di futuro. Lo faremo provando a pregare e riflettere utilizzando diversi linguaggi e provocati dalle parole della Laudato si’ di Papa Francesco.

“Un lavoro per la vita” dice sia il legame tra lavoro e qualità della vita, sia il desiderio che col lavoro le persone tornino a scommettere sulla vita e ritornino a mettere al mondo bimbi. Le nascite dell’ultimo anno infatti sono state solo 474.000, molte meno dei decessi e questo narra di una paura diffusa. Il lavoro può essere una fonte di sicurezza per tornare a credere al futuro.

Preghiamo per il lavoro, preghiamo per la vita, preghiamo perché non si perda la speranza.

Nel ringraziarvi per l’attenzione, vi preghiamo di aiutarci a far conoscere a tutti quanto avverrà la sera del 26 aprile, invitando le persone a partecipare.

Don Walter Magnoni, responsabile Pastorale Sociale e il Lavoro Diocesi di Milano

IL SITO DELLA PASTORALE


06/04/2017
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