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In sciopero i lavoratori della Grande distribuzione

Furlan: E’ davvero inaccettabile l’atteggiamento di Federdistribuzione che dopo tre anni non intende rinnovare il contratto di lavoro dei 300mila lavoratori e lavoratrici di questo settore così importante per l’economia del Paese".

“Non rinnovare i contratti di lavoro è una grave responsabilità che si assumono in questa fase della vita del Paese le imprese. Per questo siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del terziario, delle aziende della grande distribuzione e dei servizi che domani saranno in tante piazze italiane per protestare per il diritto ad un contratto di lavoro dignitoso”.

Lo sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, alla vigilia dello sciopero di domani dei dipendenti delle aziende della Grande Distribuzione aderenti a Federdistribuzione, tra cui Ikea, Pam e Panorama, Auchan, Carrefour, Leroy Merlin, Esselunga.

“E’ davvero inaccettabile l’atteggiamento di Federdistribuzione che dopo tre anni non intende rinnovare il contratto di lavoro dei 300mila lavoratori e lavoratrici di questo settore così importante per l’economia del Paese. Per questo sosteniamo la scelta della Fisascat Cisl che con le altre categorie di Cgil e Uil stanno difendendo con forza e convinzione il diritto al rinnovo del contratto, cogliendo anche il disagio e la legittima insoddisfazione che sta vivendo questo settore produttivo. I lavoratori del commercio, del terziario e dei servizi tra l’altro, hanno pagato un prezzo salatissimo negli anni più bui della crisi. Sono donne e uomini che fanno un lavoro faticoso e molto importante, spesso sette giorni su sette, che meritano dai datori di lavoro davvero più rispetto e considerazione. La competitività delle imprese non si raggiunge tagliando tutele contrattuali e salario, ma ricercando punti di mediazione che possano dare risposte alle esigenze organizzative del lavoro, alla crescita della produttività, come si è fatto con successo nel nuovo contratto nazionale di lavoro siglato con l’associazione datoriale Confcommercio. Ecco perchè ci aspettiamo che lo sciopero di domani, il terzo negli ultimi mesi, possa svegliare le coscienze di Federdistribuzione, delle associazioni datoriali della distribuzione cooperativa e di Confesercenti. Chiediamo che la trattativa venga subito ripresa e che si trovi finalmente la giusta mediazione per chiudere il contratto nazionale in un settore fondamentale per la ripresa dei consumi e dell'economia del Paese".

27/05/2016
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