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Iniziativa in contemporanea allo sciopero generale del settore, a sostegno della vertenza per il rinnovo. In Lombardia interessati circa 70mila addetti.
I lavoratori lombardi dell'industria alimentare manifestano venerdì 29 gennaio a Milano, dalle 9.30 davanti alla sede di Assolombarda (via Pantano 9), in concomitanza con lo sciopero nazionale generale del settore a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale che interessa 400mila addetti, di cui circa 70mila in Lombardia.
Dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dell'industria alimentare, avvenuta l’11 gennaio scorso, la delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, ha giudicato inaccettabile la pretesa di Federalimentare di voler concludere un accordo basato sulla penalizzazione complessiva delle retribuzioni a partire dal blocco degli scatti di anzianità, dall’eliminazione dei premi di produzione congelati, ed inoltre la richiesta di un peggioramento di norme e istituti fondamentali del contratto. Da qui la decisione di bloccare gli straordinari e le flessibilità, di avviare una capillare campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e indire un pacchetto di 12 ore di sciopero da effettuarsi nel mese di gennaio.
"In assenza di disponibilità della controparte a riprendere il tavolo di trattativa - spiega Massimiliano Albanese, segretario generale della Fai Cisl Milano Metropoli -, lo stato di agitazione con la sospensione della flessibilità e dello straordinario prosegue e proclameremo ulteriori 8 ore di sciopero per il 19 febbraio, con una manifestazione nazionale che si terrà a Modena‘’.
In Lombardia ad oggi si sono svolte circa 400 assemblee e moltissimi volantinaggi, per sensibilizzare e coinvolgere più lavoratrici e lavoratori possibili.
Tra le giornate del 19 al 22 gennaio sono già state proclamate e effettuate le prime 4 ore di sciopero indette dalle Rsu. La partecipazione allo sciopero è stata altissima con percentuali medie tra l'80 e il 100%.