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Sabato 19 dicembre, manifestazione a Milano da Porta Venezia a piazza della Scala. 500mila addetti aspettano il rinnovo contrattuale.
Partirà dai bastioni di Porta Venezia, alle 10.30, la manifestazione del 19 dicembre prossimo a Milano a supporto dello sciopero nazionale indetto dalle federazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, per i nuovi contratti nazionali di lavoro applicati ad oltre 500mila addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi.
Il corteo percorrerà Piazza San Babila, Corso Matteotti, Piazza Meda, via Catena, via Case Rotte e terminerà in piazza della Scala, dove si alterneranno gli interventi dei delegati delle aziende del settore e dei segretari generali delle tre federazioni di categoria Maria Grazia Gabrielli, Pierangelo Raineri e Brunetto Boco. All’iniziativa è prevista la partecipazione dei segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Gigi Petteni e Carmelo Barbagallo.
Si tratta della seconda giornata di mobilitazione contro lo stallo ai tavoli negoziali avviati con Federdistribuzione, le associazioni datoriali della Distribuzione Cooperativa e Confesercenti, in replica alla prima partecipatissima giornata di sciopero del 7 novembre scorso, alla quale non è purtroppo seguita l'auspicata ripresa dei negoziati né è stato individuato un punto di mediazione per giungere al rinnovo dei contratti, attesi da oltre 24 mesi.
"Il vano tentativo di Federdistribuzione, attraverso un comunicato ai lavoratori diramato in questi ultimi giorni dall’associazione datoriale delle imprese della grande distribuzione organizzata, di minimizzare le pesanti richieste di riduzione del costo del lavoro presentate al tavolo negoziale non fa altro che accrescere le distanze - hanno dichiarato i segretari generali delle tre sigle di categoria –; non cederemo sulla cancellazione degli istituti economici previsti dal contratto, in particolare sul taglio degli automatismi contrattuali riferiti agli scatti di anzianità e ai passaggi di livello, come anche sui permessi retribuiti e sulla sospensione della tredicesima e della quattordicesima mensilità ai fini della maturazione del trattamento di fine rapporto".
Una posizione, quella delle organizzazioni sindacali, che vale anche sul tavolo della Distribuzione Cooperativa dove non può esserci disponibilità ad una trattativa che ha come unico obiettivo il recupero di competitività delle imprese togliendo ai lavoratori le condizioni costruite nel corso dei precedenti rinnovi contrattuali.