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MONDO CISL
EMERGENZA ABITATIVA

Agenzia sociale locazione: chiacchiere e spreco di risorse pubbliche

Spinelli, Sicet: "Questa è la vera ricetta dell’assessorato alla Casa per affrontare il problema degli sfratti a Milano. L’assessore Benelli, come purtroppo accade spesso, quando parla di emergenza sfratti non sa quello che dice. Spieghi, invece, come mai, nonostante 14 mila sfratti a Milano per morosità incolpevole, sono meno di dieci le famiglie che da gennaio ad oggi hanno presentato la richiesta di contributo, prevista dall’avviso comunale. Sull’Accordo Territoriale, poi, l’assessore stia al suo posto e non interferisca in alcun modo sui tempi e sul merito della trattativa sindacale".

E’ incredibile l’enfasi con la quale l’assessorato alla Casa ogni volta illustra proposte definite “innovative” o “epocali” che regolarmente, alla prova dei fatti e della realtà, risultano insignificanti o, peggio, dannose.


Dopo l’evidente “flop” delle assegnazioni nello stato di fatto (dopo 7 mesi sono solo 43 gli alloggi assegnati, nemmeno tutti con contratto sottoscritto) l’Agenzia Sociale per la Locazione rischia di essere l’ennesimo annuncio di un’iniziativa priva di efficacia, sulla quale vengono impiegate ragguardevoli risorse (quasi 7 milioni di euro) per ottenere, risultati assolutamente risibili sul fronte dell’emergenza sfratti.


Dal punto di vista dei semplici numeri, se va tutto bene (ma non c’è nessun motivo fondato perché questo accada) il contributo potrebbe essere erogato a circa 500/600 famiglie sfrattate nell’arco di 3 anni. Vale la pena ricordare che le famiglie con sfratto in esecuzione a Milano sono circa 14.000, quasi tutte con morosità incolpevole.


Va detto, poi, che l’Avviso Pubblico del Comune di Milano (che si chiude al 30 aprile) per la richiesta di contributo da parte delle famiglie sfrattate con morosità incolpevole, ha raccolto da gennaio ad oggi una decina di domande, perché gli uffici dell’assessorato sono riusciti a dare un’interpretazione alla norma ancora più restrittiva di quella regionale e nazionale, sia sui requisiti di accesso, sia sulle modalità di presentazione delle istanze.


Il rischio vero è che chi dovrà gestire per conto del Comune tutta la vicenda dell’erogazione dei contributi avrà ben poco lavoro da fare, perché le domande che arriveranno a buon fine saranno pochissime.

Inoltre, grazie a queste abilità assessorili, fino ad oggi, nessuna famiglia sfrattata per morosità ha potuto ottenere lo status di “incolpevolezza” e conseguentemente lo sfratto non rientra tutt’ora tra quelli da graduare.


Mentre l’assessore chiacchiera e i suoi uffici “interpretano le leggi” è forse opportuno ricordare all’opinione pubblica che in questo momento ci sono oltre 250 famiglie già sfrattate in mezzo alla strada, che ogni giorno vengono eseguiti gli sfratti di persone anziane, minori o invalide, che mancano i soldi per albergare le famiglie sfrattate, che l’offerta di alloggi pubblici comunali è diminuita, che la gestione delle domande di assegnazione da parte degli uffici è nella confusione più totale.


Inoltre, dulcis in fundo, il Comune di Milano sta pensando di non indire il Bando Generale di assegnazione delle case popolari per il 1° semestre 2015, con buona pace di tutte le polemiche sulla mancata concessione regionale dell’aumento della percentuale di assegnazioni in deroga, utili soprattutto per le famiglie sfrattate.

L’assessore Benelli usi meglio il suo tempo per occuparsi delle cose che gli competono ed eviti di intervenire indebitamente sui tempi e sui contenuti della contrattazione in corso per il rinnovo dell’Accordo Locale sui canoni concordati che riguarda esclusivamente le associazioni sindacali degli inquilini e della proprietà.

26/03/2015