MONDO CISL
EMERGENZA ABITATIVA

Invalida al 100% e figlio malato: rischio sfratto dalla casa in cui vivono dal 58

 L’ufficiale giudiziario è atteso martedì 24 marzo, alle ore 9.00, in largo Scalabrini 2, a Milano.

Martedì 24 marzo, ancora una volta, Piera, 84 anni, invalida al 100%, e suo figlio Massimo, disoccupato ultracinquantenne e malato, rischiano di finire in strada, per la prevista esecuzione dello sfratto per morosità dall’alloggio in cui vivono da oltre 50 anni.

Il Comune di Milano non ha ancora provveduto ad offrire alcun aiuto ad un nucleo familiare così fragile, non dando risposta alla richiesta di assegnazione di un alloggio pubblico e neppure all’istanza presentata ai sensi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14 maggio 2014 (nr. 202, sulla cosiddetta morosità incolpevole), che premetterebbe una gestione meno emergenziale degli sfratti per morosità, con la possibilità per la Prefettura di poter graduare le concessioni della forza pubblica, per i casi segnalati dai Comuni.


La signora Piera verrà dunque sfrattata, senza poter ottenere alcun rinvio, peraltro possibile con le stesse norme attualmente in vigore, se solo fosse stato applicato in maniera seria e rapida il decreto sopracitato.


La storia di Piera riporta l’attenzione sull’emergenza abitativa di Milano, con 10.000 alloggi pubblici sfitti e poco più di 700 nuove assegnazioni effettuate in tutto il 2014, e con un 2015 che si preannuncia ancora più negativo.

Il Sicet, anche questa volta, non lascerà soli Piera e suo figlio e sarà presente  il giorno dello sfratto, per fare in modo che non finiscano in strada.


20/03/2015