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Conferenza stampa, mercoledì 28 gennaio, ore 11.00, presso la Cisl, via Tadino 23. Invece di provare a vendere per l’ennesima volta il patrimonio pubblico, sarebbe meglio rendere efficiente la gestione delle Aler e non continuare a chiedere soldi e sacrifici alle famiglie.
Sono arrivate nei quartieri popolari le prime 3.000 lettere inviate da Regione e Aler, per la prima volta con il ricatto dello spostamento dall’alloggio delle famiglie che non possono o vogliono comprare.
Invece di provare a vendere per l’ennesima volta il patrimonio pubblico, sarebbe meglio rendere efficiente la gestione delle Aler e non continuare a chiedere soldi e sacrifici alle famiglie.
Le lettere che sono arrivate nei giorni scorsi a circa 3.000 inquilini delle case popolari stanno creando forti preoccupazioni e proteste.
Per la prima volta viene paventata la possibilità del trasferimento forzoso delle famiglie che non intendono acquistare l’alloggio in cui abitano in questo momento e regolarmente assegnatogli.
Per l’ennesima volta si vuole utilizzare lo strumento della vendita del patrimonio per risolvere i disastri gestionali e finanziari causati dalla stessa Regione e da Aler.
Evidentemente l’esperienza a questi amministratori pubblici non ha insegnato ancora nulla.
Infatti i precedenti tentativi di vendita di alloggi, previsti fin dal 2008 dalla Legge regionale 27/07, sono falliti per l’incapacità economica delle famiglie di sostenere i costi e per il progressivo degrado manutentivo degli stabili.
Su questo tema è indetta una
CONFERENZA STAMPA
Mercoledì 28 gennaio 2015 alle ore 11.00
c/o CISL - Via Tadino 23 (Sala Don Milani)
Nel corso dell’incontro saranno distribuiti i dati relativi al piano vendita e alla situazione di ALER.