ATTUALITÀ
MOBILITAZIONE

A Milano la terza giornata di mobilitazione della Cisl. Furlan: "Ridare stabilità e dignità al lavoro"

Video: Annamaria Furlan parla ai dirigenti e lavoratori della Cisl che si sono riuniti a MIlano per la manifestazione che ha concluso la settimana di mobilitazione organizzata dalla Cisl per cambiare legge di stabilità e Jobs act.

"Rispetto alla prima stesura la legge delega sul lavoro è già stata migliorata dal Parlamento ma questo non basta, è sui decreti attuativi che dobbiamo davvero lavorare al meglio". Già a margine della quarta ed ultima manifestazione nazionale Cisl per il lavoro cui hanno partecipato i delegati delle regioni del Nord, Annamaria Furlan, commenta il Jobs Act. "Stiamo con ansia aspettando che ci convochino sui decreti attuativi - ha spiegato. Questo é stato un impegno che si è assunto il premier e il ministro del lavoro. Per noi è importante che nel contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti vengano assorbite le tante, tante forme di precariato e precarietà. Spero che sia l'inizio del superamento del precariato in questo Paese".


Circa lo sciopero generale di Cgil e Uil per il 12 Dicembre prossimo Furlan ribadisce il suo no: "Ognuno ha fatto le sue scelte, ha scelto le sue forme di mobilitazione, la Cisl non si aggrega alle scelte degli altri, e ha fatto le sue scelte in autonomia" ma lavoreremo assieme per ricostruire un rapporto unitario". Il filo dell'unità non va mai spezzato.

E dal palco torna a ribadire l'importanza di questa settimana di mobilitazione organizzata dalla Cisl. "importante per noi e per il paese, perché la Cisl vuole fare proposte grandi e per farlo vuole ridare certezza, fiducia e dignità, perché si può costruire un paese diverso. Ma dobbiamo cambiare questa Europa che, come dice Papa Francesco, deve diventare l'Europa dei giovani e della speranza. L'Europa dei finanzieri deve diventare l'Europa del lavoro e del sociale. Qualcosa si sta facendo, ma non basta un pò di tattica per spostare di un pò il fiscal compact. Ci vuole un cambiamento strutturale: in modo che ogni euro speso per la crescita e lo sviluppo venga considerato "il sale della vita" e non denaro sprecato.
Per tutti questi motivi la Cisl è convinta che non basti una giornata di sciopero per la stabilità del lavoro: è la dignità che dobbiamo ricostruire per i nostri figli e d i nostri nipoti. Che possibilità di crescere, di guardare avanti ha un paese dove non si fanno figli per paura del futuro, un paese sempre piuì razzista , dove l'invidia sociale si sposta tra i poveri con atti terribili nelle nostre periferie. Non è questo il paese che vuole la Cisl, ma un paese coeso e solidale".

Vai al video con l'intervento di Annamaria Furlan

04/12/2014