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Furlan (Cisl): No allo sciopero generale, si al dialogo

Il segretario Cisl: "La strada privilegiata rimane per noi quella della contrattazione, del confronto, del dialogo, partendo dai problemi del mondo reale".

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, critica la scelta della Cgil di indire lo sciopero generale il 5 dicembre, contestando sia il momento sia il metodo seguito dalla segretaria generale Susanna Camusso. "Scoprire che un'organizzazione decide da sola lo sciopero - ha dichiarato Furlan a margine del consiglio generale della Fim - è un passo indietro rispetto al dialogo tra le organizzazioni sindacali".

"Quando si vogliono fare le cose unitariamente - ha fatto notare - gli appelli non si lanciano perchè gli altri aderiscano ma per costruire le scelte assieme come si stava facendo per il pubblico impiego".

Furlan ha fatto notare che dopo la manifestazione dei lavoratori pubblici di sabato scorso a Roma, le segreterie di Cgil, Cisl e Uil avevano deciso di proseguire unitariamente al mobilitazione per ottenere il rinnovo del contratto fino allo sciopero; ieri + poi arrivata la convocazione a Palazzo Chigi del ministro della funzione pubblica, Marianna Madia.

"L'obiettivo della Cisl - ha spiegato Furlan - è quello di portare a casa tutti i risultati possibili dal tavolo": "lo sciopero generale - ha sottolineato - è l'ultimo strumento per ottenere i risultati".

"La strada privilegiata rimane per noi quella della contrattazione, del confronto, del dialogo, partendo dai problemi del mondo reale". Furlan ha ricordato quindi che non è la prima volta che la Cgil sciopera da sola e "storicamente la Cisl non ha mai aderito a uno sciopero indetto da un'altra organizzazione". La decisione del Cgil non appare quindi, ha concluso, "un modo per unire il mondo del lavoro".

13/11/2014