MONDO CISL
COMUNE

Galvagni, Cisl: "Pisapia, se ci sei batti un colpo!"

In vista della convocazione del Tavolo per lo sviluppo, in programma domani a Palazzo Marino, il segretario generale della Cisl di Milano Metropoli, Danilo Galvagni, ha espresso i dubbi e le idee del sindacato in questa dichiarazione:

“Non siamo contenti dei rapporti con questa amministrazione comunale. Le grandi aspettative che c’erano all’inizio della Giunta Pisapia si sono man mano assottigliate. Non ci piace il modo con cui veniamo  consultati, sempre a decisioni prese, ma non per questo quando ci sono occasioni di confronto ci tiriamo indietro. Il sindaco (che speriamo sia presente) ci ha convocati spiegando che, in vista dell’Expo e della Città metropolitana, è necessaria una diversa programmazione della politica comunale. Benissimo, vediamo cosa ha da dirci. Noi sappiamo cosa chiedergli. Mi limito a tre questioni:

1)      Expo. E’, come dicono tutti, un’occasione unica in primo luogo per Milano. Se l’Esposizione avrà successo ci guadagneranno tutti, se andrà male il peso ricadrà tutto sulle spalle di Milano. Abbiamo notato negli ultimi tempi un manifesto disimpegno del Comune di Milano sul tema e vorremo sapere direttamente dal sindaco  cosa ha intenzione di fare. Come ci scrive nella lettera di convocazione ad Expo mancano 18 mesi e Palazzo Marino deve battere  un colpo oppure spiegarci  perché non lo vuol fare. Ha ragione il segretario del Pd Pietro Bussolati quando dice che “su Expo ci vuole ottimismo”, l’importante è che sia seguito dai fatti.

2)      Servizi alla persona.  Al  di là della pompa magna di questi giorni al Forum delle politiche sociali dell’assessore Majorino, c’è un’evidente contrazione della spesa a scapito delle fasce sociali più deboli e altri tagli si prospettano all’orizzonte. Prendiamo il caso del settore dell’infanzia: a  giugno scadono i contratti con molte cooperative  (già pagate male e in ritardo), cosa succederà a settembre? Il problema non è solo dell’utenza, le famiglie,  ma anche di chi rischia di perdere il posto di lavoro. Anche i servizi sociali devono essere considerati come un’opportunità di sviluppo e occupazione.

3)      L’utilizzo degli spazi pubblici. E’ il primo patrimonio che un Comune deve mettere a frutto.  Anche  su questo valga su tutto un esempio: il Carnevale ambrosiano tradizionalmente si tiene all’interno del Castello che quest’anno è indisponibile su indicazione del Comune.  L’alternativa   è farlo all’esterno riducendo i metri quadri da 800 a 400. Ma lo sa l’assessore competente che  intorno al settore degli spettacoli viaggianti, nella sola Milano e nello specifico del Carnevale, girano 48 famiglie e 250 lavoratori?
Un discorso a parte meriterebbe il ragionamento sulle  società partecipate dal Comune dove, finora, si è andati avanti all’insegna della confusione e dell’improvvisazione. Speriamo che a Palazzo Marino abbiano riordinato le idee e che ci sia presto una vera politica d’indirizzo di A2A, Atm, Sea, Sogemi, Amsa e tutte le altre aziende che occupano migliaia di lavoratori. Più di tanti ‘protocolli’ e anche di  soldi  per una formazione fine a se stessa il Comune dovrebbe fare il buon imprenditore dell’immenso patrimonio che gestisce e in particolare le partecipate devono  funzionare da volano dello sviluppo e del lavoro che rimane la prima emergenza di Milano. Se non  si è capaci di dare il buon esempio  direttamente cosa mai si potrà chiedere agli altri?”.

30/01/2014