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Titoli spaventosi aprono le cronache dei giornali e dei telegiornali. Tutti i numeri e le forme della violenza, non solo sessuale.
India. Meno di 35% di presenze dopo ripetuti casi di violenza sessuale. Il crollo del turismo femminile in India dopo una serie di stupro di gruppo a New Delhi e quello maschile al 25 per cento. La violenza contro le donne in india non è un fatto nuovo, ma lo scorso anno si è verificato uno stupro ogni 40 minuti. La cautela dei visitatori anche in seguito al clamore suscitato dal caso di una ragazza di 23 anni aggredita a dicembre su un Bus a Dew Delhi.
Hamas. Nelle scuole sessi separati dai 9 anni in poi. Niente insegnanti uomini nelle classi femminili, contro il rischio di contaminazione tra i sessi in classe e in “difesa del pudore islamico”. Le nuove misure sono state annunciate dal Ministro dell’Istruzione e saranno attuate nel prossimo anno scolastico. Ma la decisione ha provocato dissensi!
Kabul, una bimba di 6 anni venduta per 2.500 euro per pagare i debiti della famiglia. La famiglia vive in un campo profughi di Kabul, e il padre musicista disoccupato, non potendo restituire un prestito e dovendo pagare 2.500 euro ha venduto la figlia per il figlio del creditore che ha 16 anni. Nella baracca della futura suocera, il primo ordine che la bambina ha ricevuto è quello di smettere di andare a scuola. Ma un benefattore americano interviene e la salva.
Milano. Ha violentato 22 donne. A sommare la pena per le singole aggressioni dovrebbero condannarlo a 122 anni, ma ne avrà solo 20 perché ha chiesto il rito abbreviato che sconta un terzo della pena massima che in Italia è di 30 anni.
Roma. Tra elogi e amnesie. Le contraddizioni degli esperti sul ruolo delle donne. Nei due gruppi dei saggi nominati da Napolitano non compare alcuna donna.
Queste sono le notizie che riguardano il genere femminile nei giornali di oggi, mese di aprile 2013. Sono sconcertata!! Per fortuna c’è una bella notizia, che ci arriva dall’India. Novartis, multinazionale Svizzera del farmaco, che produce il Clivec, farmaco anticancro con marchio registrato, ha perso la causa e da oggi via libera per la sua produzione low cost. Il verdetto è salutato come una vittoria per le cure accessibili a tutti i Paesi in via di sviluppo. Da notare che la cura con il farmaco brevettato Novartis, costa 2.500 euro al mese, quello prodotto in India, come generico equivalente, già disponibile su mercato indiano, costerà “solo” 170/200 euro, sempre al mese. Certo non tutti potranno avvalersi ma molti, molti di più. E questa è una svolta di grande civiltà.