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Prima mondiale per una rassegna di 108 foto che raccontano la vita nei campi rom dell'Europa dell'est e di Francia e Spagna durante tutti gli anni Sessanta. Un documento unico sul nomadismo gitano.
Dal 22 giugno al 16 settembre
ZINGARI
Di Josef Koudelka
Fondazione Forma per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Tel .0258118067
Orario: tutti i giorni 11-21; giovedì e venerdì fino alle 23- chiuso lunedì
Biglietto: 7,5/6
Info: www.formafoto.it
109 immagini in prima mondiale raccontano la vita quotidiana delle comunità gitane negli anni Sessanta in Boemia, Moravia, Slovacchia, Romania, Ungheria, ma anche in Francia e Spagna e costituiscono una preziosa testimonianza di quello che era all’epoca il nomadismo zingaro in Europa. “Zingari”, questo è appropriatamente il titolo della mostra, ripropone fedelmente la sequenza e il menabò del volume Cikáni ('zingari' in ceco) che il fotografo ceco Josef Koudelka aveva progettato nel 1970, prima di lasciare la Cecoslovacchia. Momenti di ritualità collettiva, di celebrazioni festive, o anche di gioco e intimità famigliare sono catturati dal nitido sguardo del fotografo, andando a costruire un grande affresco teatrale per essere consegnati alla dimensione, senza tempo, dell’arte.
Tra i più grandi fotografi viventi, Koudelka nasce in Moravia nel 1938 e inizia la sua carriera come ingegnere aeronautico, diventando fotografo professionista verso la fine degli anni 60. Nel 1968 immortala l’invasione sovietica di Praga, ricevendo per questi scatti, nel 1969 il premio Robert Capa dell’Overseas Press Club. Nel 1970 lascia la Cecoslovacchia per cercare asilo politico e, poco dopo, entra nella Magnum. Nel 1975 pubblica l «Gypsies», il primo di una lunga serie di libri, tra cui citiamo«Exiles» (1988), «Chaos» (1999), «Koudelka» (2006) e «Invasione Praga 68» (2008).