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MUSICA
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Per la regina Elisabetta una 'We are The World' senza star

Gli ingredienti dell’operazione benefica ci sono tutti: testo evocativo di unione e pace, immagini di primo, secondo e terzo mondo, finale in crescendo stile Hey Jude. All’indirizzo www.jubileesing.com/sing è possibile ascoltare il brano che Gary Barlow, celebre componente dei Take That, e Andrew Lloyd Webber, famossimo compositore di musical (Cats, Evita, Il Fantasma dell’Opera) hanno scritto insieme in occasione del Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta II.

Un Giubileo che coinvolge tutto il pianeta, visto che stiamo parlando della regina più longeva in circolazione, e che riporta al centro della notizia la nazione che con la sua cultura e musica ha più influenzato negli ultimi 60 anni le mode giovanili. Ma nella canzone non c’è molta traccia di quello che il pop inglese ha regalato al mondo in decenni di innovazione. E non c’è nemmeno lo spirito rock-caritatevole delle tante operazioni del passato tipo Usa For Africa. In sostanza, a parte Barlow, non si vedono star. Piuttosto si tratta di un melodioso brano corale (Sing, tradotto in italiano “Canta”) che fa parte di uno special album celebrativo di 7 tracce in uscita il 19 giugno, che acquista più corpo se visto assieme al videoclip girato in tutto il Commonwealt

I protagonisti sono Gary Barlow (a una svolta della sua carriera di compositore) e The Military Wives. Per il Commonwealth sono presenti tutte le etnie che in qualche modo hanno a che fare con le ex colonie inglesi (sono 53 nazioni diverse) ed è impressionante nel 2012 vederseli sfilare tutti in una clip di pochi minuti. Se non ci avete mai pensato, andatevi a guardare quanti popoli sono rappresentati sotto la corona britannica, una carrellata che ha sorpreso anche la “protagonista” dell’operazione. I giornali inglesi hanno infatti riportato che la regina in persona si è appassionata alle storie dei soggetti ripresi nel video. Le Military Wives sono invece un coro femminile che ha raggiunto la fama in Gran Bretagna attraverso un programma tv e che ora si esibisce stabilmente in patria per tener vivo il ricordo dei combattenti britannici nelle operazioni di guerra intorno al mondo. Regine, combattenti, guerre: anche questo, è difficile ammetterlo, è il 2012.

08/06/2012