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Esulta il sindaco di Milano Giuliano Pisapia accanto agli organizzatori (Live Nation) dell’Heineken Jammin’ Festival 2012. Perché per la prima volta in 15 anni il festival rock più famoso d’Italia, che richiama anche spettatori dall’estero per il suo cast prestigioso, si trasferisce a Milano. E precisamente all’Arena Rock della Fiera di Rho. «Un grande appuntamento per la città che ridà speranza a tutti quei giovani che stanno vivendo un momento difficile» dice il sindaco, fermamente convinto che «l’offerta culturale può attrarre turisti e soprattutto fare da collante e aggregatore per i giovani».
Milano che solitamente è densa di appuntamenti estivi questa volta, a quanto pare, dovrà fare a meno del cartellone all’Arena civica in ona Moscova, la rassegna che fino all’anno scorso si chiamava forse inappropriatamente Milano Jazzin’ Festival. Il trasloco dell’Heineken quindi arriva a pennello. Anche se non proprio alla portata di tutte le tasche (un giorno costa 55 euro, 3 giorni 150) ma bisogna considerare il cast stellare e il confronto con gli altri artisti che passano d’estate in Italia. Difficilmente si paga di meno per vederne uno solo. Qui invece si inizia il 5 luglio con il ritorno dei Red Hot Chili Peppers che proprio 10 anni fa infiammarono l’Heineken quando era ancora a Imola. Lì i numeri erano enormi, si era abituati ai 150/200mila che portava Vasco. Oggi gli organizzatori si aspettano intorno alle 80mila presenze. I californiani Red Hot saranno preceduti da una spalla d’onore: Noel Gallagher con i suoi nuovi High Flying Birds che con un album azzeccatissimo ha fatto dimenticare lo scioglimento degli Oasis. La serata di venerdi 6 invece è più orientata alla dance internazionale con The Prodigy come attrazione principale e Gorillaz Sound System che chiuderanno la serata. Questo dj set non avrà come protagonisti “reali” la band di Damon Albarn ma animerà la notte con proiezioni e suoni della band Gorillaz. In mezzo, tra gli altri, Evanescence e Lostprophets, due dei grupi rock di culto degli ultimi anni. Si chiude il sabato con un tocco di new wave anni 80 con New Order («una mia personale passione» sottolinea il patròn di Live Nation Roberto De Luca) e i Cure, che ritornano in Italia in una location insolita per il loro show intimista e dark.
E se pensate che l’appoggio del Comune strida un po’ con il marchio di una birra ricredetevi: Heineken spende molto per la campagna di promozione dei “moderate drinkers” e per l’occasione è stato anche creato un clip che verrà mandato a ripetizione sugli schermi del festival. Il filmato è innovativo perché per la prima volta mostra il “rifiuto” del prodotto che pubblicizza: un ragazzo balla in discoteca fino a notte fonda e riesce a conquistare la dj della serata perché beve poca birra.
La partnership con Milano ha anche portato all’allungamento del servizio dell’Atm che arriva alla fiera con la linea rossa, prolungata all’1 per il primo giorno, alle 2 negli altri.