Moglie invalida al 100%, marito con uno stipendio di 1.500 euro, tre figli e affitti impossibili: succede sempre più spesso a Milano. L'intervento del Sicet.
E' stato rinviato al 4 febbario 2026 lo sfratto di una famiglia di 5 persone con un figlio minorenne e una persona invalida. Uno sfratto per morosità incolpevole, causata dalla grave malattia che ha colpito la moglie, riconosciuta invalida al 100%. L’unico reddito di 1.500 euro del marito non basta a pagare affitti e spese all’immobiliare privata proprietaria dell'intero stabile. Accade nel Quartiere Corvetto, sottoposto a forte gentrificazione determinata anche dalle prossime Olimpiadi invernali.
Questa famiglia, come centinaia di altre, non ha la possibilità di accedere ad un affitto con gli attuali valori di mercato di Milano e della Città Metropolitana, e pur avendo diritto a una casa popolare le sue domande sono rimaste senza risposta. A Milano, secondo i dati del Ministero degli Interni, nel 2024 sono stati eseguiti 1.597 sfratti (un numero che non comprende i pignoramenti della prima casa e gli sfratti eseguiti senza forza pubblica). Nell’avviso chiuso pochi giorni fa più di 17.000 famiglie hanno richiesto una casa popolare, ma negli ultimi anni solo il 3% ha ottenuto un'assegnazione e centinaia di famiglie sfrattate o senza casa sono in attesa di un SAT (alloggio temporaneo per l'emergenza), mentre migliaia di alloggi restano colpevolmente vuoti, spesso perché destinati a progetti economici diversi come vendite e valorizzazioni.
