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Gambarelli, Adiconsum: “Occorre rendere più semplici le procedure, soprattutto per le persone anziane. Tante segnalazioni ai nostri sportelli”.
Tra la pesante crisi pandemica e il fatto che tanti “camici bianchi” in questi ultimi mesi sono andati in pensione, per molti cittadini dell’area metropolitana milanese la scelta o il cambio del medico di base si sono rivelati un vero problema.
Sono tante le segnalazioni di disagio fatte pervenire ai nostri sportelli da parte degli utenti, in particolare anziani che, sprovvisti di nozioni e strumenti digitali o impossibilitati a raggiungere fisicamente gli sportelli preposti di ATS (sono solo tre i presidi dove potersi rivolgere per la scelta e revoca), si sono trovati in balia di un vortice burocratico, con la conseguenza di rimanere sprovvisti per molto tempo della copertura essenziale del medico di base.
Come Adiconsum riteniamo necessario che le politiche verso la cosiddetta medicina di prossimità debbano prima di tutto partire da un sistema organizzato che garantisca un facile accesso alle procedure di scelta o di cambio del medico di base, privilegiando innanzitutto la vicinanza tra il professionista e la residenza del cittadino stesso. Sono tanti i casi da noi rilevati, in particolare per quanto riguarda la città di Milano, in cui emerge l’esatto contrario, ovvero i medici segnalati come disponibili sono spesso ubicati a diversi chilometri di distanza dall’abitazione del paziente, oppure disponibili, ma già pensionati o in procinto di lasciare la professione. Una procedura più rapida e di più facile accesso potrebbe prevedere l’iscrizione del paziente effettuata dal medico scelto, qualora disponibile e con posti disponibili.
In aggiunta a questo disagio, si unisce la speculazione di svariati presunti Caf/Patronati che per l’assistenza nello svolgimento della pratica pretendono un compenso talvolta fino a 50 euro.
Riteniamo indispensabile che tra le priorità della riforma della sanità lombarda ci sia un sistema di rete che, prima di tutto, agevoli l’incontro tra le esigenze del cittadino e i servizi di medicina di base, garantendo particolare attenzione alle persone anziane, sempre più sole di fronte ad una macchina pubblica difficile da raggiungere e che, in troppi casi, prevede l’utilizzo della tecnologia per l’accesso a pratiche essenziali come, in questo caso, la scelta del medico di base.