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Nella presidenza regionale eletti anche il milanese Christian Gambarelli e la bergamasca Mina Busi.
Carlo Piarulli è stato riconfermato presidente di Adiconsum Lombardia, l’associazione per la tutela dei consumatori promossa dalla Cisl. A eleggerlo è stato il consiglio generale, al termine del 7° congresso regionale svoltosi a Milano a Palazzo delle Stelline. “Ripensare il consumerismo. Per una nuova cittadinanza globale, sostenibile e digitale” lo slogan delle assise dell’associazione, che in Lombardia conta oltre 3.800 associati, più di 60 volontari attivi in tutte le province, oltre 6.500 pratiche sviluppate all’anno, più di 50.000 contatti con i cittadini e 5 progetti attuati o in via di realizzazione a seguito di altrettanti bandi di Regione Lombardia.
Nella presidenza regionale sono stati eletti anche il milanese Christian Gambarelli e la bergamasca Mina Busi.
“Da sempre siamo convinti che l’ambito economico non esaurisca la straordinaria complessità del fenomeno del consumo ed oggi più che mai è necessario impegnarsi per una visione più ampia, promuovendo gli ambiti del sociale e dell’ecologia – sottolinea Carlo Piarulli -. Nuove tecnologie, trasporti, energia, ambiente, sanità, assicurazioni, finanza e credito: tutti i nostri settori di intervento possono essere letti, interpretati secondo la necessità dello sviluppo sostenibile! Di più: questa vera e propria chiave di lettura favorirà la ricerca di nuove modalità di intervento e azione”.
E proprio ai temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile, Adiconsum Lombardia ha dedicato una delle sue indagini, coinvolgendo un campione di 500 cittadini lombardi, che ha manifestato elevato grado di conoscenza dei suoi elementi. Tuttavia emerge un certo gap tra sensibilità e azioni concrete: a fronte di un 24,7% che dichiara un interesse “alto” nei confronti del tema, solo il 9,7% dichiara un altrettanto “alto” impegno concreto.
Sul fronte della mobilità green, gli intervistati non hanno dubbi: il 66% richiede maggiore efficienza del servizio pubblico e il 39,6% vorrebbe incentivi per chi sceglie la mobilità green. Meno preparati sul fronte della finanza sostenibile. Oltre il 60% degli intervistati non ha mai sentito parlare o non sa esattamente cosa siano gli investimenti sostenibili, che oggi rappresentano il futuro con un valore di circa 35,3 trilioni di dollari raggiunti a inizio 2022.
Tra chi dichiara di fare investimenti, poi, oltre il 44% non si è ancora affacciato al mondo Esg (Environmental, social and corporate governance), l’approccio per valutare la misura in cui una società lavora per conto di obiettivi sociali ed ambientali.
“Spesso le due grandi transizioni del nostro tempo, sostenibilità e digitalizzazione, finiscono per intersecarsi e colpisce, guardando i dati di risposta dei cittadini che hanno partecipato al questionario, la frequente incertezza rispetto a molte dimensioni di queste trasformazioni – conclude il presidente di Adiconsum Lombardia -. Ad eccezione delle criptovalute, raramente si sono espressi negativamente, ma molto spesso si sono detti dubbiosi sull’esito di questi processi nel medio-lungo periodo. Questo gap di fiducia spesso è motivato da una scarsa conoscenza e informazione dei processi in atto. Su questo terreno si vede chiaramente il ruolo delle associazioni dei consumatori, che possono sensibilizzare, informare e guidare i cittadini”.