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Decreto Flussi - Bove, Anolf Cisl: "Strumento obsoleto che non risolve i problemi"

Autorizzati 69.700 nuovi ingressi di cittadini extracomunitari, 42.000 dei quali per lavoro stagionale. 7.000 sono per le conversioni di permesso di soggiorno di chi è già in Italia.

E’ stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il Decreto Flussi per il 2022. Al riguardo il responsabile del Dipartimento Immigrazione della Cisl milanese, Maurizio Bove, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Mentre, in un drammatico silenzio che sa di assuefazione, uomini, donne e bambini continuano a morire nel Mediterraneo nel disperato tentativo di raggiungere l'Europa, affidandosi a scafisti senza scrupoli che lucrano sull'assenza di canali di ingresso legale, il Governo italiano emana l'ennesimo e inutile Decreto Flussi che, al di là di qualche ritocco alle quote limitato a pochi settori, non offre alcuna risposta concreta né a chi vuole entrare regolarmente in Italia per motivi di lavoro né a quelle aziende o famiglie che vorrebbero assumere una persona straniera.
Come sosteniamo da tempo, invece di continuare a riproporre strumenti obsoleti, vecchi di 30 anni, è necessario intervenire immediatamente con una riforma complessiva della normativa in materia di immigrazione che sia effettivamente adeguata alla realtà che dovrebbe gestire: occorrono visti di ingresso per ricerca lavoro che permettano di incrociare domanda e offerta in quei settori dove effettivamente trovano impiego i lavoratori e le lavoratrici provenienti dall’estero e percorsi permanenti di regolarizzazione per chi è già in Italia e ha un datore di lavoro disponibile all’assunzione. Altrimenti, oltre alle stragi nel mare e ai confini dell'Europa, non faranno più notizia neppure il caporalato, lo sfruttamento e il lavoro nero”.
 

INFORMAZIONI UTILI

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la programmazione transitoria dei Flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2021, con il quale si autorizzano 69.700 nuovi ingressi di cittadini extracomunitari nel nostro Paese, dei quali 42.000 sono per motivi di lavoro stagionale e 7.000 sono in realtà destinati alle conversioni di permesso di soggiorno per coloro che sono già in Italia.

Gli ingressi sono suddivisi secondo la seguente ripartizione:

- 100 quote riservate a cittadini non comunitari residenti all'estero che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine (art.23 DLgs 286/1998)

- 100 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale e autonomo a cittadini di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori, fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela

- 20.000 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico alberghiero a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria, così ripartiti
        a) 17.000 quote riservate a cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala,       India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;
        b) 3.000 quote riservate a cittadini provenienti da Paesi con i quali nel corso dell'anno entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria;

- 500 quote riservate per lavoro autonomo a cittadini stranieri non comunitari, residenti all'estero, appartenenti alle seguenti categorie: “imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500 mila euro e proveniente da fonti lecite, nonché la creazione almeno di tre nuovi posti di lavoro; liberi professionisti che intendono esercitare professioni regolamentate o vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentate a livello nazionale da associazioni iscritte in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; titolari di cariche societarie di amministrazione o di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati, in presenza dei requisiti espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; cittadini stranieri che intendono costituire  imprese “start-up innovative” ai sensi  della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa”

- 42.000 quote per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero riservate ai cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina. Si chiarisce che nel computo è ricompresa una quotà di 1000 unità destinata a cittadini non comunitari, provenienti dai suddetti Paesi, che nel quinquennio precedente abbiano già fatto ingresso in Italia almeno una volta per motivi di lavoro stagionale e per i quali il datore presenti richiesta di nulla osta pluriennale; inoltre, sempre nel computo delle 42000 quote, è riservata una quota di 14.000 unità, esclusivamente per il settore agricolo, ai cittadini provenienti dai suddetti Paesi le cui istanze siano presentate da Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative.

Le conversioni sono invece così ripartite:
- .4400 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi per lavoro stagionale;

- 2.000 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale;

- 200 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri Stati europei;

- 370 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale;

- 30 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri stati europei.

Si chiarisce che le quote afferenti alle conversioni dei permessi per lavoro autonomo e subordinato saranno ripartite a livello regionale sulla base delle istanze che saranno presentate agli Sportelli Unici. Qualora tali quote non vengano utilizzate saranno successivamente ripartite sulla base dei reali fabbisogni riscontrati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Dal 12 gennaio scorso è disponibile all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it l’applicazione per precompilare le domande, da inoltrare possedendo un’identità Spid.

I termini per la presentazione delle istanze decorrono:

- a partire dalle ore 9.00 del 27 gennaio 2022 potranno essere spedite le domande relative ai lavoratori non stagionali e le richieste di conversione

- a partire dalle ore 9.00 del 1 febbraio 2022 potranno essere spedite le domande relative ai lavoratori stagionali

Il termine per la presentazione di tutte le domande è il 17 marzo 2022.

Gli uffici dell'Anolf di Milano saranno comunque come sempre a disposizione per dare informazioni ed assistenza.

Maurizio Bove
CISL Milano Metropoli - Dipartimento Politiche Migratorie
Presidente ANOLF Milano
Tel:02-20525213  
maurizio.bove@cisl.it

 

17/01/2022
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