.
Autorizzati 69.700 nuovi ingressi di cittadini extracomunitari, 42.000 dei quali per lavoro stagionale. 7.000 sono per le conversioni di permesso di soggiorno di chi è già in Italia.
In attesa della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in data 21 dicembre 2021 è stato emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la programmazione transitoria dei Flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2021, con il quale si autorizzano 69.700 nuovi ingressi di cittadini extracomunitari nel nostro Paese, dei quali 42.000 sono per motivi di lavoro stagionale e 7.000 sono in realtà destinati alle conversioni di permesso di soggiorno per coloro che sono già in Italia.
Gli ingressi sono suddivisi secondo la seguente ripartizione:
- 100 quote riservate a cittadini non comunitari residenti all'estero che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine (art.23 DLgs 286/1998)
- 100 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale e autonomo a cittadini di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori, fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela
- 20.000 quote riservate per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico alberghiero a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria, così ripartiti
a) 17.000 quote riservate a cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;
b) 3.000 quote riservate a cittadini provenienti da Paesi con i quali nel corso dell'anno entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria;
- 500 quote riservate per lavoro autonomo a cittadini stranieri non comunitari, residenti all'estero, appartenenti alle seguenti categorie: “imprenditori che intendono attuare un piano di investimento di interesse per l’economia italiana che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500 mila euro e proveniente da fonti lecite, nonché la creazione almeno di tre nuovi posti di lavoro; liberi professionisti che intendono esercitare professioni regolamentate o vigilate, oppure non regolamentate ma rappresentate a livello nazionale da associazioni iscritte in elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; titolari di cariche societarie di amministrazione o di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati, in presenza dei requisiti espressamente previsti dal decreto interministeriale 11 maggio 2011, n.850; cittadini stranieri che intendono costituire imprese “start-up innovative” ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge e che sono titolari di un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa”
- 42.000 quote per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero riservate ai cittadini provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina. Si chiarisce che nel computo è ricompresa una quotà di 1000 unità destinata a cittadini non comunitari, provenienti dai suddetti Paesi, che nel quinquennio precedente abbiano già fatto ingresso in Italia almeno una volta per motivi di lavoro stagionale e per i quali il datore presenti richiesta di nulla osta pluriennale; inoltre, sempre nel computo delle 42000 quote, è riservata una quota di 14.000 unità, esclusivamente per il settore agricolo, ai cittadini provenienti dai suddetti Paesi le cui istanze siano presentate da Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative.
Le conversioni sono invece così ripartite:
- .4400 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi per lavoro stagionale;
- 2.000 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 200 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri Stati europei;
- 370 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 30 conversioni in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di permessi Ue per lungo soggiornanti rilasciati da altri stati europei.
Si chiarisce che le quote afferenti alle conversioni dei permessi per lavoro autonomo e subordinato saranno ripartite a livello regionale sulla base delle istanze che saranno presentate agli Sportelli Unici. Qualora tali quote non vengano utilizzate saranno successivamente ripartite sulla base dei reali fabbisogni riscontrati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
I termini per la presentazione delle istanze decorrono:
- a partire dalle ore 9.00 del decimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale per i lavoratori non stagionali e per le richieste di conversione
- a partire dalle ore 9.00 del quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale per i lavoratori stagionali
Gli uffici dell'Anolf di Milano saranno comunque come sempre a disposizione per dare informazioni ed assistenza.
Maurizio Bove
CISL Milano Metropoli - Dipartimento Politiche Migratorie
Presidente ANOLF Milano
Tel:02-20525213
maurizio.bove@cisl.it