Giovedì 27 maggio, ore 14.30, presidio davanti alla Prefettura di Milano dei sindacati dei metalmeccanici.
Fim, Fiom e Uilm di Milano e provincia hanno deciso di reagire al drammatico susseguirsi degli incidenti sul lavoro con una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e un presidio che si terrà davanti alla Prefettura di Milano giovedì 27 maggio, dalle ore 14.30 alle 16.
“È bastato che la morsa della pandemia allentasse lievemente la sua presa e consentisse di riprendere le attività con i ritmi e i carichi di lavoro di sempre – dichiarano i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Giglio, Roberta Turi, Vittorio Sarti - che il dramma delle morti sul lavoro, per cause altre dal Covid-19, si riproponesse nella sua terribile, 'ordinaria' frequenza. La salute e la sicurezza sul lavoro sono un'emergenza nazionale: la vita delle persone deve essere un valore collettivo superiore al profitto. Per questo, abbiamo deciso di promuovere una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro partendo dalla necessità di rispettare e far rispettare quanto previsto dalle norme e dai contratti. Dopo le prime due assemblee alla Eco-bat di Paderno Dugnano e alla Novelis di Bresso, aziende che hanno lavorazioni particolarmente rischiose, la campagna proseguirà fino a luglio. Contemporaneamente abbiamo aperto un confronto con Assolombarda sul tema fondamentale della prevenzione".
Tre giorni dopo la strage alla Lamina del 16 gennaio 2018 e la morte di 4 lavoratori soffocati a causa di una fuga di gas, Fim, Fiom e Uilm promossero una manifestazione che si concluse sotto la Prefettura. A seguito di quell'iniziativa, su pressioni delle organizzazioni sindacali, fu avviato un tavolo di confronto con tutte le istituzioni del territorio preposte ai controlli in materia di sicurezza, che portò alla condivisione, nell'aprile 2018, di un protocollo d'intesa che aveva l'obiettivo di potenziare la sicurezza sul lavoro in ambiti particolarmente a rischio.
Giovedì 27 maggio i sindacati torneranno in presidio davanti alla Prefettura di Milano per ribadire che quel protocollo deve tradursi in realtà.
