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Amazon: in Lombardia consegne ferme, protesta parte da basso

Abimelech (Fit-Cisl): "Vogliamo discutere con l'azienda sui turni e i carichi di lavoro".

(ANSA) - MILANO, 22 MAR - Una protesta che "parte dal basso, non dai sindacati". E' lo sciopero dei lavoratori di Amazon vista dagli occhi del segretario generale della Fit-Cisl della
Lombardia Giovanni Abimelech, che li ha incontrati stamane nel corso di un presidio davanti alla sede di via Toffetti a Milano.

"Oggi si è fermato tutto - spiega - all'interno dei magazzini e fuori tra i driver, anche se qualche lavoratore interinale aveva paura di scioperare". "Se l'Azienda non vuole proseguire su
questa strada facendo muro contro muro ci ascolti - sottolinea il sindacalista - noi abbiamo le idee e vogliamo discutere sulle condizioni di lavoro". "Se non in Amazon, che fa 18 miliardi di euro di utile l'anno - si domanda Abimelech - dove altro si può dare lavoro stabile e creare coesione sociale?" "I lavoratori - conclude - sono sottoposti a ritmi stressanti sia dentro i magazzini e nelle consegne e appena possono cercano un lavoro migliore, è giusto per il buon pastore tosare le pecore, ma non scarnirle". (ANSA).

IN ALLEGATO IL VIDEO CON L'INTERVENTO AL PRESIDIO, ORGANIZZATO OGGI DAVANTI ALLA SEDE MILANESE DI AMAZON IN VIA TOFFETTI, DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA FIT CISL LOMBARDIA, GIOVANNI ABIMELECH

22/03/2021
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