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MERCATO DEL LAVORO
OCCUPAZIONE

Cisl e Felsa Lombardia: prorogare i contratti. I navigator siano protagonisti delle politiche attive

I sindacati: "Possono e devono esercitare un ruolo da protagonisti delle politiche attive, anche slegato dall’attuale Reddito di cittadinanza".

I Navigator possono e devono esercitare un ruolo da protagonisti delle politiche attive, anche slegato dall’attuale Reddito di cittadinanza. E’ quanto sostengono Cisl e Felsa Lombardia, il 9 febbraio scorso al fianco dei Navigator per rivendicare la proroga dei contratti di lavoro con Anpal – Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la cui  scadenza  è datata 30 aprile 2021.  

Cisl e Felsa Lombardia sono fermamente convinte che  il mancato rinnovo di questi  contratti, anche in considerazione della drammatica crisi  pandemica, costituirebbe una scelta pericolosa ed assurda. Non solo perché produrrebbe oltre 3.000 esuberi, quasi 300 per la sola Lombardia. Ma perché i Navigator in meno di due anni hanno messo le basi ad un’attività di orientamento e riqualificazione, che non ha precedenti nel contesto della Pubblica Amministrazione. 

In condizioni assai complesse a causa del lockdown, della strumentazione inadeguata, della collocazione lavorativa, Cisl e Felsa ricordano che in Lombardia sono stati comunque in grado di colloquiare con decine di migliaia di persone prive di occupazione. Nello specifico, i Navigator hanno assistito e preso in carico  disoccupati fragili, con pregresse esperienze di lavoro discontinue e generiche, con bassissima scolarizzazione  e know how tecnologico, e spesso vittime di disagio economico, abitativo e sociale.  

Il processo di inserimento presso i Centri per l’impiego provinciali si è spesso rivelato complesso, perché non accompagnato da un adeguato coordinamento tra Enti. Ma laddove possibile, i Navigator hanno messo a disposizione dei funzionari pubblici le proprie capacità, oltre i servizi connessi al Reddito di Cittadinanza, fornendo collaborazione piena nel contattare le imprese, e  nella predisposizione di Did e Patti di Servizio. E ciò anche per  colmare le falle di un sistema, quello pubblico, sottodimensionato nell’organico.

E’ infatti noto a tutti lo stato di sofferenza in cui versa il sistema pubblico dei servizi per l’impiego: personale insufficiente a coprire i servizi “obbligatori” da garantire ai cittadini, mancanza di figure professionali specialistiche, mancanza di figure direttive specialistiche,  alto numero di dipendenti che si avvicenda al pensionamento, etc…. La mancata proroga dunque finirebbe per indebolire ulteriormente i Cpi, oltretutto ora che il concorso di Regione Lombardia finalizzato all’assunzione di nuovi 1.214 operatori dei centri per l’impiego risulta sospeso causa pandemia.  

“Il nostro auspicio - proseguono Cisl e Felsa Lombardia - è che la rinnovata direzione della D.G. Lavoro e Formazione di Regione Lombardia apra una nuova stagione che veda un intervento forte della stessa Regione nel coordinamento dei Centri per l’Impiego e delle Afol, in stretta collaborazione con Anpal Servizi Lombardia, nel rispetto delle specifiche competenze e ruoli con l’unico obiettivo di far funzionare le politiche del lavoro in Lombardia”. 
“Siamo tuttavia persuasi – concludono - che la proroga dei contratti debba rappresentare l’inizio di una trasformazione vera, con lo sviluppo e la realizzazione di un progetto strutturale moderno connesso alle politiche attive del lavoro nel quale si operi in sinergia tra pubblico e privato, ciascuno nel proprio ruolo, senza inutili conflitti e sovrapposizioni ma con specifiche competenze per ciascuno degli attori in gioco”.
 

15/02/2021
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