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ALLARME OCCUPAZIONE

Covid: nel milanese turismo in crisi

Manifestazione in Prefettura. Miranda, Fisascat Cisl: "In migliaia senza ammortizzatori sociali da marzo. Intervenire subito".

Si è tenuto oggi, nei pressi della Prefettura, un presidio dei lavoratori del turismo, uno dei settori più colpiti dalla crisi innestata dalla pandemia da Coronavirus. In video, le dichiarazioni di Paolo Miranda, segretario generale della Fisascat Cisl milanese. Una delegazione sindacale è stata ricevuta in Prefettura.

COMUNICATO STAMPA FISASCAT CISL - FILCAMS CGIL - UILTUCS UIL MILANO

Sono oltre 30 mila le lavoratrici e i lavoratori del settore del turismo milanese a casa da marzo e in una condizione di estrema difficoltà.

Il settore turistico infatti è stato il primo a risentire dell’emergenza sanitaria già dal mese di febbraio e sarà con tutta probabilità l’ultimo ad uscire dalla crisi: ad oggi il 90% delle strutture è ancora chiuso, molte delle quali probabilmente non riapriranno prima di settembre.

I lavoratori e le lavoratrici degli alberghi stanno pagando un caro prezzo e c’è forte preoccupazione anche per il prossimo futuro in quanto gli ammortizzatori sociali previsti dal  “decreto rilancio”, della durata di 9 settimane (5 + 4) esauriranno presto e terminerà a breve anche il divieto dei licenziamenti. Tutto ciò in aggiunta ai ritardi del pagamento degli ammortizzatori sociali.

Situazione ancora più grave stanno vivendo i lavoratori degli appalti alberghieri, che già prima dell’emergenza Covid vivevano in una condizione di problematicità quotidiane che come sindacati avevamo più volte denunciato. Cameriere ai piani e facchini sono da oltre 3 mesi senza reddito, in quanto la maggior parte delle loro aziende non ha anticipato l’ammortizzatore sociale e l’INPS in molti casi non ha ancora pagato neanche il mese di marzo!

Ad aggravare il tutto il colpevole atteggiamento delle aziende appaltatrici che si rifiutano di utilizzare gli ammortizzatori sociali ordinari al termine di quelli straordinari Covid e stanno comunicando la messa in sospensione non retribuita dei lavoratori, per noi assolutamente illegittima.
Ma anche i lavoratori stagionali e precari sono in assenza di tutele sufficienti.

Una situazione drammatica che sicuramente non terminerà a breve. Fino a settembre infatti a Milano il settore non ripartirà, ma anche successivamente assisteremo ad una ripresa lenta e graduale. 
E’ necessario prevedere ammortizzatori sociali e tutele per TUTTI i lavoratori del settore e per tutto il tempo necessario, per poter dar loro  garanzia occupazionale ed economica e una prospettiva per il futuro.

 

18/06/2020
Mauro Cereda - mauro.cereda@cisl.it