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ATTUALITÀ
16–19–23 GIUGNO SOTTO PALAZZO LOMBARDIA

Al via la mobilitazione del sindacato per un nuovo “Patto per la salute”

Vaia, Cisl Milano: “La pandemia di Covid ha evidenziato la necessità di più sanità pubblica e più medicina del territorio”.

L’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi ha messo in luce tutte le carenze della sanità lombarda e l’esigenza di più sanità pubblica, di più medicina del territorio e di maggiore tutela per i lavoratori del sistema sanitario e sociosanitario.

La gestione istituzionale è stata per molti aspetti cruciali manchevole, sbagliata e tardiva.

Se il sistema ha retto lo si deve solo all’impegno e alla dedizione di tutti i lavoratori del settore.

Regione Lombardia ha dovuto arrendersi all'evidenza e mettere in agenda una ineludibile verifica della legge regionale 23 del 2015, alla luce non solo delle evidenti inadempienze attuative e della sperimentata inefficienza e inefficacia di taluni aspetti di organizzazione del sistema, ma anche di una percezione, mai così diffusa nel discorso pubblico prima di questa crisi, della importanza della medicina di territorio, della riorganizzazione e innovazione dei servizi di cura, dei modelli assistenziali e della rete sociosanitaria.

“La pandemia – osserva Roberta Vaia, segretaria della Cisl di Milano - ci ha permesso di comprendere meglio l’importanza della sanità pubblica e di quanto i tagli degli ultimi anni abbiano messo in pericolo tutta la collettività, anche nel nostro ambito. Da sempre stiamo insistendo affinché la sanità territoriale venga potenziata. In questa emergenza invece si è rivelata del tutto inadeguata, fragile ed episodica. È indispensabile avere un territorio attivo, che faccia sorveglianza epidemiologica, protegga i cronici e risponda ai bisogni della popolazione”.

Cgil, Cisl e Uil Lombardia, con le Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario, ritengono che per riavvicinare il Servizio sanitario regionale al bisogno di salute dei cittadini sia necessario un confronto serio e un nuovo “Patto per la salute”, che rilanci la sanità pubblica e la medicina del territorio.

Al via quindi una mobilitazione regionale articolata su tre giornate.

Assumendo fino in fondo le doverose limitazioni precauzionali di rispetto del distanziamento e di non assembramento delle persone, si svolgeranno tre presidi, ognuno dei quali su un tema specifico,  sotto Palazzo Lombardia, nelle seguenti date:

Martedì 16 giugno ore 9.30–12
“Le Rsa non sono ospedali. Testimoni di una strage: 6000 vittime tra gli anziani”

Venerdì 19 giugno ore 9.30–12
“Obiettivi primari: sorveglianza epidemiologica, medicina di territorio e continuità assistenziale. Ripartiamo dai Distretti”

Martedì 23 giugno ore 9.30–12
“Ripensare l’ospedale per il futuro della sanità lombarda”

I presidi saranno l'occasione per denunciare ciò che non ha funzionato, rilanciare le nostre proposte e dare voce a chi ha vissuto la drammaticità dell'emergenza sanitaria.
Al termine del percorso, le proposte di Cgil, Cisl e Uil Lombardia e delle Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, diventeranno il  Manifesto del sindacato lombardo “Più sanità pubblica, più medicina di territorio, tutelando il lavoro nel sistema sanitario e sociosanitario”, sul quale chiederanno l’apertura di un tavolo permanente di confronto con la Presidenza di Regione Lombardia, e che verrà indirizzato anche  al Consiglio regionale e alle Autorità sanitarie. 

La Cisl di Milano, insieme alle categorie della sanità pubblica e privata e ai pensionati, parteciperà ai presidi organizzati dai sindacati regionali.  

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11/06/2020
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