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Presentato oggi in Regione Lombardia un progetto per salvare lo stabilimento di Pregnana Milanese. Il Gruppo NCH vuole trasferire tutto in Piemonte.
Un piano B. E’ quello che hanno presentato oggi in Regione Lombardia i lavoratori e i sindacati della FPT per evitare la chiusura dello stabilimento di Pregnana Milanese e il trasferimento della produzione in Piemonte previsto da un piano di riorganizzazione annunciato lo scorso ottobre. Un progetto che mette a rischio circa 300 posti di lavoro fra dipendenti diretti e addetti ai servizi, a cui i lavoratori si oppongono con forza.
L’azienda, che fa parte del Gruppo CNH, è in salute: opera nel settore metalmeccanico produce gruppi elettrogeni e motori marini e industriali.
All'incontro al Pirellone sono intervenuti, fra gli altri, gli assessore al Lavoro della Regione e della Città Metropolitana, Melania Rizzoli e Elena Buscemi; il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti; il sindaco di Pregnana Milanese, Angelo Bosani.
Il piano del Gruppo, che comprende anche un marchio come Iveco, prevede la "sistemazione" di una ottantina di addetti, fra prepensionamenti, trasferimenti a Torino, ricollocazioni in un’altra realtà aziendale: per gli oltre 200 restanti è il buio. Una situazione non nuova nel milanese.