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Furlan: "Torniamo in piazza con gli stessi obiettivi. I bisogni delle persone non sono cambiati".
“Faremo unitariamente tre importanti manifestazioni nazionali il 10, il 12 ed il 17 dicembre a Roma sulle tante crisi aziendali aperte, per sollecitare lo sblocco dei contratti pubblici, la rivalutazione delle pensioni e la legge sulla non autosufficienza, ma anche su tutte le altre questioni nodali della nostra piattaforma unitaria”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, concludendo il Consiglio generale della Cisl Torino-Canavese. “Noi andiamo avanti con la nostra mobilitazione come deve fare un sindacato autonomo dalla politica. La nostra bussola resta la piattaforma unitaria. I problemi, i bisogni e le aspettative delle persone che noi rappresentiamo non sono cambiati anche con il Governo Conte due. Rischiamo anzi di vivere una nuova fase di stagnazione economica nel Paese. Per questo noi chiediamo una svolta alle istituzioni ed alla politica. Abbiamo ormai troppe vertenze aperte in tutti i settori, comprese quelle del terziario. Ci sono migliaia di richieste di esuberi da parte di tante aziende. Un fatto inaccettabile. Seguire le vertenze significa avere anche una strategia industriale per il Paese. Bisogna fare delle scelte precise e non cercare solo il consenso elettorale come è accaduto con le vicende dell’ex Ilva o di Alitalia. Noi siamo contenti che partano i tavoli di confronto con il Governo, ma l’attenzione alle vertenze è fondamentale perché se perdi gli asset strategici, si vanifica non solo la ricchezza del paese ma si peggiorano le condizioni delle famiglie”.
La mobilitazione "a sostegno delle rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma unitaria sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def è stata lanciata nei giorni scorsi da Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta:
"Cgil, Cisl e Uil confermano e ribadiscono il proprio giudizio in merito alla manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Apprezzano la disponibilità dimostrata dall’Esecutivo e la conseguente ripresa del dialogo e di una parte dei contenuti proposti dal governo, ma ritengono insufficienti le risorse che pure sono state messe in campo sui capitoli della piattaforma unitaria . I risultati ottenuti sono il frutto sia dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza, avviate sin dallo scorso 9 febbraio, sia del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustive delle rivendicazioni unitarie.
Cgil, Cisl Uil ritengono che sia necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi. A sostegno di queste rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma, sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def, Cgil, Cisl, Uil indicono una settimana di mobilitazione con iniziative nei territori e tre manifestazioni/assemblee nazionali aperte, che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma.
Il 10 dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri.
Il 12 dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.
Il 17 dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.
Le tre manifestazioni/assemblee vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi delle rispettive imprese e da quelli i temi e le proposte avanzate nella piattaforma unitaria e discusse nelle assemblee dei lavoratori. Una modalità che vuole essere anche una strada per rendere protagonisti i lavoratori, i loro problemi, la loro capacità di proposta".