.
Presentati i primi venti giovani che parteciperanno al progetto PUOI. E' possibile candidarsi fino al 18 ottobre.
Sono stati presentati oggi alle aziende i primi venti giovani che parteciperanno al progetto PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione), promosso dai ministeri dell’Interno e del Lavoro, finanziato con i fondi Ue, e finalizzato all'integrazione sociale e lavorativa dei migranti.
I giovani sono stati selezionati da Cesil Lavoro (lo sportello della Cisl milanese che offre servizi su occupazione, formazione professionale e politiche attive del lavoro) e Labour INT MiiT ( l'Associazione promossa da Cisl, Anolf e Fisascat Milano per l’accesso al lavoro degli stranieri di recente arrivo).
Il progetto, che prevede l’attivazione di tirocini di sei mesi in aziende del territorio, è rivolto a persone in condizione di inoccupazione o di disoccupazione che siano titolari di protezione internazionale e umanitaria; titolari di permesso di soggiorno rilasciato nei casi speciali previsti dal decreto legge 4 ottobre 2018 che consentono lo svolgimento di attività lavorativa; titolari di permesso di soggiorno per protezione speciale rilasciato ai sensi dell’art. 32 comma 3 del Dlgs 28 gennaio 2008, n. 25; cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
Altre persone potranno aggiungersi alle venti già individuate: le iscrizioni sono ancora aperte e le domande vanno fatte pervenire entro il prossimo venerdì 18 ottobre. Gli uffici di Anolf (via Benedetto Marcello 10) e lo Sportello Lavoro del Cesil (via Alessandro Tadino 18) sono a disposizione per la presentazione delle candidature e per ogni ulteriore informazione.
Anolf e Cesil, oltre a seguire i tirocini finanziati dal bando PUOI, attraverso l'applicazione del metodo già sperimentato con il progetto Labour INT (che nei mesi scorsi ha permesso di avviare al lavoro una quarantina di rifugiati e richiedenti asilo), accompagneranno i migranti in un percorso di formazione (lingua più attività professionale) finanziato attraverso il progetto ERIAS (capofila FORMAPER - Camera di Commercio), del quale sono partner.