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Il 10 agosto 1944, 15 milanesi furono uccisi dalle SS per rappresaglia. Il porgramma della commemorazione in città.
Come ogni anno, Milano - città medaglia d'oro della Resistenza - ricorderà i 15 partigiani fucilati in piazzale Loreto la mattina del 10 agosto del 1944, con una cerimonia organizzata dal Comitato permanente antifascista (di cui fanno parte anche Cgil, Cisl e Uil).
Un eccidio che guarda ormai lontano e che si svolse 75 anni fa. Il 10 agosto, il plotone fascista della Legione Muti agli ordini del Comando tedesco capeggiato dal capitano delle SS Theodor Saevecke (che passò alle cronache come il boia di Piazzale Loreto), prelevò i 15 partigiani dal carcere di San Vittore e li portò in piazza Loreto, dove consumò la strage, lasciando i corpi dei militi esposti fin dalla mattina e impedendo anche ai parenti di rendere omaggio ai propri congiunti.
All'epoca, per il bando emanato dal Maresciallo Kesselring dovevano essere fucilati 10 partigiani per ogni vittima nazista. Col pretesto di un attentato compiuto due giorni prima in viale Abruzzi, Saevecke ottenne il lasciapassare per trucidare i quindici partigiani, pur non essendo rimasto ucciso alcun militare tedesco.