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"Il sindacato baluardo della democrazia, il nostro obiettivo è la coesione sociale. Milano, motore del cambiamento". Succede a Luigino Pezzuolo che lascia la guida dopo 12 anni. Gli interventi di Carlo Gerla e del leader nazionale Davide Guarini.
La Fisascat di Milano ha un nuovo segretario generale, Paolo Miranda , eletto stamane nella sede di via Tadino. Il sindacato del commercio, terziario e servizi ha salutato con grande affetto Luigino Pezzuolo segretario generale della categoria dal 2007.
“In questi ultimi giorni tutti mi chiedevano: “Sei pronto?. La risposta è: sì, sono pronto – ha detto Paolo Miranda, 60 anni, eletto segretario con 64 voti su 66 aventi diritto - O meglio siamo pronti perché io credo molto nel gioco di squadra e nell’identità dell’organizzazione. Speriamo di non aver fatto una sciocchezza. Lo so che non si addice al ruolo e alla situazione ma, anche un po’ per allentare la tensione, mi piace iniziare con una battuta”.
Poi a seguire le ragioni della scelta e la sua idea di sindacato. “Si tratta a tutti gli effetti di un passaggio di testimone in continuità con la precedente segreteria di cui ho fatto parte, in sintonia piena con la Cisl confederale di Milano e gli altri livelli della categoria”.
Per quando riguarda l’idea di sindacato, Miranda ha sottolineato “il ruolo importante, decisivo per la Cisl nella difesa della democrazia, in una fase della storia del Paese in cui la politica tende, pericolosamente, a saltare i cosiddetti corpi intermedi e parlare direttamente ai cittadini. Contrastare questa tendenza è un nostro dovere e responsabilità: il sindacato è prima di tutto una comunità con l’obiettivo di puntare alla coesione sociale”.
Un accenno anche alla situazione locale “dove continueremo a fare il nostro mestiere di difesa ed estensione dei diritti dei lavoratori. Fra i tanti un tema che mi sta particolarmente a cuore sono le condizioni di salute e sicurezza, di vita nei luoghi di lavoro.
Per il resto Milano, come dice anche il segretario generale Cisl Milano Metropoli Carlo Gerla , "è una città di frontiera e per questo stimolante: insieme alla Ust vogliamo, non solo comprendere, ma anche orientare il cambiamento nell’interesse di chi rappresentiamo”.
Infine un ringraziamento collettivo “a tutti quelli che ho incontrato da quando, 1985, sono in Cisl. Con tre precisazioni: Luigino Pezzuolo, che considero oltreché un collega un amico; Gilberto Mangone , sempre attento e disponibile; Daniela Reversi , con cui ho lavorato all’Ente bilaterale”.
Il consiglio generale di Fisascat Milano Metropoli ha confermato alla segreteria Paola Camera, mentre il terzo componenti sarà scelto dopo la pausa estiva.
Presente all’importante mattinata Fisascat milanese anche Davide Guarini , segretario generale nazionale della Fisascat che ha così salutato l’uscente Pezzuolo: “La Fisascat riconosce l’impegno dei delegati e segretari consegnando la medaglia d’oro a chi si è impegnato, una medaglia al lavoro”.
Carlo Gerla, segretario generale Cisl Milano Metropoli, ha definito i delegati e le delegate presenti come “la linfa e il motore della nostra organizzazione”. Il passaggio di testimone è “un momento carico di responsabilità e consapevolezza nell’indicare un dirigente che riceve la guida. Luigino Pezzuolo è un dirigente intelligente e preparato, formatore, contrattualista e con un grande senso di appartenenza alla Cisl, per questo gli chiediamo di mettere a disposizione dell’organizzazione la sua competenza”.
Gerla, poi si è riferito a Paolo Miranda: “Sarai custode dei valori fondanti della Cisl: ti chiedo la continuità dei rapporti dell’Unione, da uomo libero, di collaborazione, confronto e proposta. La confederalità è il faro illuminante della nostra azione quotidiana. Il clima collaborativo e partecipativo in questa Cisl è importante. Lo dimostrano i risultati che abbiamo raggiunto insieme, attraverso la contrattazione, che è stata un laboratorio di sperimentazioni. La parte di proposta e sostegno per il protocollo di gestione degli appalti è venuta fuori anche grazie al supporto di questa categoria, così come quello sul lavoro agile e il coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi. Accordi che sono diventati un modello di riferimento per tutta l’Italia. Bisogna continuare su questa strada per affrontare le trasformazioni economiche e sociali. Ci metteremo in moto per partecipare all’innovazione dei quartieri dismessi della città e per le Olimpiadi 2026. Le sfide si vincono con un vero protagonismo nei tavoli e con il lavoro di squadra”.
Carlo Gerla ha anche ricordato che “il vero sindacato è al fianco degli ultimi. Cinquant’anni fa moriva Giulio Pastore, padre fondatore della Cisl, che ci ha trasmesso un’eredità importante, dobbiamo rinnovare lo spirito costitutivo che dobbiamo trasferire ai nuovi dirigenti”.
Dal canto suo Luigino Pezzuolo ha definito Paolo Miranda “una persona capace di sintetizzare le diverse istanze, oltre a essere disponibile e capace di osare”.
Per Pezzuolo “l’organizzazione dimostra di essere al passo coi tempi quando si passa il testimone, bisogna adeguarsi ai cambiamenti che la vita ci impone. Siamo tutti partecipi e attori di un territorio magnifico, un laboratorio di idee che dal 2007 al 2019 abbiamo sperimentato assieme, aggredendo situazioni complesse. Abbiamo deciso assieme di resistere e trovare le modalità per tutelare il lavoro in un’epoca in cui era più facile perderlo e ritrovarsi ai margini della società, nella crisi più profonda dal dopoguerra”.
Parlando degli anni in cui ha ricoperto l’importante ruolo di segretario generale, Pezzuolo ha detto: “Sono stati gli anni in cui la grande distribuzione organizzata avrebbe avuto la sua parabola, con momenti di difficoltà dopo lo sviluppo e le acquisizioni dei piccoli. È una fase molto delicata tuttora, assieme alla crisi del settore bancario con la probabile messa in discussione di altri 10mila posti di lavoro. Dentro questa crisi strutturale si possono fare tante cose. Noi abbiamo scelto di stare al fianco dei lavoratori, mantenendo il rapporto con la gente. Ci siamo sempre legati alle periferie, siamo sempre stati la voce e la libertà di lavoratori che professano volontà di essere persone”.
E questa linea, alla Cisl milanese ha dato buoni frutti: l’organizzazione è cresciuta, i delegati sono cresciuti, “siamo diversi rispetto al 2007, abbiamo portato in equilibrio finanziario l’organizzazione, ma c’è tanto da fare perché nei nostri settori molta fatica e precarietà sono all’ordine del giorno”, insiste Pezzuolo che reputa il sindacato “ancora presenza indispensabile nel commercio dove, purtroppo, se alzi la voce vieni trasferito, se rivendichi qualche diritto ti mettono al turno di chiusura”.
La linea di Pezzuolo è stata di caratterizzare la Fisascat di Milano sulla logica del merito e della competenza, “con la disponibilità al confronto e tanta passione. Il sentimento del sindacalista è la passione per prodigarsi per i diritti altrui. L’unico demerito è stato quello di non essere riusciti a interagire con le istituzioni a livello regionale, anche se ci abbiamo provato”.
Pezzuolo lancia un ponte col futuro: “Volevamo chiarire le regole degli appalti, definiti a livello regionale, i piani tariffari delle case di riposo. E poi la vera sfida di oggi è il superamento delle centinaia di contratti di lavoro che sono in essere nel nostro Paese. Il nostro sindacato ha nei valori fondativi la parità di genere tra i lavoratori, e al primo posto sempre la persona. E derogare su questo vuol dire mettersi in pericolo automaticamente”.