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Cresce l’industria milanese, ma bisogna migliorare la qualità del lavoro

I dati della Camera di commercio, Gerla, Cisl: “Numeri positivi, ma occorre un intervento governativo per rafforzare il sistema. L’incertezza frena la ripresa”.

L’industria manifatturiera di Milano, Monza e Brianza e Lodi continua a crescere. Nel secondo trimestre 2018 le imprese milanesi registrano segnali positivi a livello tendenziale per produzione (+2,2%), fatturato (+3,4%) e ordini (+1,8%), soprattutto quelli esteri (+5,9% fatturato +4,1% ordini). Crescita robusta a Monza e Brianza (+5,3% produzione, +8,4% fatturato, +3,7% ordini). A Lodi crescono fatturato (+5,6%) e produzione (+4,8%), mentre sono stabili gli ordini (-0,2%).
E’ quanto emerge da un’anticipazione dei dati dal Monitor congiunturale del secondo trimestre 2018 del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi diffusi oggi in occasione della presentazione da parte di Unioncamere Lombardia dei risultati dell’analisi congiunturale dell’industria e dell’artigianato manifatturieri.

Secondo i sindacati restano, però, alcuni nodi da sciogliere.
“I dati congiunturali sono positivi – osserva il segretario generale della Cisl milanese, Carlo Gerla -, ma siamo ancora lontani da un miglioramento della qualità del lavoro. Bisogna intervenire a livello governativo per rafforzare il sistema economico e produttivo. Manca un progetto-Paese. Troppa incertezza rischia di fermare la ripresa, già avviata, del dopo-crisi. Servono nuovi investimenti - come avrebbe detto Giuseppe Dossetti - per 'motorizzare' la crescita economica, attraverso un aumento dell’occupazione. Nello stesso tempo occorre potenziare, qualitativamente e quantitativamente, i servizi alle persone e alle famiglie, per ridurre le disuguaglianze ed evitare di penalizzare ulteriormente le fasce più deboli della società”.

La produzione industriale manifatturiera milanese registra il +2,2% su base annua ed una variazione del +0,3% rispetto al primo trimestre 2018, in leggero rallentamento rispetto all’andamento registrato a inizio anno (+0,6% rispetto al quarto trimestre 2017). Il fatturato estero, la cui variazione tendenziale (rispetto allo scorso anno) si attesta a +5,9%, traina l’andamento positivo del fatturato (+3,4%). Anche gli ordini, variazione in un anno del +1,8%, sono trainati dalla domanda estera (+4,1%), mentre gli  ordini interni  registrano una crescita del +0,6%. Anche se più caute, restano positive le aspettative per il terzo trimestre 2018, il 58% degli operatori attende stabilità dei volumi nel prossimo trimestre, sulla crescita della produzione industriale, gli operatori ottimisti sono il 25,3% (erano il 33,6%) rispetto ai pessimisti che rappresentano il 16,4%.

26/07/2018