ATTUALITÀ
ALLARME OCCUPAZIONE

Trony... una storia senza paragoni

Lavoratori in piazza a Milano, preoccupati per il futuro. E i sindacati si chiedono: "Chi paga per gli errori?".

I lavoratori di Trony hanno manifestato in piazza San Babila a Milano per chiedere chiarezza sul futuro del gruppo. Ecco il comunicato di Fisascat Cisl e Filcams Cgil che spiega la situazione e le ragioni dell'iniziativa.

"DPS Group srl arriva a Milano nel 2013, acquisendo i negozi Darty sotto l’insegna TRONY. In seguito creano una società controllata al 100% con nome FRC che acquisisce FNAC.

Da quel momento si susseguono procedure di mobilità che periodicamente hanno ridotto il numero dei lavoratori e dei negozi sul tutto il territorio.
Sicuramente il settore dell’ elettronica è tra quelli che hanno maggiormente risentito della crisi in questi anni, crisi che si evidenzia ancora di più di fronte ad un’azienda come DPS/FRC, la quale ha fatto del suo baluardo il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali (che paga l’intera collettività), senza mai approntare realmente una politica commerciale mirata a rispondere alle mutate esigenze del settore. Nel secondo semestre del 2017 DPS consapevole della propria situazione debitoria, crea una nuova società  (VERTEX) ed attraverso una cessione del ramo d’ azienda  passa tutti i negozi sotto il nuovo soggetto, proprietà della medesima famiglia Piccinno.

Come in un buon gioco di carte, i lavoratori dei punti vendita e degli uffici si ritrovano in una situazione dove DPS, che ora deve gestire la situazione debitoria viene messa in liquidazione, l’ex FNAC ora FRC di via Torino chiude, e, magicamente i “nuovi” negozi con ragione sociale VERTEX, che “dovrebbero” essere rilanciati, si ritrovano invece senza merce alcuna da Settembre 2017, in quanto il nuovo soggetto non ottiene le garanzie fideiussorie necessarie da banche ed assicurazioni.

Il mancato rilancio e la conseguente impossibilità di sostenere il gioco nel suo insieme, hanno portato una cessazione dell’attività con apertura di mobilità per 105 lavoratori per FRC; l’apertura di un concordato preventivo per DPS Group, all’interno del quale nel frattempo sono rientrati tutti i negozi precedentemente passati a VERTEX.

E CHI PAGA PER GLI ERRORI?

COME SE NON BASTASSE ADESSO I LAVORATORI SI SONO TROVATI UNA COMUNICAZIONE AZIENDALE CON LA PRECISAZIONE CHE VERRA’ LORO CORRISPOSTO SOLO IL 20% DEL LORO STIPENDIO…

Le conseguenze disastrose ricadono ancora una volta sui circa 500 lavoratori del gruppo, che oggi si ritrovano a rischio della definitiva perdita del posto di lavoro, nonostante il sacrificio di una riduzione oraria, con conseguente impatto sul loro salario".

18/02/2018