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Definito il pensionamento o l'esodo volontario di 340 addetti. Il Gruppo occupa 1.900 persone in Italia, 1.300 delle quali a Milano. Gemelli, First: "Trovato il giusto equilibrio".
I lavoratori del Gruppo ICBPI (Istituto centrale banche popolari italiane), hanno approvato, pressoché all’unanimità, l’accordo sottoscritto il 10 aprile scorso per la gestione degli impatti occupazionali conseguenti al profondo processo di riorganizzazione varato a seguito del recente cambio di proprietà. L’intesa, mirata a conciliare gli interessi dei lavoratori e le esigenze aziendali, ha definito il pensionamento e l’esodo volontario per 340 dipendenti, sia attraverso il ricorso alla parte straordinaria del Fondo di solidarietà di settore, sia attraverso esodi incentivati.
Nel complesso, in Italia, il Gruppo occupa circa 1.900 persone, 1.300 delle quali concentrate a Milano. Altri importanti presidi sono a Cividale del Friuli, Roma e Bologna.
"Tra le leve individuate per ridurre gli impatti occupazionali abbiamo previsto sia il ricorso all'insourcing, sia la realizzazione di percorsi di riqualificazione professionale - commenta Maurizio Gemelli, segretario della First Cisl Milano Metropoli -; è stato importante aver raggiunto un buon equilibrio tra le esigenze dei lavoratori che andranno in esodo volontario e di coloro che invece continueranno a lavorare in azienda, ma soprattutto è rilevante il risultato ottenuto in termini di garanzie occupazionali, di riqualificazione professionale e di tutele sulla mobilità dei dipendenti, compresa la clausola che fissa per i colleghi interessati da cessioni individuali del contratto ‘l'intangibilità’ del regime giuridico di tutela del rapporto di lavoro applicato alla data del passaggio".
La vertenza era cominciata circa un anno fa, in concomitanza con il varo del piano industriale, che lasciava presagire pesanti ripercussioni sull’occupazione. Era poi seguita una forte mobilitazione sindacale che, a fine 2016, aveva portato alla firma di un preaccordo, che aveva escluso i licenziamenti collettivi. Negli ultimi due mesi la trattativa è proseguita allo scopo di trovare le soluzioni migliori per gestire gli esuberi. Trattativa che si è conclusa con l’accordo appena firmato. Il Gruppo ICBPI è leader di mercato nel settore della gestione dei pagamenti elettronici. La proprietà è oggi di un pool di fondi di private equity esteri.