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Anche nel dorato quadrilatero della moda si può perdere il lavoro da un giorno all’altro.
Anche nella “scicchissima” via della Spiga, cuore pulsante del quadrilatero milanese della moda, si può perdere il lavoro da un giorno all’altro.
E’ quanto accaduto a quattro addette alle vendite della boutique di Blumarine (sui 13 dipendenti in organico) che questa mattina hanno ricevuto una brutta sorpresa: una raccomandata che annunciava il loro licenziamento immediato.
In segno di solidarietà, nel pomeriggio, le loro colleghe hanno scioperato, chiuso la boutique, e appeso un cartello artigianale alle vetrine: “Chiusura del negozio per licenziamento multiplo lavoratrici Blumarine”.
“Questa decisione – spiega Ivan Notarnicola, operatore della Fisascat Cisl milanese – è inaccettabile. Sapevamo che c’erano delle difficoltà economiche dovute ad un calo delle vendite. Proprio per questo abbiamo cercato più volte un confronto con l’azienda per discuterne insieme, ma la risposta è stata il taglio del personale. Ora chiediamo l’immediato ritiro dei licenziamenti e l’apertura di quel dialogo che finora ci è sempre stato negato”.
Le lavoratrici hanno tutte un’alta professionalità, necessaria considerando la tipologia di clientela che frequenta via della Spiga.
“Sinceramente – osserva Licia Girotti, una delle lavoratrici licenziate – non abbiamo più parole. Ci auguriamo che sia l’azienda a parlare. In questi anni abbiamo tutte collaborato, con passione, alla crescita del negozio. E questo, purtroppo, è il risultato”.
Lo sciopero proseguirà ad oltranza, in attesa di un incontro con l’azienda.